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In campo con calzoncini grigi, maglia color ghiaccio e il ormai immancabile manicotto bianco – diventato una sorta di marchio di fabbrica – Sinner ha mostrato fin dai primi scambi la sua superiorità tecnica e fisica. L’unico momento di incertezza è arrivato nel terzo game del secondo set, quando ha sprecato cinque palle break consecutive, lasciando per un attimo l’iniziativa all’avversario.
Archiviata la breve distrazione, l’altoatesino ha ripreso a macinare vincenti e a comandare lo scambio, chiudendo il match senza altre sbavature. Per Sinner si tratta di un ritorno convincente sul cemento nordamericano, con l’obiettivo di confermare il titolo di leader del ranking anche in questa fase cruciale della stagione.
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SINGAPORE – Benedetta Pilato conquista la medaglia di bronzo nei 50 rana ai Mondiali di nuoto di Singapore, chiudendo la finale con il tempo di 30”14. Oro alla lituana Ruta Meilutyte, che si conferma campionessa mondiale nella specialità, argento alla cinese Tang Qianting. Quarta l’altra azzurra in gara, Anita Bottazzo, rimasta ai piedi del podio per pochi centesimi.
Per la ventenne di Taranto si tratta della quinta medaglia iridata nella distanza sprint che l’ha consacrata sulla scena internazionale. «Sono competitiva e ci provo sempre, anche se ero più forte una volta», ha dichiarato Pilato al termine della gara. «Il 50 mi ha fatto conoscere al mondo. Questa costanza è frutto di tanto lavoro. È la ciliegina sulla torta che quest’anno ancora mancava».
Pilato ha poi scherzato sul dietro le quinte del mondiale: «Ho fatto fatica a guardare i 100 rana da fuori, ma domani ci godiamo Bali in vacanza con Anita». Un risultato che conferma la solidità e la resilienza della giovane azzurra, tra le protagoniste assolute del panorama mondiale della rana veloce.
Avanza senza problemi anche Lorenzo Sonego, che domina il cinese Yumchaokete Bu con un netto 6-1, 6-4, conquistando con merito il passaggio al terzo turno.
Invece, esce di scena Matteo Gigante, sconfitto dal canadese Gabriel Diallo per 6-3, 7-6, nonostante una buona resistenza nel secondo set.
Tra gli altri risultati degni di nota, il russo Andrej Rublev supera agilmente il francese Hugo Gaston 6-2, 6-3. Il ceco Jakub Mensik batte 6-4, 6-4 l’americano Tristan Boyer, mentre l’australiano Aleksandar Vukic si impone 6-3, 6-7, 6-3 sul britannico Cameron Norrie.
In campo americano, Brandon Nakashima ha la meglio per 7-6, 6-4 contro Ethan Quinn, mentre Frances Tiafoe supera una rimonta sofferta contro il giapponese Yosuke Watanuki vincendo 1-6, 7-5, 7-6.
Il francese Adrian Mannarino batte 6-2, 6-3 l’americano Ben Shelton, mentre lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina si impone 6-4, 6-3 contro il francese Corentin Moutet. Infine, il ceco Jiri Lehecka supera 7-6, 6-4 l’americano Mackenzie McDonald.
Il torneo prosegue con grande intensità e attesa per le prossime sfide del terzo turno.
Simona Quadarella conquista il secondo posto nei 1500 stile libero, battuta solo dalla statunitense Katie Ledecky, regina indiscussa della distanza. Ma la nuotatrice romana può sorridere: con il tempo di 15'31"79 stabilisce il nuovo record europeo e italiano, centrando il suo sesto podio mondiale consecutivo tra 800 e 1500 stile libero.
“Non mi aspettavo per niente questa prestazione – ha dichiarato ai microfoni di Sky – ho cambiato un po’ di cose e questo significa che stiamo lavorando bene. La prima risposta è stata ieri mattina, quindi sono molto contenta”.
Il podio si completa con l’australiana Lana Pallister, bronzo.
Nel dorso arriva invece l’argento di Thomas Ceccon nei 100 metri, in una gara dall’alto tasso tecnico. L’azzurro chiude alle spalle del sudafricano Pieter Coetze, che si prende l’oro con una prova autorevole. Bronzo al francese Yohann Ndoye-Brouard.
“Forse sono partito un po’ piano, ma volevo giocare il tutto sul ritorno – ha spiegato Ceccon – Non mi aspettavo Coetze così forte, e nemmeno il francese. I russi sono appena tornati in gara e pensavo non potessero fare tempi enormi. Sono stato sotto i 52 e sono felice, ma si può limare qualcosa in vista della staffetta”.
Due argenti, un record europeo e la conferma di un’Italia sempre protagonista nelle grandi vasche internazionali.
Nel primo set, Bolelli e Vavassori hanno mostrato grande precisione al servizio e un uso efficace dei pallonetti, riuscendo a mettere in difficoltà i loro avversari e a portarsi rapidamente avanti nel punteggio. Nel secondo parziale, il match si è mantenuto in equilibrio fino al 4-4, ma grazie a un rovescio incisivo e a colpi veloci da fondo campo, gli italiani hanno conquistato gli ultimi giochi chiave e il set, assicurandosi così la vittoria finale.
La strada verso la finale non è stata semplice: nella prima semifinale, Bolelli e Vavassori hanno rimontato dopo aver perso il primo set, imponendosi 4-6, 6-2, 10-4 contro il britannico Neal Skupski e l’australiano John Patrick Smith. Nella seconda semifinale, invece, Nys e Roger-Vasselin hanno avuto la meglio sugli argentini Maximo Gonzalez e Andres Molteni con il punteggio di 7-6, 6-4.
Con questo trionfo, la coppia italiana si conferma protagonista nei tornei di doppio, dimostrando solidità e grande intesa in campo.
Nel primo set, Darderi ha fatto la differenza grazie a un servizio molto preciso, riuscendo a tenere sotto controllo il ritmo degli scambi e ad arginare il gioco aggressivo dello spagnolo. Il secondo set è stato più equilibrato, con i due giocatori in parità fino al 3-3. Da lì in poi, l’azzurro ha alzato il livello del proprio tennis, sfruttando al meglio il rovescio e la profondità dei colpi da fondo campo, chiudendo il match in maniera netta e senza lasciare spazio a repliche.
Per Darderi si tratta del secondo titolo ATP consecutivo, dopo la vittoria della scorsa settimana a Bastad, in Svezia, e del quarto torneo ATP vinto in carriera, confermando il suo ottimo stato di forma e la costante crescita nel circuito.
Nel percorso verso il titolo, Darderi aveva superato in semifinale l’argentino Camilo Ugo Carabelli con il punteggio di 7-6 6-3, mentre Taberner aveva dominato il bosniaco Damir Dzumhur per 6-2 6-1 nell’altra semifinale.
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L’Italia parte bene e trova il vantaggio al 32’ con Barbara Bonansea, che con un destro al volo su cross perfetto di Sofia Cantore firma l’1-0. Le inglesi sfiorano il pareggio più volte, prima con Lauren James al 37’, poi con Lauren Hemp di testa nella ripresa. L’Italia ha diverse occasioni per chiudere il match, con Cantore, Caruso ed Emma Severini, ma senza successo.
Al 95’, nei minuti di recupero, arriva la doccia fredda: Michelle Agyemang pareggia con un sinistro preciso. Si va ai supplementari.
Nel secondo tempo supplementare, l’Inghilterra ottiene un rigore (fallo di Severini su Bethany Mead): Chloe Kelly si fa respingere il tiro da Laura Giuliani, ma sulla ribattuta realizza il gol del 2-1 con un sinistro in girata al 14’. Poco prima, Agyemang aveva colpito anche la traversa.
L’Inghilterra vola così in finale, dove affronterà la vincente della seconda semifinale tra Spagna e Germania, in programma stasera (ore 21) a Zurigo. La finale è fissata per domenica 27 luglio alle 18.
Amara eliminazione per le azzurre, che escono a testa alta dopo un torneo comunque convincente.
Anche Lucrezia Stefanini si è qualificata al secondo turno battendo la bulgara Viktoriya Tomova con il punteggio di 6-1, 7-6.
Tra le altre giocatrici, la ceca Marie Bouzkova ha dominato con un 6-0, 6-2 la cinese Xinyu Gao, mentre la connazionale Sara Bejlek ha superato 7-5, 6-2 la giapponese Moyuka Uchijima. Buoni risultati anche per le americane Alycia Parks e Ann Li, rispettivamente vittoriose su Mai Hontama (6-4, 6-2) e Astra Sharma (7-6, 6-3).
Nel primo set, i canadesi hanno messo in mostra un servizio solido e una grande intesa, imponendosi sugli italiani. Più equilibrato l’inizio del secondo set, fino al 3-3, quando Andreescu e Auger Aliassime hanno preso il largo con colpi profondi e precisi da fondo campo, chiudendo l’incontro senza sbavature.
La giornata era iniziata con il successo della Andreescu nel singolare femminile: 6-2 6-3 su Lucia Bronzetti. A tenere vive le speranze azzurre era stato Flavio Cobolli, che nel singolare maschile ha rimontato e battuto Auger Aliassime in tre set: 6-7 7-5 10-8.
Per il Canada si tratta del primo trionfo in assoluto nella storia della Hopman Cup, competizione a squadre miste dal prestigio internazionale che per l’edizione 2025 ha fatto tappa in Italia.
Attualmente in vacanza in Sardegna, Sinner ha scelto di rinunciare al torneo canadese per dedicare più tempo alla preparazione in vista dei prossimi grandi appuntamenti: la difesa del titolo a Cincinnati (7-18 agosto) e soprattutto lo US Open (24 agosto - 7 settembre), l’ultima prova stagionale del Grande Slam.
Una decisione non casuale: proprio a Toronto, due anni fa, Sinner vinse il suo primo Masters 1000, battendo in finale l’australiano Alex De Minaur. Un momento spartiacque nella sua carriera, che ha segnato l’inizio della rapida ascesa fino alla vetta del ranking ATP.
Con l’assenza di tre dei primi sei giocatori del mondo, il torneo di Toronto si presenta con un volto diverso. Carlos Alcaraz e Alexander Zverev guideranno il tabellone come prime teste di serie, mentre tra i nomi più attesi figurano Taylor Fritz, Holger Rune, Lorenzo Musetti, e i beniamini di casa Denis Shapovalov e Felix Auger-Aliassime.