Napoli: Cavani salta la Juve!!
La Polisportiva Volley Ostuni 2000 vince il derby contro il San Vito giovani Telcom
Il match da subito offre grandi emozioni, con i padroni di casa che nel primo parziale si impongono, sfruttando i tanti errori di Mingolla e compagni, che devono perciò accusare il colpo.
Anche il secondo set inizia in maniera simile, con un Cisternino che avverte la possibilità di portarsi sul due a zero. Determinante l’ingresso del laterale Sabatelli che, con una serie di ace in battuta, riapre lo spiraglio che consente di impattare. Nel terzo parziale tutto facile per la formazione Ostuni-San Vito, ma il quarto set vede i ragazzi di coach Giacovelli ritornare in gara e giocarsi tutto al tie-break. Ultimo set sempre all’insegna dell’equilibrio e, alla fine, solo alcuni particolari portano l’ago della bilancia dalla nostra parte, raggiungendo una vittoria su un campo particolarmente difficile. Coach Macelletti ha avuto tra le sue fila l’opposto Parisi che è stato il miglior realizzatore, con ben 31 punti sul suo tabellino, come anche Polignino, 21 punti. E’ opportuno soffermarsi comunque sui tanti errori di squadra che sicuramente non hanno agevolato il cammino. Ottimo l’inserimento del libero Tanzarella, che sostituisce un D’Amico non in grande serata. Per il resto, tutti si sono espressi in maniera positiva confermando di avere ottime chance per il futuro.
Per quanto riguarda il prossimo impegno, sarà sabato 3 dicembre alle ore 18:30 a Gioia del Colle ed il match si presenterà particolarmente insidioso, contro un team di alta classifica.
Volley: World Cup, l'Italia batte l'Argentina soffrendo
Grazie alla vittoria che vale tre punti, gli azzurri salgono a quota 17 in classifica, raggiungendo momentaneamente il terzo posto nel torneo che vale la qualificazione olimpica.
Da venerdì si torna in campo per le ultime tre decisive partite che varranno l'accesso a Londra 2012: per chiudere la questione l'Italia dovrà affrontare in questa fase Polonia, Giappone e Iran.
Classifica: Polonia 19; Russia 18; Brasile 16; Italia, Cuba 14; Iran 12; Usa, Argentina 9; Giappone 8; Serbia, Egitto 3; Cina 1.
Volley: l'Italia vince contro la Serbia e spera ancora
La quinta vittoria (contro due sconfitte) rilancia le quotazioni azzurre, che hanno rosicchiato due lunghezze dal Brasile, sceso al terzo posto dopo la sconfitta odierna subita contro Cuba al tie-break.
A quattro turni dalla conclusione della manifestazione sono cinque le squadre in lotta per i tre “biglietti” per Londra: la Polonia che continua a veleggiare in testa con 19 punti, la Russia, che insegue a un punto, il Brasile distanziato di tre e poi Italia e Cuba appaiate a quota 14.
Per Savani compagni acquisisce un valore fondamentale il match di domani (ore 7 italiane) contro l’Argentina. Squadra capace di giocare un’ottima pallavolo. Nel sestetto di Weber c’è il dubbio sulla presenza di Conte, oggi uscito anzi tempo dal match con la Russia e rientrato nello spogliatoio zoppicante per un problema alla caviglia destra.
Contro la Serbia, che ha schierato, come aveva già fatto con la Russia ieri, le seconde linee, mettendo in mostra il talento di Uros Kovacevic e soprattutto dell’opposto Atanasijevic, l’Italia ha giocato con grande personalità per due set. Poi gli azzurri hanno fatto l’errore di ritenere il match già concluso e nell’avvio del terzo hanno lasciato troppo spazio ai serbi.
La squadra di Kolakovic è arrivata a condurre per 17-11, quando è iniziata la rimonta italiana che ha portato ad un provvisorio 21-21. Poi la Serbia si è imposta. Nel quarto Travica si è affidato con maggiore continuità allo scatenato Lasko, che si è confermato in grande condizione e chiudendo con 25 punti all’attivo ha rafforzato la sua prima posizione nella classifica del miglior realizzatore.
WORLD CUP - 28/11 Settima giornata - Pool A (Fukuoka): Iran-Egitto 3-0 (25-18 25-21 25-15), Polonia-Stati Uniti 3-0 (25-15 25-20 25-18), Giappone-Cina; Pool B (Hamamatsu): Argentina-Russia 0-3 (15-25 20-25 18-25), Cuba-Brasile 3-2 (17-25 25-22 25-23 20-25 15-12), Italia-Serbia 3-1 (25-20 25-18 22-25 25-20).
Classifica: Polonia 19, Russia 18, Brasile 16, Italia e Cuba 14, Iran 12, Argentina, Stati Uniti 9, Giappone 5, Egitto e Serbia 3, Cina 1.
29/11 Pool A (Fukuoka): Polonia-Egitto ore 3, Iran-Cina ore 7, Giappone-Stati Uniti ore 10.20; Pool B (Hamamatsu): Cuba-Russia ore 3, Argentina-Italia ore 7, Serbia-Brasile ore 10.20.
Andria inceppata col Feralpi. Di Meo: "Innocenti-Gambino, mai più insieme"
di Luca Losito. Alla fine di una gara combattuta e molto tattica, a spuntarla è l'equilibrio. Andria e Feralpi si annullano in un pari che delude le attese. I pugliesi hanno un approccio molle alla gara e gli ospiti ci provano subito: al 3' un azione avvolgente libera Fusari a due passi da Sansonna, il portiere miracoleggia sul doppio tentativo dell'attaccante e la porta resta inviolata. Al 12' la risposta azzurra: Berretti lancia bene Gambino, l'attaccante in piena area va al tiro senza centrare il bersaglio. L'Andria prova a spingere, ma il Feralpi si compatta e concede poco: al 22' sponda di Innocenti per Minesso che libera il tiro dal limite, Branduani respinge il pericolo. Il match si sblocca su palla inattiva: al 28' il corner battuto dagli ospiti pesca il numero 9 libero in area piccola, bomber Defendi di testa non perdona e porta avanti i suoi. L'Andria non riesce a rispondere e la prima frazione termina senza altri sussulti. Nel secondo tempo arriva la reazione dei pugliesi: al 55' intelligente lancio di Innocenti per Comini, l'argentino penetra in area e con un tiro sul primo palo fa 1-1. Gli azzurri ci credono e sfiorano il vantaggio più volte: al 65' Gambino tira in maniera sbilenca da posizione favorevolissima; al 78' Berretti recupera la sfera e va al tiro, respinto coi pugni da Branduani; all'88' Cossentino calcia dal limite dell'area, ma la palla esce fuori di poco. La rete non arriva, il triplice fischio invece sì: dopo 4' di recupero la gara si chiude sul risultato di parità.
Il tecnico dell'Andria, Pino Di Meo, è visibilmente contrariato a fine gara: "Abbiamo disputato un primo tempo al di sotto delle nostre possibilità, pagando la pesantezza del campo e senza trovare le giuste geometrie in fase offensiva. Nel secondo tempo abbiamo cambiato atteggiamento, pur non brillando in attacco, abbiamo trovato un pareggio meritato e abbiamo creato i presupposti per il raddoppio. Mi ha deluso molto il tandem offensivo Innocenti-Gambino, dopo questa prova difficilmente lo riproporrò ancora. Tuttavia, vincendo col Bassano mercoledì metteremmo a segno un bel filotto casalingo: dobbiamo ritrovare il successo".
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Andria: vittoria Del Core, steso il Piacenza
di Luca Losito. In una serata frizzante e davanti agli occhi della Rai, l’Andria si fa bella e strappa un successo fondamentale con un gol di bomber Del Core, poi espulso per doppia ammonizione. Gli azzurri ottengono una vittoria importante anche per la storia del club: il Piacenza è infatti una nobile decaduta del calcio nostrano e nel passato ha spesso calcato i campi della massima serie. La partita regala subito emozioni: al 5’ e al 10’ si fanno avanti gli ospiti, senza pungere. L’Andria si scuote e all’11’ ci prova con Gambino su cross di De Giorgi: il bomber colpisce debolmente e il portiere blocca senza problemi. Gli andriesi aumentano la pressione: al 18’ Minesso, dopo una gran percussione solitaria, penetra in area e viene steso da Calderoli, l’arbitro assegna il calcio di rigore senza esitare. Dal dischetto si presenta capitan Del Core, l’attaccante azzurro spiazza Cassano e scrive l’1-0. Tripudio al Degli Ulivi e Andria che cerca il colpo del Ko: al 31’ Comini, imbeccato da Gambino, calcia a lato da ottima posizione; al 37’ ancora Comini crossa per un liberissimo Gambino, il centravanti viene anticipato provvidenzialmente da Melucci. Al 41’ l’inattesa svolta: Del Core penetra in area e viene platealmente steso, l’arbitro non se la sente di assegnare il 2° rigore e opta per l’ammonizione, Del Core becca il 2° giallo e finisce anzitempo negli spogliatoi. Finisce anche il primo tempo senza ulteriori sussulti. Nella seconda frazione ti aspetti un Piacenza che sfrutti la superiorità numerica e invece, apparte qualche sporadica ripartenza, è ancora l’Andria a dettare lo spartito del match. Al 47’ Minesso si presenta solo davanti al portiere, l’attaccante cincischia e calcia a lato. Al 70’ ancora Andria in avanti: Gambino sfugge in contropiede ed entra in area, il suo tiro non trova la porta per un soffio. Gli azzurri accusano la stanchezza e arretrano pericolosamente: al 77’ insidiosa punizione per il Piacenza, lo specialista Guzman calcia in curva; al 87’ ancora brividi per un’incornata di Ferrante fuori di poco. Al 91’ l’episodio che chiude la contesa: Guerra viene espulso per doppia ammonizione e si ristabilisce la parità numerica . I minuti finali sono concitati, ma non accade granchè. L’Andria può esultare per una vittoria che riavvicina la zona salvezza, con una gara in meno rispetto alle altre.
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