Calcio. Wanda Nara: "Icardi non ha mai detto di volere andare alla Juventus"

"Icardi non ha mai detto di volere andare alla Juventus, non è quello che pensa. Non è giusto che escano queste notizie, è stanco di questa situazione" ha dichiarato Wanda Nara, moglie e agente dell'attaccante argentino Mauro Icardi, che ha voluto far chiarezza sui rumors di mercato ai microfoni di Tiki Taka.

"Adani ha detto che era un gol inutile contro il Napoli ma non lo era, era importante per lui e per la sua situazione".

Rugby: l'Arca Gualerzi subisce il pareggio allo scadere e chiude il campionato al settimo posto

Chiude il campionato con un buon pareggio in trasferta l’Arca Gualerzi Amatori che nell’anticipo dell’ultimo turno di campionato impatta a Jesi sul 22 a 22, subendo la meta del pareggio ad un minuto dalla fine.

Senza particolari obiettivi di classifica e con numerose assenze, cui si è aggiunto l’infortunio di Santillo dopo soli 5 minuti di gioco, l’Amatori da comunque vita ad una bella partita dominando la prima frazione di gioco che chiude sul 19 a 10 grazie alle mete di Cantoni, Gherri e Negrello.

Nel secondo tempo cala il ritmo di gioco e salgono in cattedra i padroni di casa che scendono sotto il break grazie alla meta di Scavone con i blu celesti in inferiorità numerica per il cartellino giallo a Pietro Ciusa. A due minuti dal termine Negrello dalla piazzola allunga ancora ma alla ripresa del gioco Jesi raggiunge il pareggio andando in meta con l’ala Pierpaoli. La successiva trasformazione di Santarelli va a lato evitando all’Arca Gualerzi la beffa di una immeritata sconfitta.

Rugby Jesi 1970 vs Arca Gualerzi Amatori 22 - 22 (Pt 10 - 19)

Marcatori: Pt 14'm Cantoni tr Negrello (0-7), 18'cp Santarelli (3-7), 21'm Gherri (3-12), 34'm Gai tr Santarelli (10-12), 38'm Negrello tr Negrello (10-19); St 64'm Scavone tr Santarelli (17-19), 78'cp Negrello (17-22), 79'm Pierpaoli (22-22)
Arca Gualerzi Amatori: Santillo (5’ Dodi); Tonelli, Bianconi, Masini, Ciju (52’ Ciobotaru); Gherri (75’ Torelli), Negrello (Cap.); Colombo (63’ Massaroli), Cantoni (78’ Marinangeli), Ciusa; Philip (50’ Rossi), Andreozzi; Calì, Tolaini (43’ Saccò), Bertozzi. All.: De Rossi
Rugby Jesi 1970: Pulita (12' Bruciaferri); Ramazzotti, Gai, Cappuccini (44' Piccinini), Piepaoli; Santarelli, Fagioli L. (cap) (74' Liberatore); Scavone (69' Sandroni), Thomas (74' Amendola), Filipponi; Battisti, Albani (66' Loccioni); Bimbo (69' Santini), Piergirolami, Feliciani. All.: Fagioli
Arbitro: Marco Spirito (Po)
Ammoniti: 56’ Ciusa (Amatori)
Punti conquistati in classifica: Amatori Parma 2; Rugby Parma 2

Serie A: la Juventus rallenta la corsa Champions dell'Atalanta

(Getty)
di ANTONIO GAZZILLO - Termina con un pareggio per 1 a 1 il match tra Juventus e Atalanta con i bianconeri che hanno infranto sul finale il sogno della Dea di chiudere la qualificazione in Champions con un turno d'anticipo. La squadra di Gasperini infatti è partita con determinazione e voglia di fare risultato. Al 33' minuto Ilicic ha messo in rete da pochi passi sfruttando una bella sponda sul primo palo di Masiello. Nella ripresa gli uomini di Allegri hanno trovato il pareggio. All'80' minuto, su assist preciso di Cuadrado, Mandzukic in spaccata ha calciato il pallone sotto le gambe di Gollini.

La Serie A incorona Cristiano Ronaldo


di PIERO CHIMENTI - la Lega Calcio ha nominato Cristiano Ronaldo miglior giocatore della Serie A 2018-2019. L'incoronazione avverrà davanti ai propri tifosi all'Allianz Stadium, prima della sfida contro l'Atalanta. C'è Gloria anche per Zaniolo, nominato miglior giovane, il cui riconoscimento gli verrà assegnato domenica 26 maggio prima della sfida Roma Parma.

Juve, Allegri commosso: "Mio addio una scelta del club"


TORINO - "Sono qui per celebrare Massimiliano Allegri, un allenatore che ha fatto da solo la storia della Juventus": sono le parole con cui il presidente bianconero, Andrea Agnelli, ha introdotto la conferenza stampa congiunta con il tecnico che lascerà il club a fine stagione dopo 5 anni e altrettanti scudetti.

"E' arrivato il momento per lasciarsi nel migliori dei modi. Lascio una società solida,con gruppo di giocatori straordinari". E' un Massimiliano Allegri commosso quello che spiega il suo addio alla Juventus accanto al presidente. A salutare il ct l'intera squadra.

"Lo dico subito, non risponderò a nessuna domanda sul futuro allenatore", ha chiarito Agnelli in apertura di conferenza stampa.

Discorso integrale di Agnelli: "Prendo la parola io prima, in questa giornata inevitabilmente diversa dalle altre. Mi fa piacere avere qui non solo il ds Paratici, ma anche la prima squadra. Ricordo a chi farà le domande prima di iniziare, siano essi giocatori o giornalisti, che io oggi non risponderà a nessuna domanda sull'allenatore della Juventus della stagione 19/20. Max ha ricordato bene ieri sera, un allenatore ci sarà e di questo potete stare tutti tranquilli. Oggi sono qui personalmente per celebrare Max. Un allenatore che da solo ha scritto la storia della Juventus. Fino ad allora quando si parlava di 5 scudetti consecutivi si parlava della Juve del quinquennio, della Juve di Edoardo Agnelli, si parlava degli anni'30 ed era da allora che non si vincevano cinque scudetti consecutivi e questo Max l'ha fatto da solo. Alcuni aneddoti prima di arrivare alla conclusione di una storia straordinaria. Mi ricordo quando a maggio del 2013 eravamo a Londra con Fabio eravamo in fondo a un pullman della UEFA intenti ad andare ad assistere alla finale di Champions tra Bayern e Borussia e mentre eravamo lì esce dallo stesso albergo Max. Io tocco Fabio con il gomito e gli dico, guarda un po' lì, secondo me quello sarà il prossimo allenatore della Juventus. Così è iniziata la storia con Max. Era il maggio 2013, prima di vederlo sulla panchina della Juve abbiamo aspettato 14 mesi, perché arriva il 16 luglio 2014, come tutti ricorderete, accettando di diventare, tra le contestazioni generali, l'allenatore della Juventus. Anche in questo caso ci sono un paio di aneddoti divertenti. Andando alla Continassa veniamo informati che i tifosi ci aspettano di fronte a Vinovo e l'autista decide di girare da dietro per passare da un ingresso secondario che non ho capito ancora dov'è perché fermai Matteo dicendo di passare da davanti perché non avevamo nulla da nascondere, dovevamo passare davanti a testa alta, fermamente convinti della scelta fatta. Chiudiamo quell'anno e ci fu uno dei miei primi tweet, uno dei pochi che faccio, e lo confermo: per prendere la Juve il 16 luglio e portarla a vincere ci vogliono attributi. Quella fu una scelta di Max dove dimostrò grandissimo coraggio. Da lì possiamo partire con i dati statistici: il terzo allenatore della storia per presenze, il più longevo consecutivo dopo Trapattoni, il primo allenatore della storia per media punti, 2,41, il primo allenatore della storia per percentuali di successi, 75.5%. Contiamo i trofei, 5 scudetti, 4 Coppe Italia, 2 Supercoppe, le 2 finali di Champions. Sono numero incredibili e io posso confermare che per me questi sono stati cinque anni bellissimi. Affetto, stima, amicizia, riconoscenza, condivisione, sconfitte, lavoro, fatica e soprattutto tante tante vittorie. Inoltre in questi 5 anni abbiamo vissuto un anno e mezzo da vicini di casa, io al terzo piano, lui al primo, con Barzagli che mediava come terzo vicino, quindi quasi un anno a fare colazione insieme, poi le famose cene, piacevolissime con la condivisione non solo sulla Juve, ma sulla vita. Confronti su tanti argomenti, i figli, che abbiamo visto crescere io i suoi e lui i miei. Tornando alla parte sportiva e non fermandoci ai freddi numeri pensiamo a un'inaspettata cavalcata fino a Berlino, l'anno successivo arriviamo a ottobre in una situazione abbastanza critica per poi fare 15 vittorie consecutive tra ottobre 2015 e febbraio 2016 quando tutti stavano preparando il necrologio della Juventus, poi il testa a testa con il Napoli l'anno scorso, poi qualcosa di incredibile quest'anno, vincendo sostanzialmente il campionato alla trentesima, quindi con otto giornate di sconto rispetto alle altre squadre, ed è fantastico. In tutto questo, in questo percorso, la cosa che mi rende più orgoglioso è che io penso di aver trovato un amico, che è la parte più importante. Oltre ad aver condiviso progettualità professionali, ho trovato un amico sincero con cui potermi confrontare su tanti argomenti. In questo momento devo fare una valutazione sulla progettualità della Juventus. La prima squadra quando si troverà a luglio avrà come al solito l'obiettivo di vincere e la dirigenza avrà quello di potenziare questo gruppo per metterlo nelle condizioni di esprimersi al meglio. Abbiamo grandi progetti con le donne, l'U23 che entrerà nell secondo anno e potrò portare ancora più contributi, abbiamo un'idea per una casa per le donne e l'U23, con un impianto idoneo e non averle a Vinovo o Alessandria. Come ho accennato ieri sera come società calcistica dobbiamo valutare gli investimenti sulle nuove tecnologie in particolare l'intelligenza artificiale e capire che declinazioni possono avere nelle metodologie di allenamento. Sui programmi futuri, che dovranno vedere una Juventus sempre all'avanguardia io ho una massima fiducia in Nedved, Paratici, Re e Ricci che hanno la leadership operativa della società. Per concludere, quando non ci sono elementi reali e fattuali al di là di alcune dietrologie che ho letto questi giorni, devo dire che quando pensavo tra me e me dopo la sconfitta con l'Ajax di andare avanti con Max era un pensiero assolutamente sincero. Poi sono seguite una serie di riflessioni che dimostrano la capacità di analisi di un gruppo, incluso l'allenatore, nel saper prendere la giusta decisione. In questo non nascondo che ci sia un po' di tristezza e commozione, perché è stato difficile capire tutti insieme che questo era probabilmente il momento giusto di chiudere uno dei più straordinari cicli della storia della Juventus. Questo straordinario ciclo ha avuto Max come allenatore e come primo interprete, per questo vorrei fare un gesto inusuale, che ti dobbiamo tutti, nonostante le magliette si diano all'arrivo e non quando si lascia.. Un grazie sincero per quello che hai dato alla Juventus e a me". Agnelli consegna una maglia con numero 5 con scritto "History Alone" ad Allegri.

Poule Scudetto D: il Bari ad Avellino per vincere anche nel ricordo di Mazzoni

di NICOLA ZUCCARO - Espugnare il Partenio-Lombardi di Avellino per proseguire nella Poule Scudetto. E' la missione alla quale è chiamato il Bari che, dalle ore 15.00 di domenica 19 maggio, subito dopo il fischio di inizio del sig. Emmanuele della sezione di Pisa, affronterà gli irpini reduci dal vittorioso spareggio con il Lanusei per 2-0 e che li ha laureati vincitori del Girone G della Serie D 2018-2019.

Un biglietto da visita che il Bari dovrà leggere con attenzione, dimostrando anche nel corso di questa fase del torneo precedentemente menzionato, di essere quella dall'elevato spessore tecnico. Il 2-1 con cui i galletti si imposero nello scorso torneo di Serie B nel lunedì di Pasquetta del 2018, costituisce sul piano morale quel precedente che fa ben sperare anche per onorare la memoria di Mario Mazzoni scomparso venerdì 17 maggio 2019 all'età di 88 anni. 

Mazzoni fu calciatore del Bari dalla Quarta Serie del 1953 fino alla Serie A del 1963 e disputò, con la maglia biancorossa, ben 313 partite, in gran parte delle quali, oltre ad indossare la fascia di Capitano, fu il perno della linea di mediana, completata da Cappa e da Seghedoni. 

Serie A. Icardi: "Voglio rimanere all'Inter perché è la mia famiglia"


Sarà addio tra Mauro Icardi e l'Inter? Da tempo, ormai, si parla di varie ipotesi per il futuro dell'ex capitano nerazzurro, ma ancora una volta l'attaccante argentino assicura che nella sua mente c'è ancora e sempre l'Inter.

"Dal momento che negli ultimi tempi gli organi di stampa hanno riportato notizie che non rispecchiano il mio pensiero e la mia volontà" ha dichiarato lo stesso Icardi sui social.

"Ci tengo a informare i nostri tifosi che ho più volte comunicato alla società la mia intenzione di rimanere all'Inter. Così da oggi in poi non si creeranno equivoci di nessun genere. Capisco gli interessi della stampa di vendere notizie false, ma più che chiarire le cose personalmente non posso fare. Ripeto: ho già espresso all'Inter la volontà di rimanere perché l'Inter è la mia famiglia. Il tempo dirà chi ha detto la verità. Forza Inter, sempre".