Formula Uno in lutto: addio alla leggenda Niki Lauda

Il mondo della Formula Uno è in lutto: è morto l'ex pilota Niki Lauda. Settant'anni lo scorso 22 febbraio, l'ex pilota austriaco aveva visto aggravarsi il suo già precario stato di salute negli ultimi mesi. Sottoposto lo scorso agosto a un trapianto di polmone, era stato di nuovo ricoverato a inizio anno a Vienna per colpa di un'influenza che lo aveva colpito durante le vacanze di Natale nella sua casa di Ibiza. 
"I suoi risultati unici come atleta e imprenditore sono e rimarranno indimenticabili" hanno scritto i suoi familiari "così come resteranno il suo instancabile entusiasmo per l'azione, la sua schiettezza e il suo coraggio. Un modello e un punto di riferimento per tutti noi, un marito amorevole e premuroso, padre e nonno lontano dal pubblico, ci mancherà".
Niki Lauda, tra gli Anni '70 e '80, ha rivoluzionato il mondo della Formula Uno. Il suo nome resterà per sempre legato alla Ferrari: dopo gli esordi con March e BRM, nel '74 arriva la chiamata di Maranello e un anno dopo ecco Lauda riportare la Rossa al titolo iridato dopo un decennio di insuccessi. Niki concederà il bis due anni dopo, anche se lascerà la Ferrari a due gare dalla fine. Nel mezzo il brutto incidente del Nurburgring che segnerà per sempre la sua carriera. Il 1° agosto del 1976, sul circuito tedesco, girando sull'acqua con le gomme slick Lauda perse il controllo della sua Ferrari che sbattendo contro i guardail si incendiò. Estratto dalla sua monoposto in fiamme da Arturio Merzario, il pilota austriaco restò segnato dal fuoco che gli distrusse il volto ma tutto ciò non piegò il carattere duro e temprato di colui che era definito da molti un computer, per la sua straordinaria capacità di riuscire a capire velocemente come preparare la propria monoposto, tirandone fuori il meglio. Una dote che lo ha reso unico. Tornò al volante 42 giorni dopo il rogo dell'Eifel per cercare di confermarsi campione del mondo e avere la meglio nel duello con James Hunt, immortalato nel 2013 da Ron Howard nel film "Rush". Duello perso solo all'ultimo drammatico Gran Premio del Giappone al Fuji, quando sotto un vero diluvio Niki preferì non rischiare e tornare ai box, mentre il britannico continuò, riuscendo a vincere il titolo per un solo punto. 
Lasciata la Ferrari, dopo due anni in Brabham decise di chiudere con la F1 ma era solo un arrivederci. Ripartirà nel 1982 dalla McLaren e due anni dopo ecco il terzo titolo mondiale, per solo mezzo punto su Alain Prost. Anche questo un record, dovuto al dimezzamento del punteggio del Gran Premio di Monaco, terminato prima del raggiungimento del 75% della distanza totale prevista: Jaques Ickx decise infatti di sventolare la bandiera a scacchi sul muso della monoposto dell'amico pilota francese, forse per impedire a un giovane e arrembante Ayrton Senna di superarlo il giro successivo. L'ex pilota belga fu per questo messo da parte come direttore di corsa e la sua decisione costò probabilmente al "Professore" il titolo mondiale, visto che chiudendo secondo la gara di Montecarlo a pieni giri avrebbe vinto lui con un punto di vantaggio su Lauda. Il canto del cigno per il grande Niki fu l'ultimo successo nel GP d'Olanda del 1985, prima di appendere definitivamente il casco al chiodo dopo tre Mondiali, 25 vittorie, 54 podi e 24 pole. 
Fuori dal circus Lauda si e' nel tempo dedicato alla sua seconda grande passione, i jet, guidando la compagnia aerea che portava il suo nome, non solo come proprietario ma anche come pilota. In Formula 1 e' poi rientrato come consulente, prima per un breve periodo alla Ferrari e poi nella breve esperienza della Jaguar. Dal 2012 era presidente non esecutivo del team Mercedes che ha dominato gli ultimi anni su tutte le piste. La sua passione per la F1 lo portava, nonostante l'età e gli acciacchi (nel 1997 e nel 2005 era stato sottoposto al trapianto di un rene), a seguire le gare dai box, almeno fino alla scorsa estate. 

Serie C: nell'andata dei play out il Bisceglie perde 2-1 fuori casa con la Paganese


di FRANCESCO LOIACONO - Nella gara di andata dei play out di serie C il Bisceglie ha perso 2-1 fuori casa contro la Paganese. Nel primo tempo i campani sono passati in vantaggio con Piana di testa. I pugliesi insidiosi. Una conclusione di Triarico su punizione ha sfiorato il palo. La Paganese propositiva. Un destro di Cesaretti è terminato alto. Il Bisceglie ha pareggiato con Scalzone su rigore dato per un fallo di Perri sullo stesso Scalzone. I campani arrembanti. Un sinistro da fuori area di Capece è stato respinto con le mani dal portiere Vassallo. Parigi ha tentato ma i numero uno dei pugliesi si è opposto con i pugni. La Paganese è andata di nuovo in gol. 

Calandra ha involontariamente mandato il pallone di testa nella propria porta su punizione battuta da Scarpa. Nel secondo tempo il Bisceglie in contropiede. Un colpo di testa di Djoulou è finito di poco fuori. I pugliesi sono rimasti in dieci. Espulso Djolou per un duro intervento su Piana. Nel ritorno il Bisceglie deve vincere in casa per qualificarsi all’ultimo e decisivo play out determinante per evitare la retrocessione in serie D in cui affronterebbe la vincente del play out tra Lucchese e Cuneo. Nell’andata ha vinto la Lucchese 2-0 in casa. Nel ritorno i toscani giocheranno a Cuneo e basterà loro un pareggio per sfidare si spera il Bisceglie.

Calcio. Totti: "Da giovani bisogna divertirsi: bisogna crescere con i giusti valori e rispetto"

"Soprattutto da giovani bisogna solo pensare a divertirsi. Normale che poi si può pensare ad un futuro da grande campione e a una carriera. L’importante è crescere con i giusti valori e rispetto. Io penso che ogni genitore deve insegnare i giusti valori e le cose importanti della vita. Sui settori giovanili bisogna puntarci. Zaniolo? Ha buone prospettive" ha dichiarato il dirigente della Roma, Francesco Totti, che ha ricevuto in questi giorni il premio alla carriera legato al ‘Memorial Niccolo’ Galli’ che l’anno scorso non aveva potuto ritirare.

"A me fa piacere essere premiato da Giovanni Galli e dalla sua famiglia. Ho avuto pochi ricordi con Niccolò Galli, fra cui l’esordio suo in serie A, era destino. Non era un bel periodo nostro e venivamo da una contestazione dei tifosi. Ho detto a Giovanni Galli che sarei venuto appena avessi avuto l’occasione. Sono orgoglioso di ritirare questo premio, sono contento di far parte di questa famiglia. Faccio beneficienza, faccio le cose in silenzio anche se a Roma è difficile fare le cose soft".

Marca: Juve pronta a terremoto, Ronaldo consiglia Mourinho ad Agnelli

(Getty)
MADRID - Dopo l'esonero a sorpresa di Allegri, tra i tanti nomi accostati alla panchina della Juventus spunta anche quello di José Mourinho che è senza panchina da dicembre dopo il brusco epilogo con il Manchester United. Secondo le ultime indiscrezioni del quotidiano spagnolo Marca proprio lo Special One sarebbe stato proposto alla dirigenza bianconera da Cristiano Ronaldo, che non si è lasciato bene con il connazionale ai tempi del Real Madrid ma sembra pronto a dimenticare ogni dissidio per il bene della Juve. Il quotidiano inoltre sottolinea come dopo cinque anni con Allegri, la Juventus con questa mossa possa creare un incredibile terremoto in Italia, peggiore di quello scatenato con l'arrivo di Higuain dal Napoli.

Calcio. Wanda Nara: "Icardi non ha mai detto di volere andare alla Juventus"

"Icardi non ha mai detto di volere andare alla Juventus, non è quello che pensa. Non è giusto che escano queste notizie, è stanco di questa situazione" ha dichiarato Wanda Nara, moglie e agente dell'attaccante argentino Mauro Icardi, che ha voluto far chiarezza sui rumors di mercato ai microfoni di Tiki Taka.

"Adani ha detto che era un gol inutile contro il Napoli ma non lo era, era importante per lui e per la sua situazione".

Rugby: l'Arca Gualerzi subisce il pareggio allo scadere e chiude il campionato al settimo posto

Chiude il campionato con un buon pareggio in trasferta l’Arca Gualerzi Amatori che nell’anticipo dell’ultimo turno di campionato impatta a Jesi sul 22 a 22, subendo la meta del pareggio ad un minuto dalla fine.

Senza particolari obiettivi di classifica e con numerose assenze, cui si è aggiunto l’infortunio di Santillo dopo soli 5 minuti di gioco, l’Amatori da comunque vita ad una bella partita dominando la prima frazione di gioco che chiude sul 19 a 10 grazie alle mete di Cantoni, Gherri e Negrello.

Nel secondo tempo cala il ritmo di gioco e salgono in cattedra i padroni di casa che scendono sotto il break grazie alla meta di Scavone con i blu celesti in inferiorità numerica per il cartellino giallo a Pietro Ciusa. A due minuti dal termine Negrello dalla piazzola allunga ancora ma alla ripresa del gioco Jesi raggiunge il pareggio andando in meta con l’ala Pierpaoli. La successiva trasformazione di Santarelli va a lato evitando all’Arca Gualerzi la beffa di una immeritata sconfitta.

Rugby Jesi 1970 vs Arca Gualerzi Amatori 22 - 22 (Pt 10 - 19)

Marcatori: Pt 14'm Cantoni tr Negrello (0-7), 18'cp Santarelli (3-7), 21'm Gherri (3-12), 34'm Gai tr Santarelli (10-12), 38'm Negrello tr Negrello (10-19); St 64'm Scavone tr Santarelli (17-19), 78'cp Negrello (17-22), 79'm Pierpaoli (22-22)
Arca Gualerzi Amatori: Santillo (5’ Dodi); Tonelli, Bianconi, Masini, Ciju (52’ Ciobotaru); Gherri (75’ Torelli), Negrello (Cap.); Colombo (63’ Massaroli), Cantoni (78’ Marinangeli), Ciusa; Philip (50’ Rossi), Andreozzi; Calì, Tolaini (43’ Saccò), Bertozzi. All.: De Rossi
Rugby Jesi 1970: Pulita (12' Bruciaferri); Ramazzotti, Gai, Cappuccini (44' Piccinini), Piepaoli; Santarelli, Fagioli L. (cap) (74' Liberatore); Scavone (69' Sandroni), Thomas (74' Amendola), Filipponi; Battisti, Albani (66' Loccioni); Bimbo (69' Santini), Piergirolami, Feliciani. All.: Fagioli
Arbitro: Marco Spirito (Po)
Ammoniti: 56’ Ciusa (Amatori)
Punti conquistati in classifica: Amatori Parma 2; Rugby Parma 2

Serie A: la Juventus rallenta la corsa Champions dell'Atalanta

(Getty)
di ANTONIO GAZZILLO - Termina con un pareggio per 1 a 1 il match tra Juventus e Atalanta con i bianconeri che hanno infranto sul finale il sogno della Dea di chiudere la qualificazione in Champions con un turno d'anticipo. La squadra di Gasperini infatti è partita con determinazione e voglia di fare risultato. Al 33' minuto Ilicic ha messo in rete da pochi passi sfruttando una bella sponda sul primo palo di Masiello. Nella ripresa gli uomini di Allegri hanno trovato il pareggio. All'80' minuto, su assist preciso di Cuadrado, Mandzukic in spaccata ha calciato il pallone sotto le gambe di Gollini.