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F1. Hamilton: "E' stato uno dei migliori inverni quanto ad allenamento"

Credits Ansa
Il pilota di F1 della Mercedes, Lewis Hamilton, inizia a scaldare i motori in vista della nuova stagione. 
"E' stato uno dei migliori inverni quanto ad allenamento" ha dichiarato lo stesso pilota sui suoi canali social. "L'altr'anno avevo cominciato la stagione a 78 chili e con tanta acqua addosso, ora sono a 73, ma ho ancora grasso da bruciare: se vuoi metterti in forma, puoi farlo. Il nostro viaggio non è stato facile. Io e mio padre non abbiamo avuto le relazioni più facili. Sono stato così immerso nello sforzo per il successo che abbiamo perso di vista ciò che era più importante, la nostra relazione: negli ultimi due anni ci siamo avvicinati e durante questa pausa invernale ho chiesto a mio padre di venire a trovarmi per poter passare un po' di tempo insieme, solo noi. Non lo avevamo mai fatto prima, quindi finalmente passare del tempo con lui mi ha procurato tanta felicità". 

F1, GP Brasile: trionfa Verstappen. Disastro Ferrari, incidente Leclerc-Vettel. Hamilton penalizzato, Sainz a podio

(Credits: Red Bull)

di PIERO LADISA – Va a Max Verstappen la vittoria del Gran Premio del Brasile, ventesimo appuntamento stagionale del Mondiale 2019 di Formula Uno. L’oladensino ha chiuso la pratica vittoria nel corso del 60° giro quando ha avuto la meglio sulla Mercedes di Lewis Hamilton in seguito alla ripartenza post Safety Car entrata in pista per il ritiro di Valtteri Bottas.

Verstappen così archivia un grande weekend, che lo ha visto dettare legge sulla pista di Interlagos fin dalla giornata di ieri dove aveva ottenuto la pole position. Piazza d’onore per uno straordinario Pierre Gasly che permette alla Toro Rosso di cogliere il secondo podio di questa stagione. Terzo posto per Carlos Sainz, andato a podio (il primo in carriera, con la McLaren che torna nella Top 3 dopo ben cinque anni) dopo la penalizzazione di cinque secondi data a Lewis Hamilton in seguito al contatto dell'inglese con la Red Bull di Alex Albon.

Disastro invece in casa Ferrari a causa del contatto tra Charles Leclerc e Sebastian Vettel nel corso del 66° giro, con entrambi che si sono mandati reciprocamente a quel paese, che ha costretto entrambi al ritiro con successivo rientro in pista della Safety Car. I due sono stati ascoltati dai commissari al termine della gara che hanno poi giudicato l'episodio come un normale incidente di gara.

Completano la Top Ten le Alfa di Raikkonen e Giovinazzi, Ricciardo, Hamilton (7° in seguito alla penalità), Norris, Perez e Kvyat che chiude la zona punti.

Tra due settimane, sul tracciato di Yas Marina, ci sarà l’epilogo della stagione con il Gran Premio di Abu Dhabi.

F1, qualifiche GP Brasile: pole di Verstappen, prima fila Ferrari con Vettel

(credits: Red Bull)

di PIERO LADISA – Va a Max Verstappen la pole position del Gran Premio del Brasile. L’olandesino partirà dunque al palo per la seconda volta in carriera in virtù dell’1’07”508 realizzato nelle qualifiche di Interlagos, letteralmente dominate dall’alfiere della Red Bull che ha monopolizzato tutte e tre le manche delle prove ufficiali.

A completare la prima fila c’è la Ferrari di Sebastian Vettel, con il tedesco staccato di 123/1000 da Verstappen. Tra le Mercedes di Lewis Hamilton (3°) e Valtteri Bottas (5°) c’è la SF90 di Charles Leclerc, con il monegasco che dovrà scontare 10 posizioni di penalità in griglia per aver montato una nuova power unit.

Completano la Top Ten Albon, Gasly, Grosjean, Raikkonen e Magnussen.

F1. Leclerc: "Il Gp di Singapore non sarà facile, ma punto in alto"

Si avvicina il GP di Singapore e, a parlare, è il pilota della Ferari, Charles Leclerc, dopo le due belle vittorie a Spa e Monza.

"Trattandosi di due gare consecutive non c’era stato modo di fare festa in Belgio, mentre dopo il GP d’Italia ho potuto celebrare a Milano e a Monaco, ma soprattutto a Maranello, dove c’è stata la possibilità di abbracciare l’intero team, non solo le persone che vengono ai Gran Premi. Si tratta di oltre mille ragazzi con i quali è stato bello fare un brindisi" ha dichiarato lo stesso Leclerc.

"Amo tutti i circuiti cittadini e questo non fa eccezione. Il fatto che si giri di notte crea un effetto di velocità ancora più vivido. Personalmente mi piace molto e credo che abbiamo delle carte che ci possiamo giocare. Abbiamo delle parti nuove sulla SF90 che speriamo ci aiutino a colmare il gap dai rivali su questo tipo di circuiti. Il target, come sempre, è puntare più in alto possibile, anche se bisogna essere realisti: non sarà facile. Una cosa che ho imparato dall’anno scorso? Bere durante la corsa, di solito non lo faccio mai e non chiedo nemmeno di avere acqua in macchina. Ma questa volta mi sa che farò ricorso alla borraccia".

9 settembre 1979: Scheckter su Ferrari è Campione del Mondo di F1

di NICOLA ZUCCARO.  Monza, domenica 9 settembre 1979. La Ferrari 312 T4 di Jody Scheckter passa per prima sotto la bandiera a scacchi della 50ma edizione del Gran Premio d'Italia che lo laureerà Campione del Mondo per il medesimo anno solare.

Alla conquista del mondiale piloti, da parte del corridore sudafricano, per la Ferrari arriverà anche il titolo Mondiale riservato ai Costruttori in virtù del secondo posto ottenuto nella stessa gara dall'altro corridore della Rossa, il canadese Gilles Villeneuve. 

A quarant'anni di distanza dal quel successo, i corsi e ricorsi storici hanno interessato anche il Gran Premio d'Italia con la vittoria ottenuta dalla Ferrari di Charles Leclerc nel pomeriggio di domenica 8 settembre 2019.

F1. Vettel: "Abbiamo fatto dei progressi nelle ultime gare"

"Credo che abbiamo fatto dei progressi nelle ultime gare. Non siamo ancora dove vorremmo essere perché non siamo ancora i più veloci in curva, ma credo che rispetto a qualche mese fa simo messi meglio. Il team lavora compatto, Mattia ci aiuta molto perché ci permette di lavorare con la serenità, la calma e la concentrazione necessaria. Credo che i prossimi due mesi diranno se abbiamo intrapreso la strada giusta. Questa pista sulla carta non è la più adatta alle caratteristiche della nostra vettura ma vediamo come vanno le cose quando iniziamo a girare" ha dichiarato il pilota della Ferrari, Sebastian Vettel,  all'Hungaroring, in vista della ricognizione della pista per il Gp d'Ungheria "Credo che noi piloti siamo gli interlocutori ideali da considerare, perché ci interessa solo il bene della categoria nella quale gareggiamo, è quindi giusto che si parli anche con noi".

Formula 1. Verstappen: "Sono contento della mia prestazione al Gp di Germania"

Nel Gp di Germania a trionfare è Max Verstappen. L'olandese della Red Bull precede il tedesco della Ferrari, Sebastian Vettel.

"E' stata una gara fantastica ma davvero complicata, non era facile mantenere la concentrazione perché c'erano delle condizioni difficili che cambiavano in continuazione" ha dichiarato Max Verstappen.

"Quando sono ripartito dai box ho fatto un 360° ma sono riuscito a ripartire e per fortuna è andata bene. Sono davvero contento della prestazione".

"Sono davvero soddisfatto, è bello partire ventesimo e arrivare secondo" ha dichiarato invece il pilota della Ferrari, Sebastian Vettel "E' stata una gara davvero lunga a un certo punto pensavo non finisse più. Gara dura ma sono davvero felice. Ho perso un po' di tempo nella prima parte di gara per prendere la mano con le gomme intermedie. Dopo l'ultima safety car ho capito che potevo rimontare perché vedevo che ero veloce e ce l'ho fatta. Congratulazioni a Max è stato davvero bravissimo".

F1. Vettel: "Spero che Mick Schumacher abbia l'opportunità di correre in F1"

"Gli deve essere concesso il tempo di cui ha bisogno e non è giusto paragonarlo troppo a suo padre, questa è un'epoca diversa" ha dichiarato il pilota della Ferrari, Sebastian Vettel aprendo le porte all'arrivo in Formula 1 di Mick Schumacher, il figlio del sette volte campione del mondo ed ex ferrarista.

"Avere Mick sulla soglia della F1 sarebbe una spinta enorme per questo sport in Germania e incrociamo per le dita per lui, è molto in gamba. Speriamo che faccia bene e che abbia l'opportunità di correre in F1".

F1. Hamilton: "Il Gp di Silverstone è speciale: ci sarà tutta la mia famiglia a vedermi"

Si avvicina il Gp di Silverstone e, a parlare, è Lewis Hamilton che potrebbe diventare, in caso di successo, il primo pilota a trionfare per sei volte sul circuito britannico. "È un privilegio essere qui, perché il GP di Gran Bretagna è il più speciale dell'anno, per le tante persone che vengono a vederci, con tante bandiere britanniche sugli spalti e quindi c'è adrenalina, c'è pressione. Ci sarà tutta la mia famiglia che verrà a vedermi" ha dichiarato il cinque volte campione del mondo della Mercedes.

"Sono qui per migliorare. L'ultima gara è stata difficile per me, ma speriamo che anche domenica sia una bella battaglia e speriamo di avere un'opportunità migliore. Comunque nel team non c'è preoccupazione, non veniamo qui con sensazioni negative, anche se siamo consapevoli che Red Bull e Ferrari hanno fatto dei passi avanti rispetto alle gare precedenti e per questo ci aspettiamo di essere più vicini: anche l'anno scorso la Ferrari è stata più veloce e anche la Red Bull con il nuovo motore sembra poterlo essere. Non sono uno che guarda tanto ai record e che possa succedere non è una motivazione per me, anche perché voglio restare per tanti anni e vincere ancora qui. Il non pensarci ti aiuta a concentrarti sul lavoro che fai, ad essere diligente a non lasciare nulla di intentato. Su questa pista  siamo stati sempre molto forti e speriamo di trovare la nostra area ottimale anche in questo weekend".

F1. Vettel: "Abbiamo nuove parti sulla monoposto: stiamo provando alcune cose"


Si avvicina il Gp di Francia di Formula Uno e, a parlare, è il pilota della Ferrari, Sebastian Vettel.
"Abbiamo alcune parti nuove sulla monoposto, stiamo provando alcune cose: sarà molto importante per noi. La pista non è proprio come lo scorso anno, ci sono diversi tratti riasfaltati, ma c’è un po’ di tutto nelle caratteristiche di questo tracciato. Speriamo che i riscontri che arriveranno confermino che possiamo fare un passo avanti su quei fronti che fin qui sono stati i nostri punti deboli" ha dichiarato il pilota tedesco.

"Sappiamo che la nostra vettura è molto competitiva nei rettilinei, ma ci manca un po’ di grip nelle curve, quindi perdiamo o guadagniamo a seconda del tracciato su cui siamo. Qui abbiamo un buon mix di entrambi gli elementi, comprese curve potenzialmente difficili per noi, ma abbiamo degli aggiornamenti che potrebbero confermare un passo avanti".

Formula Uno: Vettel e Leclerc fiduciosi per il Gp di Francia

Torna la Formula Uno e, nel fine settimana, si terrà la 60esima edizione del Gp di Francia. A parlare sono i due piloti della Ferrari, Sebastian Vettel e Charle Leclerc, i quali si preparano con grande ottimismo.
"Dallo scorso anno il Gran Premio di Francia è tornato sulla pista del Paul Ricard e credo che in questa stagione saremo avvantaggiati rispetto al 2018 perché avremo molti più dati dai quali cominciare per lavorare in questo weekend" ha dichiarato il pilota Sebastian Vettel "La pista ha lunghi rettilinei e curve di diverse velocità, molte delle quali sono state riasfaltate lo scorso anno. Avremo gomme di una mescola più dura rispetto a Montreal e quindi la gara sarà presumibilmente ancora una volta basata su un’unica sosta. Le condizioni meteo possono essere imprevedibili con temperature altissime ma anche molto vento. Lo scorso anno la mia gara venne compromessa da un incidente capitato al primo giro, ma credo che la nostra vettura abbia il potenziale per ottenere un buon risultato al Paul Ricard". 
"Quella francese è una pista piuttosto nuova per me, nonostante si trovi molto vicina a dove vivo" ha dichiarato invece Charle Leclerc "Di sicuro ho degli splendidi ricordi della mia prima volta al Paul Ricard lo scorso anno perché per la prima volta sono riuscito ad accedere al Q3 nella mia carriera in Formula 1. Credo che non dimenticherò mai quel sabato. Venendo al circuito, devo dire che ha una conformazione piuttosto anonima, con vie di fuga infinite. Questo fa sì che sia facile cercare il limite nelle prove libere perché è piuttosto improbabile finire contro le barriere. Sono contento di tornare a Le Castellet, e sono convinto di poter fare bene". 

F1. Leclerc: "Il Gp di Montecarlo è sempre speciale: qui daremo tutto"

"Il Gp di casa è sempre speciale, questo lo è ancora di più perché ci arrivo indossando il rosso della Ferrari e con l'opportunità di ottenere un buon risultato. E' stato un inizio di stagione difficile per noi, ma cercheremo di dare una svolta. Qui a Montecarlo non sarà facile, ma daremo tutto", ha dichiarato il pilota della Ferrari, Charles Leclerc, alla vigilia delle prime libere del Gp di Montecarlo.

"Il mio primo ricordo qui è con un mio amico, giocavamo con le macchinine e guardavamo il gran premio. Schumi era alla Ferrari e ovviamente la guardavamo con un occhio di riguardo. Sognavo di essere al suo posto e ora è bellissimo essere a casa e gareggiare con la Ferrari. Mi esalta tantissimo poter correre qui, nella città in cui sono cresciuto, ed è emozionante farlo sulle stesse strade dove prendevo il bus per andare a scuola. Durante i test abbiamo capito alcune cose, anche se probabilmente non saranno sufficienti per raggiungere il livello della Mercedes, ma dobbiamo continuare a lavorare per capire quale sia il principale problema che abbiamo. La situazione all'interno del team è calma. Tutti stiamo spingendo al massimo, ma la cosa più importante è che la serenità all'interno della scuderia non venga a mancare e questo finora non sta succedendo. Qui è una lotteria già sull'asciutto, se dovesse piovere lo sarebbe ancora di più. Non so se può aiutare, ma mi piacerebbe per cambiare un po' le carte in tavola in qualifica". 

Formula Uno in lutto: addio alla leggenda Niki Lauda

Il mondo della Formula Uno è in lutto: è morto l'ex pilota Niki Lauda. Settant'anni lo scorso 22 febbraio, l'ex pilota austriaco aveva visto aggravarsi il suo già precario stato di salute negli ultimi mesi. Sottoposto lo scorso agosto a un trapianto di polmone, era stato di nuovo ricoverato a inizio anno a Vienna per colpa di un'influenza che lo aveva colpito durante le vacanze di Natale nella sua casa di Ibiza. 
"I suoi risultati unici come atleta e imprenditore sono e rimarranno indimenticabili" hanno scritto i suoi familiari "così come resteranno il suo instancabile entusiasmo per l'azione, la sua schiettezza e il suo coraggio. Un modello e un punto di riferimento per tutti noi, un marito amorevole e premuroso, padre e nonno lontano dal pubblico, ci mancherà".
Niki Lauda, tra gli Anni '70 e '80, ha rivoluzionato il mondo della Formula Uno. Il suo nome resterà per sempre legato alla Ferrari: dopo gli esordi con March e BRM, nel '74 arriva la chiamata di Maranello e un anno dopo ecco Lauda riportare la Rossa al titolo iridato dopo un decennio di insuccessi. Niki concederà il bis due anni dopo, anche se lascerà la Ferrari a due gare dalla fine. Nel mezzo il brutto incidente del Nurburgring che segnerà per sempre la sua carriera. Il 1° agosto del 1976, sul circuito tedesco, girando sull'acqua con le gomme slick Lauda perse il controllo della sua Ferrari che sbattendo contro i guardail si incendiò. Estratto dalla sua monoposto in fiamme da Arturio Merzario, il pilota austriaco restò segnato dal fuoco che gli distrusse il volto ma tutto ciò non piegò il carattere duro e temprato di colui che era definito da molti un computer, per la sua straordinaria capacità di riuscire a capire velocemente come preparare la propria monoposto, tirandone fuori il meglio. Una dote che lo ha reso unico. Tornò al volante 42 giorni dopo il rogo dell'Eifel per cercare di confermarsi campione del mondo e avere la meglio nel duello con James Hunt, immortalato nel 2013 da Ron Howard nel film "Rush". Duello perso solo all'ultimo drammatico Gran Premio del Giappone al Fuji, quando sotto un vero diluvio Niki preferì non rischiare e tornare ai box, mentre il britannico continuò, riuscendo a vincere il titolo per un solo punto. 
Lasciata la Ferrari, dopo due anni in Brabham decise di chiudere con la F1 ma era solo un arrivederci. Ripartirà nel 1982 dalla McLaren e due anni dopo ecco il terzo titolo mondiale, per solo mezzo punto su Alain Prost. Anche questo un record, dovuto al dimezzamento del punteggio del Gran Premio di Monaco, terminato prima del raggiungimento del 75% della distanza totale prevista: Jaques Ickx decise infatti di sventolare la bandiera a scacchi sul muso della monoposto dell'amico pilota francese, forse per impedire a un giovane e arrembante Ayrton Senna di superarlo il giro successivo. L'ex pilota belga fu per questo messo da parte come direttore di corsa e la sua decisione costò probabilmente al "Professore" il titolo mondiale, visto che chiudendo secondo la gara di Montecarlo a pieni giri avrebbe vinto lui con un punto di vantaggio su Lauda. Il canto del cigno per il grande Niki fu l'ultimo successo nel GP d'Olanda del 1985, prima di appendere definitivamente il casco al chiodo dopo tre Mondiali, 25 vittorie, 54 podi e 24 pole. 
Fuori dal circus Lauda si e' nel tempo dedicato alla sua seconda grande passione, i jet, guidando la compagnia aerea che portava il suo nome, non solo come proprietario ma anche come pilota. In Formula 1 e' poi rientrato come consulente, prima per un breve periodo alla Ferrari e poi nella breve esperienza della Jaguar. Dal 2012 era presidente non esecutivo del team Mercedes che ha dominato gli ultimi anni su tutte le piste. La sua passione per la F1 lo portava, nonostante l'età e gli acciacchi (nel 1997 e nel 2005 era stato sottoposto al trapianto di un rene), a seguire le gare dai box, almeno fino alla scorsa estate. 

F1. Vettel: "Lavoriamo sodo per migliorare la macchina"

"Non importa quanto sei indietro. Quello che conta è prendere punti importanti e prima lo faremo e meglio sarà" ha dichiarato il pilota tedesco della Ferrari, Sebastian Vettel, nella conferenza stampa di presentazione del Gran Premio di Spagna.

"Noi lavoriamo sodo per migliorare la macchina. Abbiamo portato qualche nuovo pezzo già a Baku e anche qui ci sarà un nuovo set per cercare di renderla più veloce, da prima fila in ogni gran premio. Ci manca qualcosa ma nel complesso il pacchetto che abbiamo è abbastanza buono. Ogni anno è diverso. Ma il morale è alto. Il team è in ottime condizioni e dopo qualche nuovo pezzo introdurremo anche un nuovo motore e pensiamo di poter essere più veloci. Rispetto all'anno scorso in cui eravamo partiti meglio ed eravamo più competitivi è diverso, ma il morale è alto. La macchina è andata bene nei test che abbiamo effettuato qui prima del mondiale e poi siamo arrivati in Australia e non siamo riusciti a ripetere quanto di buono mostrato e non avevamo le stesse sensazioni. In questo avvio di stagione abbiamo avuto alti e bassi, ma dentro di noi sappiamo che la macchina è forte, dobbiamo solo mettere insieme i pezzi del puzzle. Dobbiamo cercare di capire e di migliorare per fare in modo che non si ripetano più queste situazioni negative. Sarà interessante vedere se ci riusciremo tra qualche giorno quando avremo gli aggiornamenti. Al momento siamo leggermente dietro, ma la strada è lunga e sappiamo che le cose potrebbero evolversi a nostro favore. Abbiamo ancora l'opportunità di vincere il titolo come i nostri avversari. Nel team abbiamo tante persone intelligenti. Noi stiamo lavorando per rendere la macchina la più veloce sulla griglia per vincere tutte le gare che rimangono". 

F1. Vettel: "Nel circuito di Baku bisogna trovare il giusto bilanciamento a livello di carico aerodinamico"

La Formula 1, domenica 28 aprile 2019, fa tappa a Baku. A parlare è il pilota tedesco della Ferrari, Sebastian Vettel. "Questo circuito ha un tratto lungo 2,2 chilometri da fare in pieno in cui sfioriamo i 360 km/h prima della frenata molto impegnativa della prima curva verso sinistra", ha dichiarato lo stesso Vettel.

"La ripida salita intorno alle mura della città vecchia è larga solo sette metri, che in una vettura di Formula 1 sembrano anche meno. Ti sembra di dover infilare il filo in un ago. Non c'è abbastanza spazio per due monoposto in quel punto per cui se stai duellando con un altro pilota è meglio mettersi d’accordo su chi deve passare per primo. Una delle sfide di Baku è trovare il giusto bilanciamento a livello di carico aerodinamico: devi poter affrontare bene le curve lente ma c’è bisogno di essere anche velocissimi sui rettilinei. È un compromesso non facile da trovare".

F1. Raikkonen: "Quello di Shanghai è un bel circuito e ci sono buone opportunità di sorpasso"

(Pixabay)
SHANGHAI - "Quello di Shanghai è un bel circuito e ci sono buone opportunità di sorpasso" ha dichiarato Kimi Raikkonen, l'ultimo campione del mondo della Ferrari e da questa stagione al volante dell'Alfa Romeo.

"Non ci sono segreti, per me la Formula 1 è diventata più un hobby che un lavoro, mi diverto ancora e do il massimo, a volte va bene, in altre occasioni meno. Per me non è un problema andare avanti e continuerò finché sentirò di essere in grado di dare il meglio di me, quando non sarà più così, seguirò un'altra strada".

F1. Vettel: "Salvaguardare le gomme a Shanghai è la cosa più importante"

"Il Gran Premio di Cina è in calendario da parecchio tempo ormai e si disputa su una delle piste più tecniche e difficili della stagione. Specialmente due curve sono fondamentali, la prima e la 13 che immette sul lunghissimo rettilineo da oltre un chilometro. Sono entrambe molto tecniche e non è sempre facile trovare la linea migliore per affrontarle perché in entrambi i casi la pista è molto larga. Sono difficili non solo in qualifica, quando c'è da dare tutto in un giro, ma anche durante la corsa" ha dichiarato il pilota della Ferrari, Sebastian Vettel, in vista del Gran Premio della Cina.

"Salvaguardare le gomme a Shanghai è la cosa più importante, è il compito che tutti sanno di dover fare nel modo migliore la domenica per far durare gli pneumatici ed essere competitivi per tutta la gara. Storicamente io ho vissuto diverse belle gare qui, con la Ferrari sono andato più di una volta vicino alla vittoria. Magari se anche un po’ di fortuna ci assiste questa è la volta buona, tanto più che qui festeggiamo la gara numero mille della Formula 1...". 

F1. Vettel: "In Ferrari l'ambiente è carico, c'è ottimismo e voglia di vincere"

SYDNEY - "Meglio preda o cacciatore? Ora siamo tutti prede e cacciatori allo stesso tempo. Speriamo che quando usciremo da qui saremo la preda, vorrebbe dire che siamo davanti" ha dichiarato il pilota della Ferrari, Sebastien Vettel, nel corso della prima conferenza stampa dell'anno, alla vigilia del Gp d'Australia.

"L'ambiente è carico, c'è ottimismo e voglia di vincere. I test a Barcellona sono andati bene e sono ottimista. Siamo più preparati e penso si possa solo migliorare. All'inizio della stagione c'è un po' di nervosismo perché dobbiamo capire a che punto siamo. Con Charles Leclerc siamo liberi di gareggiare e stiamo cercando di fare il meglio per la Ferrari per cercare di riportarla lì dove abbiamo comunque provato a spingerla in queste stagioni. Lo ha detto anche Binotto. Ma la stagione è lunga, adesso è difficile immaginare questi scenari. C'è una bella atmosfera attorno al team e cercheremo di mantenerla per tutta la stagione. Chiaro che se arrivi secondo si può guardare come un disastro, ma anche se arrivi quarto, cercheremo di cambiare le cose quest'anno".

F1. Binotto: "La Ferrari ha un team giovane, ma la squadra da battere è la Mercedes"

"Abbiamo una squadra che stagione dopo stagione ha dimostrato di crescere. Perché ogni anno impara, anche dagli errori. E questo processo ci sta portando ad avere una monoposto sempre migliore" ha dichiarato il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, in un'intervista a 'Il Corriere della Sera' in vista del debutto nel Mondiale di Formula 1, in programma domenica a Melbourne.

"Credo - prosegue Binotto - che la squadra da battere sia ancora la Mercedes. Ha un gruppo consolidato, sa come costruire una macchina veloce, ha disponibilità economiche, competenze. E se dovesse incontrare difficoltà iniziali le supererà. Noi siamo un gruppo giovane, conosciamo i nostri obiettivi ma dovremo dimostrare di essere uniti nelle difficoltà. Non so se è proprio una preoccupazione, ma la tenuta va verificata. La SF90 ha una stabilità aerodinamica importante, è prevedibile e costante a medie e alte velocità, con il vento laterale, in curva e nei rettilinei. È un elemento che abbiamo ricercato perché era una delle difficoltà della vettura della scorsa stagione. Come lo abbiamo individuato? Con i riscontri fra galleria del vento e pista. Ci siamo spinti nelle simulazioni per far emergere problemi e ottenere una migliore correlazione dei dati. Il nostro impegno è dare a Vettel e Leclerc un prodotto identico. È diverso l'approccio: Charles per noi è un investimento. Passa molto tempo con gli ingegneri per progredire al meglio. È anche una questione di linguaggio, deve acquisire il vocabolario necessario per comunicare perché puoi anche essere sensibile, ma poi devi saper spiegare la macchina. Impara in fretta, è un tipo smart. Lavorando qui da 25 anni ho avuto la fortuna di vivere anche momenti gloriosi con Todt, Brawn e Schumacher. E poi con Stefano Domenicali. Io ho sempre imparato da tutti, anche da Maurizio e di questo lo ringrazio. Il rapporto personale è sempre stato buono. Mai un litigio. Le difficoltà riguardavano la visione, la gestione del gruppo o di un week-end di gara. Avevamo punti di vista differenti. L'insegnamento principale lasciato da Sergio Marchionne è non porci limiti. Darci l’obiettivo di raggiungere l'impossibile. Era la sua motivazione costante, cercare di fare qualcosa che resti nella storia, personale o di questo sport. A volte ci stimolava magari in modo 'violento' ma funzionava. Magari diceva: 'Tutto qui? Queste sono str..., bisogna fare il triplo'. La cosa più difficile è concentrarsi sull'oggi ma anche sul dopodomani, organizzare una struttura pronta per le regole del 2021. Significa ritagliare del tempo a tutto il gruppo per guardare oltre. Quello che mi diverte di più è avere in mano le redini di questo gioco pur essendo consapevole che sono i miei collaboratori a poter fare la differenza". 

70 volte auguri, Niki Lauda

di NICOLA ZUCCARO - E' il 1 agosto 1976 quando, al Nurburing, in un rocambolesco incidente, la Ferrari di Niki Lauda, ruotando su sé stessa, prende improvvisamente fuoco. Il pilota austriaco, prontamente soccorso dal corridore  Arturio Merzario, scampa alla morte.

E' l'episodio che più di ogni altro segna una vita, quella di Niki Lauda, che se precocemente interrotta sul circuito tedesco in quel pomeriggio di piena estate, avrebbe impedito non solo di conquistare 3 titoli mondiali (1975, 1977 con la Ferrari e nel 1984 con la McLaren) ma anche di non poter spegnere, quest'oggi - venerdì 22 febbraio 2019 - le 70 candeline.

Per Niki Lauda sarà un compleanno particolare perché, reduce da un delicato intervento chirurgico ai polmoni, sta correndo in questi giorni il suo più difficile Gran Premio e rappresentato da un ritorno alle perfette condizioni di salute.