Roland Garros 2025, Jannik Sinner vola in semifinale: battuto Bublik in tre set

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PARIGI – Jannik Sinner non si ferma più. Il numero 1 del mondo conquista per il secondo anno consecutivo la semifinale del Roland Garros, superando con autorità il kazako Alexander Bublik (n.63 ATP) con il punteggio di 6-1, 7-5, 6-0 in meno di due ore. Una prestazione solida, lucida e brillante, che conferma lo stato di forma eccezionale dell’altoatesino.

Con questo successo, Sinner centra la sesta semifinale Slam in carriera e colleziona la 19ª vittoria consecutiva nei Major, proseguendo un 2025 da incorniciare. Una partita dominata, tranne che nel secondo set, dove il kazako ha alzato il livello con colpi estemporanei e qualche variazione, ma senza riuscire a scalfire la tenuta mentale e tecnica dell’azzurro.

È stata una buona prestazione, anche perché il vento poteva complicare le cose”, ha dichiarato Sinner al termine dell’incontro. “Sapevo che Bublik poteva alternare grandi colpi a momenti di calo. Nei punti chiave ho giocato bene e sono felice di come ho gestito il match. Contro avversari così non puoi sbagliare troppo, ci sono pochi scambi e bisogna essere solidi”.

Sinner conferma così anche un dato impressionante: non perde contro un giocatore fuori dalla Top 20 dal 2023, con uno score perfetto di 65 vittorie a 0. Ora attende in semifinale il vincente del match tra Novak Djokovic e Alexander Zverev, in programma nelle prossime ore.

“Djokovic o Zverev? Spero sia una grande partita. Ne guarderò sicuramente una parte, ma voglio anche staccare un po’ la spina”, ha detto sorridendo. “Arrivare in semifinale qui è sempre speciale. Cerco di lavorare sull’equilibrio, mentale e fisico. Il mio obiettivo è mantenere alto il livello giorno dopo giorno”.

Dopo il trionfo agli Australian Open e i successi nei Masters 1000, Jannik continua a scrivere la storia del tennis italiano e mondiale. A Parigi ha ancora fame.

Nations League Femminile, Italia travolgente: 4-1 al Galles e permanenza in Lega A assicurata

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SWANSEA – Prestazione convincente per la Nazionale Italiana di Calcio Femminile, che chiude in bellezza il girone D di UEFA Nations League con una vittoria per 4-1 contro il Galles al Liberty Stadium di Swansea, conquistando così la permanenza in Lega A e il secondo posto nel gruppo.

Le azzurre, guidate da una brillante Cristiana Girelli (autrice di una doppietta), hanno ipotecato il risultato già nel primo tempo con quattro reti che hanno lasciato poche speranze alle avversarie gallesi.

Primo tempo dominato dall’Italia

L’Italia parte forte e al 8’ passa in vantaggio con un sinistro ravvicinato di Elena Linari. Al 20’ arriva il raddoppio: cross preciso di Manuela Giugliano e colpo di testa vincente di Cristiana Girelli. Le azzurre sfiorano il tris al 26’ con Arianna Caruso, che impegna la difesa avversaria con un potente destro.

Il 3-0 arriva al 40’ con Sofia Cantore, brava a colpire di testa su assist di Girelli. E prima dell’intervallo, al 45’, ancora Girelli sigla il 4-0, sempre di testa, confermando il suo stato di forma.

Secondo tempo di gestione, il Galles segna il gol della bandiera

Nella ripresa l’Italia gestisce il vantaggio ma continua a creare occasioni. Al 14’ Emma Severini sfiora la rete, imitata poco dopo da Caruso al 26’, vicina al quinto gol azzurro. Il Galles riesce a rendere meno amaro il passivo al 36’ con una bella conclusione mancina da fuori area di Jessica Anne Fishlock, che firma il definitivo 4-1.

La classifica finale del Gruppo D

  • Svezia: 12 punti – Qualificata alla Final Four

  • Italia: 10 punti – Salva in Lega A

  • Danimarca: 9 punti – Ai Play Out

  • Galles: 2 punti – Retrocesso in Lega B

Nell’altra sfida del gruppo, giocata a Solna, la Svezia ha travolto la Danimarca 6-1, conquistando così la vetta e l’accesso alle Final Four.

Un bilancio positivo per le azzurre

Con questa prestazione, la Nazionale femminile chiude il girone con un bilancio positivo: 3 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte, dimostrando solidità e un gruppo in crescita.

Il CT potrà ora guardare con ottimismo al futuro, forte di una squadra che unisce esperienza (Girelli su tutte) e giovani promettenti, in un contesto europeo sempre più competitivo.


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Roland Garros: Alcaraz travolge Paul e vola in semifinale. Swiatek e Sabalenka avanti tra le donne

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PARIGI –
Spettacolo e dominio spagnolo nei quarti di finale del Roland Garros: Carlos Alcaraz approda con autorità in semifinale dopo aver travolto lo statunitense Tommy Paul con un netto 6-0, 6-1, 6-4.

Il giovane talento iberico ha mostrato grande solidità fin dai primi scambi: nel primo set, il servizio preciso e incisivo ha lasciato pochissimo spazio a Paul, chiuso senza appello sul 6-0. Nel secondo parziale, Alcaraz ha alzato ulteriormente il livello, utilizzando con maestria pallonetti millimetrici per disorientare l’avversario. Nel terzo set, dopo una fase di maggiore equilibrio fino al 4-4, il numero 3 del mondo ha cambiato marcia grazie a un eccellente rovescio e colpi profondi da fondo campo, conquistando i due giochi decisivi e il pass per le semifinali.

Il prossimo ostacolo sulla strada di Alcaraz sarà tutto italiano: venerdì 6 giugno affronterà Lorenzo Musetti, che ha stupito con il suo percorso in tabellone.

Intanto oggi, mercoledì 4 giugno, scenderà in campo anche Jannik Sinner, atteso alle 13:20 contro il kazako Alexander Bublik, per un altro attesissimo quarto di finale.

Tabellone femminile: Swiatek e Sabalenka non si fermano

Tra le donne prosegue la corsa della numero uno del mondo, la polacca Iga Swiatek, che ha superato l’ucraina Elina Svitolina per 6-1, 7-5. Dopo un primo set dominato, la Swiatek ha resistito al tentativo di rimonta della Svitolina nel secondo, chiudendo con freddezza nei momenti chiave.

Avanza anche Aryna Sabalenka, che ha avuto la meglio sulla cinese Qinwen Zheng con il punteggio di 7-6, 6-3, dimostrando solidità nei momenti cruciali del match.

Le semifinali si preannunciano esplosive, sia nel tabellone maschile che in quello femminile, con il meglio del tennis mondiale pronto a darsi battaglia sul rosso di Parigi.

Roland Garros, impresa Musetti: vola in semifinale battendo Tiafoe

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PARIGI
Missione compiuta per Lorenzo Musetti, che conquista l’accesso alle semifinali del Roland Garros 2025, firmando una delle vittorie più importanti della sua carriera. Il talento azzurro supera l’americano Francis Tiafoe con il punteggio di 6-2, 4-6, 7-5, 6-2 in 2 ore e 47 minuti, sul prestigioso campo Philippe Chatrier, centrando così la seconda semifinale Slam della sua carriera, la prima sulla terra rossa parigina.

Un match di grande maturità tattica e solidità mentale per il carrarino, che parte fortissimo, imponendo il suo ritmo e dominando il primo set. Dopo il rientro veemente di Tiafoe nel secondo parziale, è il terzo set a rappresentare il vero spartiacque dell’incontro. Proprio nell’11° gioco, sul 5-5, Musetti tiene con autorità il servizio e cambia marcia: da quel momento infila quattro giochi consecutivi, chiudendo il set 7-5 e portandosi rapidamente sul 3-0 nel quarto.

Con il match ormai in pugno, Musetti mostra il suo miglior tennis: servizi impeccabili (sempre tenuti a zero nel quarto set), variazioni di ritmo e una lucidità tecnica che annichiliscono ogni tentativo di reazione da parte dell’avversario. Tiafoe, sconfitto e disorientato, non riesce più a rientrare in partita.

Ora per Musetti si apre un’occasione storica: attende in semifinale il vincitore tra Carlos Alcaraz e Tommy Paul, con la possibilità di affrontare per la terza volta in stagione lo spagnolo sulla terra, superficie in cui il duello tra i due ha già regalato spettacolo.

Il sogno parigino del 22enne azzurro continua: Musetti c’è, e adesso fa davvero paura a tutti.

Sinner da urlo: 52 settimane da n.1 e 18ª vittoria consecutiva negli Slam, travolto Rublev

PARIGI - Festeggiare un anno esatto da numero 1 al mondo nel miglior modo possibile? Jannik Sinner ci riesce alla perfezione, firmando la 18ª vittoria consecutiva in uno Slam e spazzando via Andrey Rublev con un secco 6-1 6-3 6-4 in appena due ore. Una prestazione solida, lucida e dominante, che conferma ancora una volta la maturità e la consapevolezza raggiunte dal campione azzurro.

Il match ha avuto ben poco da raccontare in termini di equilibrio. Troppa la differenza tra i due, quasi come se appartenessero a pianeti diversi. Eppure, in avvio era stato Rublev a provare a far valere la sua aggressività, costringendo Sinner ad annullare due palle break già nel primo game. Tentativo subito rintuzzato: da lì in avanti, solo Jannik.

Nel secondo game arriva il primo break, nel quarto il secondo. Rublev riesce solo nel sesto game a evitare il bagel, tenendo finalmente il servizio. Ma è troppo tardi: 6-1 in 25 minuti per un Sinner semplicemente perfetto, incisivo al servizio, chirurgico in risposta, freddo a rete.

Nel secondo set il russo tenta una reazione, ma la sua tenuta mentale è quella di sempre: fragile. Sul 1-1 e da 40-0, si fa recuperare e perde il servizio, compromettendo il parziale. Jannik controlla con autorità e chiude 6-3 in 39 minuti, senza mai concedere una vera occasione all’avversario.

Rublev prova un ultimo scatto d’orgoglio nel terzo set, cercando maggiore profondità e rischiando di più. Sul 2-2 arriva una palla break, ma Sinner la cancella con intelligenza e coraggio: prima un servizio al corpo, poi un dritto vincente, infine un’altra prima solida per sigillare il 3-2. È l’ultimo sussulto del russo. Sul 5-4, Jannik strappa di nuovo il servizio e chiude il match, senza concedere il tie-break.

Presente in tribuna anche Riccardo Piatti, l’allenatore che lo ha scoperto e portato in top 10 prima del loro addio nel 2022. Un cerchio che si chiude simbolicamente, con il suo ex allievo oggi dominatore del circuito mondiale.

Implacabile, sereno, determinato: Jannik Sinner non vuole fermarsi. E con questa forma, sarà dura per chiunque provarci.

Roland Garros, Musetti vola ai quarti: fuori Paolini. Avanzano Alcaraz, Swiatek e Sabalenka

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Lorenzo Musetti conquista i quarti di finale del Roland Garros con una prestazione solida e determinata. Il tennista azzurro ha superato in quattro set il danese Holger Rune, imponendosi con il punteggio di 7-5 3-6 6-3 6-2. Per Musetti si tratta di uno dei risultati più prestigiosi della sua carriera sulla terra parigina, che lo proietta tra gli otto migliori del torneo.

Negli altri incontri maschili degli ottavi di finale, vittoria netta per l’americano Tommy Paul, che ha regolato l’australiano Alexei Popyrin con un triplo 6-3, dimostrando grande autorità e continuità. Prosegue anche il cammino dello spagnolo Carlos Alcaraz, che ha battuto in quattro set l’americano Ben Shelton: 7-6 6-3 4-6 6-4 il punteggio finale in favore del numero tre del mondo. Avanza anche Frances Tiafoe, protagonista di un successo in tre set sul tedesco Daniel Altmaier: 6-3 6-4 7-6.

Sul fronte femminile, arriva purtroppo l’eliminazione di Jasmine Paolini, battuta dopo una battaglia di oltre due ore dall’ucraina Elina Svitolina, che si è imposta 4-6 7-6 6-1. Dopo un primo set convincente, l’azzurra ha ceduto alla distanza, mentre la Svitolina conquista con merito l’accesso ai quarti.

Passano il turno anche la cinese Qinwen Zheng, vincente sulla russa Ljudmila Samsonova per 7-6 1-6 6-3, e la polacca Iga Swiatek, numero uno del mondo, che ha superato un’ostica Elena Rybakina in rimonta con il punteggio di 1-6 6-3 7-5. Chiude il quadro femminile la vittoria della bielorussa Aryna Sabalenka, che ha avuto la meglio sull’americana Amanda Anisimova con un solido 7-5 6-3.

Si delinea così un tabellone dei quarti di finale ricco di sfide di altissimo livello, con molti dei big ancora in corsa per il titolo e l’Italia che continua a sperare con un grande Musetti.

Playoff A1, Brescia vince anche a Trapani: 85-77 e serie sul 2-0

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La Germani Brescia conquista anche gara 2 della semifinale playoff di Serie A1, superando in trasferta Trapani con il punteggio di 85-77 e portandosi sul 2-0 nella serie. Un match ben gestito dai lombardi, solidi fin dalle prime battute e capaci di respingere ogni tentativo di rimonta dei siciliani.

Nel primo quarto, è Ivanovic ad aprire le marcature per Brescia, portando i suoi avanti 4-2. La squadra ospite prende progressivamente il controllo del gioco, trascinata dai liberi di Ndour e da una difesa efficace, chiudendo la prima frazione sul 27-14.

Nel secondo quarto, Della Valle firma il +5 (31-26), ma è il canestro di Bilan a sigillare il vantaggio bresciano sul 52-43 alla fine del primo tempo.

Trapani tenta di riavvicinarsi nel terzo quarto, ma è ancora Rivers a ridare slancio a Brescia con il 57-53. Il solito Della Valle, con freddezza e precisione, guida i suoi al 67-60 di fine frazione.

Nel quarto decisivo, Brescia gestisce il vantaggio: Ndour allunga sul 72-66 e poi Bilan mette la firma sull’allungo finale. La squadra di coach Magro controlla e chiude l’incontro sull’85-77.

Top scorer per i lombardi: Della Valle con 19 punti e Ndour con 17. Per Trapani, Alibegovic chiude con 13 punti, mentre Horton si ferma a 10.

Ora la serie si sposta a Brescia, dove mercoledì 4 giugno alle ore 20:45 andrà in scena gara 3, con la Germani che avrà il match point per staccare il pass verso la finale scudetto.

Virtus Bologna batte di misura l’Armani Milano: 68-67 il finale in Gara 1 di semifinale Scudetto

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BOLOGNA
– Inizia con una vittoria al cardiopalma il cammino della Virtus Segafredo Bologna nella semifinale dei Playoff di Serie A1 di basket. Alla Segafredo Arena, gli emiliani si impongono per 68-67 sull’Armani Exchange Milano in Gara 1, al termine di un match combattuto punto su punto.

Il primo quarto vede la Virtus partire bene grazie a una tripla di Clyburn (9-6), consolidando il vantaggio con le giocate di Shengelia, che chiude il parziale avanti 17-13. Nel secondo periodo è Ricci a firmare il sorpasso milanese (18-17), mentre un canestro di Mannion consente all’Armani di andare all’intervallo lungo in vantaggio 33-30.

Al rientro in campo, è ancora Clyburn a guidare la rimonta bianconera con il canestro del pareggio (38-38). La Virtus torna avanti con Cordinier (43-42), e un punto di Morgan consegna agli emiliani anche il terzo quarto: 53-52.

Nel quarto finale Shengelia firma il +3 (54-51), ma l’Armani reagisce con Shields, che pareggia sul 62-62. A decidere il match è un canestro di Akele, che fissa il punteggio sul definitivo 68-67, facendo esplodere di gioia la Segafredo Arena.

I migliori marcatori per la Virtus sono stati Tornike Shengelia con 18 punti e Will Clyburn con 13, mentre per Milano si sono distinti Shavon Shields (14 punti) e Nikola Mirotic (12).

Il prossimo appuntamento è fissato per lunedì 2 giugno alle ore 20:45, sempre alla Segafredo Arena, per Gara 2 della serie che promette ancora scintille.

Roland Garros: Zverev elimina Cobolli, avanti anche Pegula, Bublik e Andreeva

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PARIGI
– Il sogno di Flavio Cobolli al Roland Garros 2025 si interrompe al terzo turno. Il tennista italiano è stato battuto in tre set dal tedesco Alexander Zverev, che si è imposto con il punteggio di 6-2, 7-6, 6-1, qualificandosi così per gli ottavi di finale dello Slam parigino.

Giornata ricca di sfide anche sugli altri campi. Il britannico Jack Draper ha superato agilmente il brasiliano Joao Fonseca con un netto 6-2, 6-4, 6-2, mentre il kazako Alexander Bublik ha avuto la meglio sul portoghese Henrique Rocha per 7-5, 6-1, 6-2. Grande battaglia tra Tallon Griekspoor e Ethan Quinn: l’olandese ha avuto la meglio sull’americano dopo una lunga maratona chiusa in cinque set (4-6, 6-1, 6-7, 6-1, 6-4).

Tra le donne, prosegue il cammino della russa Ekaterina Alexandrova, che si è imposta nel derby contro Veronika Kudermetova con un secco 6-2, 6-2. Vittoria al fotofinish per la padrona di casa Lois Boisson, che ha battuto la connazionale Elsa Jacquemot in tre set (6-3, 0-6, 7-5).

Successo anche per l’americana Jessica Pegula, che ha rimontato e sconfitto la ceca Marketa Vondrousova (3-6, 6-4, 6-2). La connazionale Hailey Baptiste ha invece battuto la spagnola Jessica Bouza Maneiro (7-6, 6-1). Infine, ottima prova della giovane russa Mirra Andreeva, che ha dominato contro la kazaka Julija Putintseva (6-3, 6-1).

Il torneo parigino continua a regalare emozioni e colpi di scena, mentre si delineano i tabelloni degli ottavi di finale con alcuni nomi già pronti a contendersi un posto tra i grandi.

Champions League, disfatta Inter: il PSG vince 5-0 e conquista la prima Coppa della sua storia

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MONACO DI BAVIERA – L’Inter crolla rovinosamente nella finale di Champions League, travolta 5-0 da un Paris Saint-Germain dominante che, nella cornice dell’Allianz Arena, alza per la prima volta nella sua storia la Coppa dalle grandi orecchie. La squadra di Luis Enrique gioca una partita perfetta, infliggendo ai nerazzurri una delle peggiori sconfitte di sempre in una finale europea: si tratta infatti del passivo più pesante mai registrato in una finale di Champions League.

I parigini partono a tutta, e dopo appena 12 minuti sono già in vantaggio. Il protagonista è l’ex nerazzurro Achraf Hakimi, che, dimenticato da Dimarco in fase difensiva, riceve da Doué e insacca a porta vuota, evitando di esultare per rispetto ai suoi ex tifosi.

L’Inter è stordita e non reagisce. Pochi minuti dopo, un salvataggio sulla linea laterale di Pacho dà il via a un contropiede micidiale: Doué calcia verso la porta, trovando una deviazione decisiva e sfortunata proprio di Dimarco, che spiazza Sommer per il 2-0.

Solo nel finale del primo tempo i nerazzurri mostrano qualche segnale di vita, ma è ancora il PSG a sfiorare il tris con Dembélé, che sbaglia clamorosamente un tap-in da pochi passi.

Il 3-0 arriva però nella ripresa, con una giocata da manuale: tacco di Dembélé, rifinitura di Vitinha e ancora Doué a firmare la sua doppietta personale. L’Inter, ormai sparita dal campo, si scopre e viene punita in contropiede: il 4-0 è opera di Kvaratskhelia, implacabile davanti a Sommer.

Il primo tiro nello specchio dell’Inter arriva soltanto al 75' con Thuram, troppo tardi per provare anche solo a salvare l’onore. A completare la disfatta nerazzurra ci pensa il giovanissimo Mayulu, classe 2006, che sigla la cinquina all’87', coronando una serata storica per il PSG e nera per i nerazzurri.

Una sconfitta durissima per Simone Inzaghi e per tutto l’ambiente interista, che esce ridimensionato da una finale a senso unico. Per il PSG, invece, è la serata della gloria: primo trionfo in Champions League e una prova di forza che resterà nella storia del calcio europeo.

Sinner travolge Lehecka e vola agli ottavi: una lezione di tennis in 94 minuti

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– Una partita a senso unico, un messaggio chiaro a tutto il tabellone: Jannik Sinner c’è, eccome. Al terzo turno del Roland Garros, il numero uno del mondo rifila un severissimo 6-0 6-1 6-2 al ceco Jiri Lehecka, n.34 del ranking ATP (già salito fino al 22), chiudendo la pratica in un’ora e 34 minuti, la sua seconda vittoria più rapida in uno Slam. Il primato? Un’ora e mezza tonda contro Cerundolo a Wimbledon 2023. Ma oggi il contesto era più impegnativo, almeno sulla carta. In campo, però, non c’è mai stata partita.

Una prova da cannibale

Sinner ha mostrato una forma atletica eccellente, anche dopo due giorni condizionati da un lieve raffreddore. Straripante nei movimenti, velocissimo di piedi, chirurgico al servizio: solo nove punti persi nei propri turni di battuta, 31 vincenti a fronte di appena 9 errori non forzati, e soprattutto 91 punti vinti contro i 45 del malcapitato Lehecka. Una vittoria mai in discussione, che conferma lo stato di grazia dell’azzurro.

Con questo successo, Sinner raggiunge per la 16ª volta in carriera gli ottavi di finale in uno Slam – la 15ª negli ultimi 16 Major disputati – e soprattutto diventa l’unico giocatore ad aver raggiunto la seconda settimana in tutti gli ultimi otto Slam giocati. Un dato che testimonia non solo talento, ma anche continuità a livello assoluto.

Record su record: eguagliato Fognini

Quella contro Lehecka è la vittoria numero 71 negli Slam per Sinner, che raggiunge Fabio Fognini in cima alla classifica degli italiani più vincenti nei tornei Major. Un traguardo simbolico, ma significativo, considerando la giovane età del campione altoatesino e il margine di crescita ancora enorme.

Ora Rublev per i quarti

Nel prossimo turno, per un posto nei quarti di finale, Sinner affronterà Andrey Rublev, avanzato senza scendere in campo a causa del forfait del francese Arthur Fils, fermato da un problema alla schiena. Un incrocio che ha già avuto un precedente recente: proprio Rublev fu l’ultimo a battere Jannik in un Masters 1000, lo scorso agosto a Cincinnati.

Ma da allora il percorso dell’azzurro è stato impressionante: 64-0 contro giocatori fuori dalla Top 20 da quella sconfitta contro Lajovic (n.66) proprio a Cincinnati 2023 nel giorno del suo 22° compleanno, e 43 vittorie a fronte di appena due sconfitte da Cincinnati 2024 in poi – entrambe contro Carlos Alcaraz, a Pechino e Roma.