Lutto nella Motogp: addio a Nicky Hayden

CESENA - Nicky Hayden non ce l'ha fatta. L'ex campione del mondo 2006 di MotoGP, rimasto gravemente ferito cinque giorni fa in un incidente stradale mentre si allenava in bici, é deceduto lunedì 22 maggio 2017 presso il reparto di Rianimazione dell'Ospedale Bufalini di Cesena, dove era ricoverato dal 17 maggio a seguito del gravissimo politrauma occorso in quella stessa data.

Per quel che riguarda la vita di Nicky Hayden, nato il 30 luglio 1981 a Owensboro, nel Kentucky, comincia a correre sullo sterrato prima di passare alla pista, vincendo il campionato americano Supersport in sella ad una Honda privata nel 1999. Nel 2002 vince il titolo nazionale in Superbike, il pilota piu' giovane a conseguirlo, e nello stesso anno ha anche la prima chance nel Mondiale Sbk ottenendo un quarto posto in gara 1 a Laguna Seca. Circuito dove coglierà il suo primo successo in MotoGp nel 2005, sempre con la Honda che due anni prima aveva deciso di puntare su di lui nella classe regina. Hayden chiuderà quell'anno al terzo posto nel Mondiale piloti e nel 2006 conquisterà il titolo interrompendo il dominio di Valentino Rossi. Nelle successive stagioni, pero', "Kentucky Kid" non riesce a ripetersi e nel 2008 arriva il divorzio dalla Honda e il passaggio in Ducati. Il feeling con la Desmosedici non decollerà mai, complice anche qualche guaio fisico, e nel 2014 torna alla Honda ma con l'Aspar Team. Saranno le sue ultime due stagioni in MotoGp prima del ritorno alla Superbike dove, alla prima stagione, riporta la Honda sul gradino più alto del podio vincendo sul circuito di Sepang nel maggio dello scorso anno.

Pallacanestro: da venerdì 26 maggio 2017 a Bari i "Final Days" di FIP Puglia

BARI - Tutte le finali dei campionati giovanili ancora da assegnare in un unico grande evento. E' quanto accadrà da venerdì a domenica prossimi con i Final Days di pallacanestro, in programma a Bari al Centro Universitario Sportivo. E' la prima volta che la meglio gioventù della pallacanestro pugliese si riunisce nella stessa sede, su invito del comitato Fip Puglia, organizzatore della manifestazione in collaborazione con Cus Bari.

"Una vetrina meritata" ha dichiarato Margaret Gonnella, presidente Fip Puglia "per tutti i ragazzi pugliesi e per le società che credono in loro. Un grande sforzo organizzativo del comitato, per sentirci “parte di un tutto” e darci la carica in vista di una nuova stagione da ricominciare assieme". 
Sette i titoli in palio, più una finale di fase Silver, dall'under 13 all'under 20 maschile, passando per under 14, under 15, under 16 ed under 18. Nell'unica finale femminile, quella valevole per il campionato under 14, ci sarà in palio l'accesso alla fase nazionale ed a premiare le vincitrici ci sarà la vice presidente Fip Mara Invernizzi.

Si giocherà su tre campi, uno all'interno più due all'aperto, presso l'impianto di lungomare Starita, candidato a diventare sede di un Centro Tecnico Federale. Spazio anche al 3x3 di prossima investitura olimpica, con i tornei maschili e femminili under 15 ed under 17: per la prima volta si giocherà in Puglia si giocherà su campi omologati Fiba. Sarà la festa di giovani e giovanissimi, a cominciare dai piccoli del minibasket impegnati fra sabato e domenica nel Jamboree riservato ad Aquilotti e Gazzelle, su un altro campo loro riservato.

"Siamo lieti" sottolinea il presidente del Cus Bari Giuseppe Seccia "di ospitare questa manifestazione che vedrà la partecipazione del mondo cestistico, dai più piccoli ai più grandi. Sarà l'occasione per evidenziare le potenzialità del nostro centro in previsione della istituzione del Centro Tecnico Federale".

Ad aprire la tre giorni di gare, il Memorial “Maurizio Recchia” riservato agli studenti delle scuole superiori del capoluogo e della provincia, che si divideranno fra partite e momenti di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale, a cura dell'associazione @Michi Visaggi Onlus e del comitato “Angeli Ribelli”. Nel ricco programma, anche un clinic per allenatori ed il quadrangolare master over 45 dedicato al ricordo di Vito Giuliani, ex atleta del Cus. 

Programma “Final Days” (aggiornato a lunedì 22 maggio) 

Venerdì 26 maggio 2017

Campo interno
9:00 Memorial “Maurizio Recchia” 3x3
15:45 Finale U14 femminile 
VoloRosa Basket Brindisi-La Scuola di Basket Lecce
17:30 Finale U14 Gold maschile
vincente Basket Francavilla-Mens Sana Mesagne vs Nuova Pallacanestro Monteroni
19:30 Torneo master over 45 “Vito Giuliani” - Semifinali 

Campo esterno 1
15:00 3x3 U15 maschile

Campo esterno 2
15:00 3x3 U15 maschile

Sabato 27 maggio 2017

Campo interno
14:00 Clinic per allenatori
17:30 Finale U20 maschile
Nuova Pallacanestro Monteroni-Basket Francavilla
19:30 Torneo master over 45 “Vito Giuliani” - Finali 

Campo esterno 1
17:00 Finale U13 Gold maschile
vincente semifinale Olimpia Gioia-Nuova Matteotti Corato vs Mens Sana Mesagne

Campo esterno 2
15:30 3x3 U15 femminile

Campi da minibasket 
15:30 Jamboree Aquilotti e Gazzelle

Domenica 28 maggio 2017

Campo interno
9:00 3x3 U17 maschile
12:00 Finale U15 Gold maschile
Virtus Taranto-Mens Sana Mesagne
15:00 Finale U14 Silver maschile
Udas Cerignola-New Virtus Mesagne
17:00 Finale U16 Gold maschile
Basket “Giuseppe Angel” Manfredonia-Nuova Pallacanestro Monteroni
19:00 Finale U18 Gold maschile
New Basket Barletta-Valentino Castellaneta

Campo esterno 1
9:00 3x3 U17 maschile
15:00 3x3 U17 femminile

Campo esterno 2
9:00 3x3 U17 maschile

Campi da minibasket
9:00 Jamboree Aquilotti e Gazzelle

Le premiazioni saranno effettuate al termine di ciascuna finale.

Ciclismo. Trofeo Città di Casarano: bikers under 13 in mtb a Torre San Giovanni il 28 maggio 2017

In casa Mtb Casarano sta per arrivare l’appuntamento con il Trofeo Città di Casarano, seconda prova della Challenge dei Due Mari. Tra i tanti bei motivi che spingono gli organizzatori a realizzare questa manifestazione in data domenica 28 maggio 2017, in primis la volontà di offrire una giornata di sport, divertimento ed amicizia tutta dedicata ai piccoli bikers di età compresa tra i 7 e i 12 anni nella cornice dell’area attrezzata del parco esterno al Ristorante Morfeo a Torre San Giovanni (Ugento) sede del ritrovo a partire dalle 8:00 e inizio delle gare alle 9:30.

Percorso di circa 700 metri, da ripetere più volte in base all’età dei baby partecipanti e sarà data la possibilità di far provare le stesse emozioni sulle due ruote anche ai bambini e ai ragazzi non tesserati in ambito promozionale.

Matrix, Generali Assicurazioni, Linea M, Target, Kadò, Conad Casarano, Free Bike, Officinetessili e M-Bike Store per un’edizione ancora più ricca di sorrisi e di grandi momenti sportivi a fianco delle nuove leve del pedale.

Calcio. Juve, legg6nda: batte il Crotone e conquista il suo sesto scudetto consecutivo. I voti della stagione

di ALESSANDRO NARDELLI - Contro il Crotone è andata in discesa per la Juventus, la partita della leggenda, che ha consentito ai bianconeri di mettere in bacheca il sesto scudetto consecutivo, un record assoluto per il calcio italiano, visto che mai nessuna squadra era riuscita in un'impresa simile. Ce l'hanno fatta gli uomini di Max Allegri, nel match decisivo, travolgendo i malcapitati calabresi con tre gol di scarto, con reti di Mandzukic, Dybala ed Alex Sandro, senza impegnarsi neanche troppo, perché le energie dovevano essere dosate in vista della finale di Champions League a Cardiff contro il Real Madrid, il 3 Giugno, che potrebbe suggellare il dominio bianconero anche in Europa, rendendo leggenda la squadra di Allegri.

Una Juve leggenda perché ha dei fantastici architetti e muratori, Paratici e Marotta, gente competente, preparata e con capacità gestionale ai livelli della triade Moggi, Bettega e Giraudo. Poi Agnelli, vero artefice del ritorno in auge della Vecchia Signora. Se la Madama è tornata qui, odiata da una parte di tifosi italiani, rispettata dalla restante parte, oltre che in Europa, lo si deve a loro. Fatti, non chiacchiere. Gli errori fatali commessi durante la gestione Del Neri avrebbero potuto abbattere chiunque, ma la dirigenza juventina si è rialzata, portando nella storia la squadra bianconera, grazie alla scelta di Antonio Conte prima, e di Massimiliano Allegri poi, con acquisti mirati, che, attualmente, hanno reso la Juventus, tra le prime 4 squadre migliori al Mondo.

Per quanto riguarda la squadra, un 10 e lode va a Massimiliano Allegri. Alzi la mano chi avrebbe creduto ad una nuova finale di Champions, la seconda in tre anni. Non c'è nulla da dire, è lui il vero artefice del successo bianconero, capace di cambiare modulo al momento giusto e rendere così invincibile, o quasi, una squadra già di suo fortissima. Indubbiamente è stato il passaggio al 4-2-3-1 ad aver fatto fare il decisivo passo in avanti alla Juventus. Uno schieramento che ha esaltato le caratteristiche dei nuovi, Pjanic e Higuain, ma soprattutto che ha permesso di rendere al massimo Mario Mandzukic. Il gioco di Acciughina non sempre è stato bello da vedere, ma la concretezza che ha saputo dare alla sua squadra, ha permesso di vincere il sesto scudetto di fila, una Coppa Italia e di arrivare in finale di Champions League. Unico neo, una Supercoppa Italiana persa in maniera sfortunata.

Un 10 va invece al reparto offensivo, con Mario Mandzukic che è l'immagine di questa Juventus guerriera, in grado di incarnare appieno lo spirito battagliero del gigante croato. Reinventato da Allegri nella nuova posizione di esterno sinistro d'attacco a tutto campo, ha dato il meglio di se, realizzando gol pesanti, dando un contributo decisivo in avanti, e arrivando finanche a svolgere compiti da terzino puro con ottimi risultati. Giocate deliziose e gol d'autore, ma anche tanto lavoro di recupero palla a centrocampo, per Paulo Dybala, che ha messo in mostra colpi da campione assoluto, che, in un futuro non troppo lontano potranno avvicinarlo al grande Leo Messi. Cuadrado invece ha garantito sempre dinamismo e imprevedibilità, pur non riuscendo troppo spesso ad essere lucido sotto porta. Infine Higuain, arrivato dal Napoli per 90 milioni, e il cui acquisto è stato ripagato appieno dai numeri, che parlano per lui, con 24 reti in 37 gare. In campionato il Pipita è stato devastante, unendo ai gol tanto lavoro sporco, cosa che non accadeva con gli azzurri.

Un 8 alla mediana, con Khedira decisivo per quantità e qualità del suo gioco, unendo alla fisicità, anche le sue importanti geometrie e i fondamentali gol. In più un calciatore che fisicamente sembrava gracile, ma che è riuscito a smentire tutti, rendendo bene per tutta la stagione, fermandosi solo di recente. Pjanic invece, inizialmente ha giocato a tratti, alcune partite super, mentre altre in cui sembrava un pesce fuor d'acqua. Con il nuovo modulo invece ha trovato continuità, crescendo tanto come regista, che come mediano vero e proprio. In più le sue punizioni che quasi sempre si sono trasformate in gol.

La difesa infine è da 10 +, con un Buffon extraterrestre, che ha saputo essere decisivo al momento giusto, con parate dello stesso valore di un gol. Meriterebbe il pallone d'oro per quanto fatto in carriera, e chissà se in caso di Champions non sarà così. Tra i titolari, super gli esterni, Dani Alves e Alex Sandro. Il primo si è svegliato negli ultimi 3 mesi, dopo più di metà campionato giocato da turista. Però le sue recenti prestazioni sono divine, e dimostrano come la Juve abbia in squadra il più forte terzino destro in circolazione. Alex Sandro invece sempre costante durante la stagione, un caterpillar in fase offensiva, con una spinta costante e dei cross sempre al bacio, e perfetto anche nella fase difensiva. Poi i centrali, Barzagli, Bonucci, Chiellini, che si sono alternati tra di loro, mostrandosi sempre solidi, precisi e puntuali, fermando anche attaccanti del calibro di Messi, Neymar e Suarez. La difesa bianconera di può definire perfetta nei movimenti, come solo la retroguardia del Milan di Sacchi prima e di Capello poi era.

Calcio. Marotta: "L'obiettivo della Juventus è competere nelle manifestazioni e ottenere il meglio"

TORINO - "Lo scudetto più bello? Il primo" ha dichiarato il dirigente della Juventus, Beppe Marotta, ai microfoni di 'Radio Anch'io Sport' su RadioUno "perchè ci ha visti coinvolti in una grande emozione che non avevamo mai provato, da Agnelli a me, a Conte, era un traguardo insperato ma quando si vince lo scudetto è sempre una grandissima indimenticabile emozione. Tanti calciatori si fanno sentire per venire a giocare da noi. Il lavoro di questi anni ha portato a dei risultati anche in termini di valorizzazione del brand, dell'appeal e siamo felici di poter ingaggiare giocatori del calibro di Dani Alves. Di Massimiliano Allegri, ricordo che è arrivato fra lo scetticismo generale, con una piccola contestazione a Vinovo, ma eravamo consapevoli di aver preso un allenatore vincente e di avere un gruppo squadra che avrebbe favorito l'inserimento di un nuovo allenatore e di avere alle spalle una società forte. Coi fatti, ha dimostrato di essere un grande allenatore e un grande professionista. Il rapporto fra Allegri e le componenti societarie è ottimo e credo che ci siano tutte le premesse per continuare. Non ne abbiamo ancora parlato perchè concentrati sull'avvenimento più importante della stagione che è la finale di Cardiff, poi avremo modo di confrontarci ma, ripeto, ci sono le premesse per continuare perchè c'è un ottimo rapporto fra dirigenza e allenatore. L'obiettivo è competere nelle manifestazioni e ottenere il meglio. Arrivare in finale è già molto rilevante ma non bisogna accontentarsi, andiamo a Cardiff per essere protagonisti e non comparse. Ma se non riuscissimo a vincere, non si può parlare di una sconfitta perchè resta una stagione straordinaria. Abbiamo lavorato molto sulla mentalità internazionale legata al fatto che sono entrati in organico giocatori come Mandzukic, Khedira e Dani Alves, oltre allo zoccolo duro di giocatori italiani, che hanno rafforzato questo concetto. Lo stesso Allegri ha un'esperienza superiore e abbiamo la consapevolezza di giocarcela alla pari col Real Madrid. Per il futuro, cerchiamo di allestire rose competitive mixando gioventù ed esperienza, ma alla base di tutto c'è uno zoccolo duro di giocatori italiani che hanno qualcosa in più rispetto agli stranieri come la conoscenza dell'ambiente sportivo in cui si va a giocare: andare in un campo di provincia e sottovalutare l'avversario può portare alla sconfitta. E il nostro zoccolo duro ha trasmesso il valore della vittoria agli altri giocatori".

Calcio. Terza Categoria: il Foggia Incedit vince per 3 a 2 sulla capolista Cerignola

LUCERA - Ieri si è concluso il campionato pugliese di Terza Categoria, Foggia girone unico, che ha visto a confronto il Foggia Incedit contro la capolista A.S.D. Gioventù Calcio Cerignola. Disputata in casa sul campo San Pio X a Lucera, il Foggia Incedit si è imposto con 3 reti a 2 sull’A.S.D. Gioventù Calcio Cerignola. Una rivincita meritata dai foggiani sulla partita di andata che vide gli ofantini imporsi con un secco 4 a 1. Scesi in campo alle ore 16:30 il Foggia Incedit ha schierato i suoi uomini migliori che da subito hanno imposto il gioco, seguendo costantemente le indicazioni di Mister Franco La Salandra. La squadra era così composta: Consalvo tra i pali, Contini, D’Errico e Morelli nelle retrovie, Paglialonga, Aprile, D’Amato e Azzarone a centrocampo, Di Viesti, Guerra e Palmieri tridente d’attacco.

Il Primo Tempo inizia con gioco attento dei padroni di casa e con le due compagini in fase di studio. Il Cerignola pare confuso dalla velocità che i foggiani imprimono alle azioni, tant’è che al 10’, con un diagonale calciato da destra nell’area piccola del portiere, Pasquale Contini, numero 2 del Foggia, gonfia la rete avversaria facendo balzare il pallone sul palo opposto. Foggia Incedit 1 - Gioventù Calcio Cerignola 0. Il Cerignola accusa il colpo ma non demorde, accelerando il gioco per pareggiare i conti. Ma l’Incedit riesce a contenere gli attacchi avversari, seppur con qualche difficoltà difensiva. Al 35’ svarione di contenimento dei padroni di casa che da centrocampo si lasciano sfuggire un pallone ghiotto per i cerignolani che da 20 mt insaccano e pareggiano. Foggia Incedit 1 - Gioventù Calcio Cerignola 1, chiudendo la prima metà della gara.

Nel Secondo Tempo scendono in campo gli stessi undici della prima metà di gioco. Il Cerignola è veloce, costruisce due azioni in due minuti. Al 50’ rigore per gli ospiti. È l’occasione per andare in vantaggio ma Consalvo, portiere del Foggia Incedit, nega la gioia alla capolista, parando il tiro in scivolata con il piede sinistro. Per la cronaca è il sesto rigore che Consalvo para durante il corso del campionato. Carichi della prodezza del numero uno foggiano, l’Incedit riparte a mille e crea azioni su azioni e occasioni da rete. Ma è il Cerignola a passare in vantaggio. Al 60’ per un errore difensivo il pallone carambola sui piedi ospiti che da pochi metri dalla rete non resta che trafiggerla. Foggia Incedit 1 - Gioventù Calcio Cerignola 2. Il Foggia non ci sta conscio della forza in campo e delle occasioni perse. Si ricompatta sotto le continue indicazioni di Mister La Salandra e pareggia. Al 65’ è Di Viesti a far gioire i padroni di casa, che con un’azione triangolare riceve la palla e spiazza il portiere ospite. Foggia Incedit 2 - Gioventù Calcio Cerignola 2. Il gioco si fa più maschio, seppur senza rilevanti falli. Al 68’ per proteste verso l’arbitro viene espulso il numero 9 dell’Incedit, Di Viesti, che tre minuti prima aveva pareggiato i conti. Il Foggia Incedit rimane in 10 e Mister La Salandra riorganizza la squadra rendendola più contenitiva, almeno per il risultato. Tuttavia i padroni di casa sembrano inarrestabili, con un Cerignola pressoché opaco. Si avvicendano azioni nell’una e l’altra metà campo. Ma è il Foggia Incedit a spuntarla al 74’. Con un’azione concitata l’Incedit costruisce la sua vittoria, partendo dal centrocampo e balzando nell’area piccola degli ospiti. Da sinistra Palmieri, il numero 11, riceve la sfera depositandola in rete. Foggia Incedit 3 - Gioventù Calcio Cerignola 2. Ancora una volta il Cerignola accusa il colpo ma non ci sta a terminare il campionato, già vinto, perdendo l’ultima gara. Ma il Foggia Incedit, seppur in 10 uomini, riesce a contenere il gioco, portando a casa una preziosa vittoria.

Con questa ultima partita il Foggia Incedit si porta e chiude il campionato a 28 punti, portando i goal a 37 goal fatti e 45 subiti, e vincendo l’ottava gara. Numeri che serviranno da sprone per il prossimo campionato che sarà più avvincente e sicuramente più competitivo di questo appena concluso. Quest’anno è stato un percorso sportivo ripreso dopo 60 anni, da quando Foggia e Incedit divennero una sola squadra.

"Volevamo chiudere con una vittoria e ce l’abbiamo fatta" ha commentato a fine gara Mister Franco La Salandra "Battere la prima in classifica fa sempre piacere. Abbiamo svolto un campionato di media classifica e per essere il primo anno va bene. Il 26 maggio sarà una giornata gioiosa per tutti noi perché festeggeremo questo campionato. Ma sarà anche quella dei resoconti per scrivere la nuova stagione. A questo punto, giacché la notizia è ufficiale, posso confermare il primo nuovo acquisto del Foggia Incedit: si tratta di Bruno Salvatore, classe ’85, acquistato dal Monte Sant’Angelo Calcio, che milita in Promozione. Con lui l’attacco sarà rafforzato".

"Sono soddisfatto di questa chiusura, con due vittorie e una sconfitta in tre gare" afferma il vicepresidente Nico Palatella, presente a Lucera per l'incontro di oggi "I ragazzi hanno messo in campo l'anima per questa partita, dimostrando di aver percepito il valore del progetto di rilancio di questa società sportiva. Presto saranno ufficializzate alcune importanti novità e siamo certi che il nuovo Foggia Incedit si impegnerà per mantenere alto, anche a livello dilettantistico, l'attenzione per il calcio di Capitanata".

Ciclismo: San Giovanni Rotondo cuore pulsante e logistico del Memorial Matteo De Cristofaro

Giunge alla seconda edizione il Memorial Matteo De Cristofaro diventato un appuntamento di richiamo per gli amanti delle cronoscalate con il Team Padre Pio che lavora attivamente per la buona riuscita di questa manifestazione che replicherà con l’assegnazione del campionato nazionale cronoscalata sotto l’egida Csain. Si terrà il 2 giugno 2017.

San Giovanni Rotondo sarà il centro nevralgico di tutte le operazioni preliminari di corsa con il ritrovo e le formalizzazione delle iscrizioni all’interno della boutique De Cristofaro in Viale Cappuccini (al civico 5) che ospiterà a sua volta il dopo gara con le premiazioni e il rinfresco finale.
Dal luogo di ritrovo ci si trasferirà ad andatura libera ad inizio salita per affrontare il tracciato di 12 chilometri partendo dalla Pedegarganica (SP 28) fino in prossimità di Borgo Celano, frazione del comune di San Marco in Lamis sulla strada provinciale 26 (salita comunemente detta "calderoso").
Tutte le info relative alle iscrizioni (costo 15 euro) sono reperibili su Tempogara (Icron).