Derby della Mole n. 183: Torino-Juventus finisce in parità, 1-1

Juventus fb

TORINO – Il derby della Mole numero 183 si chiude con un pareggio spettacolare e combattuto: Torino 1 - Juventus 1. Due prodezze individuali decidono la sfida, regalando emozioni ai tifosi presenti allo stadio.

La magia di Yildiz e la risposta di Vlasic

La Juventus parte forte e trova il vantaggio al 9' grazie a un’iniziativa straordinaria di Yildiz. Il giovane talento bianconero parte dalla destra, salta due avversari e sorprende Milinkovic-Savic, colpevole di un intervento tardivo sul primo palo.

Il Torino, però, non si lascia abbattere e reagisce con grinta. Al 46', nel primo minuto di recupero del primo tempo, Vlasic firma il pareggio con un gol spettacolare: controlla con il destro e lascia partire un sinistro potentissimo che si insacca alle spalle di Di Gregorio, lasciando il portiere bianconero senza scampo.

Tensione in campo ed espulsioni

La partita si accende ulteriormente nella ripresa. Al 56', un intervento al limite di Savona su Karamoh scatena il caos, portando i due allenatori, Vanoli e Allegri, al confronto diretto. L’arbitro non esita: entrambi espulsi.

Grinta del Torino, limiti della Juventus

Il Torino si dimostra una squadra compatta e aggressiva, giocando a uomo su tutto il campo e mettendo in difficoltà i bianconeri con il pressing costante. La Juventus, invece, conferma la sua fragilità nella gestione del vantaggio: con il pareggio odierno, sono ben 12 i punti persi in campionato dopo essere passati in vantaggio.

Nonostante ciò, il portiere granata Milinkovic-Savic si riscatta nella ripresa con parate decisive su Koopmeiners, Nico Gonzalez e Weah, evitando guai peggiori per il Torino.

Situazione in classifica

Con questo pareggio, la Juventus colleziona il suo dodicesimo pari in 19 partite, salendo a 33 punti, ma rimanendo a -3 dal quarto posto che garantirebbe la qualificazione alla Champions League. Il Torino, invece, raggiunge quota 22 punti, consolidando una posizione di metà classifica.

Serie A, il Lecce batte l’Empoli 3-1 al “Castellani”

Empoli FC Fb

FRANCESCO LOIACONO - Il Lecce si impone sull’Empoli con un convincente 3-1 nella ventesima giornata di Serie A, conquistando tre punti importanti nello scontro diretto. La partita, disputata allo stadio "Castellani", ha regalato emozioni fin dai primi minuti, con i salentini protagonisti di un primo tempo straordinario.

Primo tempo: Lecce subito dominante

Il Lecce parte fortissimo e trova il vantaggio al 6’ con Morente, che sfrutta un perfetto passaggio di Pierotti per infilare la porta con un tocco preciso di destro. Gli ospiti raddoppiano pochi minuti dopo, all’11’, grazie a una splendida girata al volo di sinistro di Krstovic, su un assist dello stesso Morente.

La squadra di D’Aversa continua a spingere: al 13’ Helgason sfiora il tris con un tiro insidioso, e al 18’ è ancora Krstovic a creare pericoli con un tiro che finisce di poco fuori. L’Empoli prova a reagire, e al 33’ Grassi va vicino al gol, ma il suo tentativo non trova lo specchio della porta.

Secondo tempo: l’Empoli accorcia, ma il Lecce chiude i conti

Nella ripresa l’Empoli parte aggressivo e accorcia le distanze al 47’ con Cacace, che segna di testa su un preciso cross di Gyasi. I toscani cercano di mantenere la pressione e al 54’ Colombo spreca una buona occasione, mancando la deviazione vincente di testa.

L’Empoli insiste, ma manca precisione: al 68’ Esposito non riesce a centrare la porta con un destro dalla distanza. Il Lecce, invece, chiude definitivamente i conti nel recupero, al 91’, con la doppietta di Krstovic, che segna con un sinistro preciso su assist di Dorgu. Nel finale, al 94’, l’Empoli sciupa un’altra chance con Fazzini, che sbaglia da posizione favorevole.

La classifica

Con questa vittoria, il Lecce sale al dodicesimo posto in classifica, raggiungendo quota 20 punti, gli stessi di Empoli e Genoa. La squadra di D’Aversa conferma una buona solidità e si rilancia nella lotta per la salvezza.

Una prestazione convincente per i salentini, trascinati da un grande Krstovic, autore di due gol e di numerose giocate decisive. Per l’Empoli, invece, una sconfitta che evidenzia la difficoltà nel concretizzare le occasioni create.

ATP 250 Auckland: Nardi e Sonego eliminati, Michelsen e Bergs protagonisti

FRANCESCO LOIACONO - Il secondo turno del torneo ATP 250 di Auckland si conclude con risultati sorprendenti, in cui i tennisti italiani Luca Nardi e Lorenzo Sonego non riescono a superare i rispettivi avversari.

Luca Nardi eliminato da Zizou Bergs

Luca Nardi esce di scena dopo essere stato sconfitto dal belga Zizou Bergs con un netto 6-1, 6-4 in appena 1 ora e 21 minuti.

  • Primo set: Il belga domina con un servizio impeccabile, mettendo subito in difficoltà Nardi e chiudendo rapidamente il parziale.
  • Secondo set: Il match appare più equilibrato, con i due tennisti che restano in parità fino al 4-4. Tuttavia, Bergs prende il controllo grazie a un rovescio incisivo e precisi pallonetti, portando a casa la vittoria.

Sonego sconfitto da Alex Michelsen

Anche Lorenzo Sonego cede all’americano Alex Michelsen, perdendo con il punteggio di 7-6, 6-2 in 2 ore di gioco.

  • Primo set: Il confronto è molto combattuto e si procede punto a punto fino al tie-break, dove Michelsen emerge grazie a potenti colpi lungolinea.
  • Secondo set: Michelsen prende il controllo sfruttando al meglio i suoi colpi in top spin, chiudendo il match senza lasciare spazio a Sonego.

Altri risultati del secondo turno

  • Nishesh Basavareddy (USA) supera il cileno Alejandro Tabilo in tre set: 6-4, 5-7, 6-4.
  • Facundo Diaz Acosta (ARG) batte il connazionale Sebastian Baez con un doppio 6-4, 7-6.
  • Gael Monfils (BEL) elimina il tedesco Jan-Lennard Struff con un solido 6-1, 7-6.
  • Jakub Mensik (CZE) vince un thriller contro Ben Shelton (USA) con il punteggio di 7-6, 4-6, 7-5.
  • Roberto Carballes Baena (ESP) si impone su Francisco Cerundolo (ARG) per 6-2, 7-5.
  • Nuno Borges (POR) rimonta contro Mariano Navone (ARG) e vince 4-6, 7-5, 6-4.

Prossime sfide

Il torneo prosegue con emozionanti sfide nei quarti di finale, in cui i protagonisti cercheranno di avanzare ulteriormente in questo prestigioso appuntamento pre-Australian Open.

Torneo ATP 250 di Auckland: risultati del primo turno

FRANCESCO LOIACONO - Nel primo turno del torneo ATP 250 di Auckland, in Australia, Luca Nardi conquista la vittoria contro Flavio Cobolli e si qualifica per il secondo turno. Cobolli, infatti, è costretto al ritiro a causa di un infortunio alla coscia destra nel secondo set, sul punteggio di 1-1, dopo che Nardi aveva prevalso 6-2 nel primo set.

In un'altra partita, Luciano Darderi viene eliminato dopo una lunga battaglia durata oltre due ore. Il portoghese Nuno Borges si impone con il punteggio di 5-7, 6-3, 7-5. Nel primo set, l'italiano ha mostrato grande precisione al servizio, riuscendo a prevalere su Borges. Tuttavia, nel secondo set, il portoghese ha dominato con il suo rovescio. Il terzo set è stato caratterizzato da un grande equilibrio fino al 5-5, momento in cui Borges ha fatto la differenza con colpi lungolinea e top spin, aggiudicandosi il match.

Lo spagnolo Roberto Carballes Baena ha ottenuto una vittoria combattuta contro il tedesco Daniel Altmaier, con il punteggio di 6-3, 3-6, 7-5.

Il belga Zizou Bergs ha sconfitto il neozelandese Isaac Bercroft con un solido 6-3, 7-5. Infine, l'americano Alex Michelsen ha superato l'indiano Sumit Nagal in tre set, con il punteggio di 6-7, 6-4, 6-2.

Inter, Inzaghi: ''Sconfitta dolorosa, serve ripartire subito''

Inter.it

RIAD - Si chiude con una sconfitta in finale il cammino dei nerazzurri nella EA Sports FC Supercup 2024/25: contro il Milan non bastano i gol di Lautaro e Taremi che aprono il match prima della rimonta rossonera. Il commento di mister Inzaghi al termine del match:

“Bisognava controllare meglio la gara, abbiamo avuto diverse occasioni per segnare il 3-1, in diversi momenti è stato molto bravo Maignan, poi abbiamo subito il gol del 2-2 e l'abbiamo persa. Bisogna fare i complimenti al Milan che non ha mollato ed è rimasto in partita. È una sconfitta dolorosa, che brucia e fa male, ma dobbiamo andare avanti, avremo tante partite in pochi giorni, quindi dovremo ripartire subito nel migliore dei modi, siamo delusi ma abbiamo dato tutto quello che avevamo. Abbiamo sbagliato qualcosa di troppo tecnicamente, poi i cambi hanno inciso, il Milan ha messo gente di gamba e noi dovevamo gestire meglio e chiudere la partita. Anche stasera prenderemo degli insegnamenti perché fa male perdere una finale così con due gol di vantaggio. In questo momento in difesa stiamo faticando, non abbiamo ricambi, chi gioca sempre sta dando tutto ma abbiamo bisogno di recuperare giocatori. Calha? È un giocatore importantissimo ma in questi tempi, giocando ogni 3 giorni, abbiamo bisogno di tutti, aspettiamo anche i difensori che ci daranno una mano. Bastoni? I primi 5, 6 minuti dopo la botta aveva qualche problemino ma anche de Vrij aveva qualche problemino al flessore. In quel momento Bastoni mi sembrava più pronto per finire la partita rispetto a De Vrij. ”

Grazie a Inter.it 

Supercoppa Italiana: Il Milan trionfa sull’Inter 3-2 in un derby mozzafiato

RIAD – Una notte epica per il calcio italiano: il Milan conquista la Supercoppa Italiana battendo l’Inter 3-2 in un derby indimenticabile. La squadra di Sergio Conceição ha completato una rimonta straordinaria, passando dallo 0-2 iniziale a una vittoria al cardiopalma, con il gol decisivo di Tammy Abraham al 93° minuto.

Le fasi della partita

La gara è iniziata con un’Inter solida e dominante, che ha trovato il vantaggio al 46° del primo tempo con un gol di Lautaro Martinez, seguito dal raddoppio di Mehdi Taremi al 47° del secondo tempo. Sembrava un match chiuso, ma il Milan ha dimostrato il suo spirito di squadra e una determinazione senza pari.

La rimonta è iniziata al 52° con Theo Hernandez, che ha riacceso le speranze dei rossoneri. A pareggiare i conti ci ha pensato Christian Pulisic al 80°, sfruttando una difesa interista ormai in difficoltà.

Il momento decisivo è arrivato nei minuti di recupero, quando Tammy Abraham ha realizzato il gol della vittoria al 93°, scatenando l’euforia dei tifosi e della panchina rossonera.

Un trofeo prezioso

Oltre al prestigio della Supercoppa Italiana, il Milan porta a casa un montepremi di 16 milioni di euro, un risultato importante non solo per le casse del club, ma anche per il morale della squadra.

"Una vittoria storica in un derby che nessuno dimenticherà", ha dichiarato Sergio Conceição al termine della partita. "Questa squadra ha dimostrato cuore e carattere, non si è mai arresa."

La delusione dell’Inter

Per l’Inter, che sembrava a un passo dal trionfo, è stata una serata amara. Il tecnico Simone Inzaghi ha commentato con amarezza:

"Avevamo il controllo della partita, ma abbiamo pagato caro qualche errore. Complimenti al Milan, ma dobbiamo riflettere su questa sconfitta."

Riad protagonista

La città saudita ha offerto uno scenario spettacolare per una finale avvincente, con migliaia di tifosi sugli spalti. L’evento ha consolidato la crescente importanza del Medio Oriente come palcoscenico per il calcio internazionale.

Un derby che entrerà nella storia

La Supercoppa Italiana 2025 sarà ricordata come una delle finali più emozionanti di sempre. Il Milan non solo ha dimostrato di essere una squadra di grande valore, ma ha ribadito il suo ruolo di protagonista nel panorama calcistico italiano e internazionale.

Derby Roma-Lazio: la Roma si impone 2-0 grazie a Pellegrini e Saelemaekers

As Roma fb

ROMA - La Roma si aggiudica il derby della capitale superando la Lazio per 2-0 in una sfida intensa e ricca di tensioni, disputata all’Olimpico. Decisivi i gol nel primo tempo di Lorenzo Pellegrini e Alexis Saelemaekers, che regalano ai giallorossi una vittoria fondamentale per consolidare la loro posizione in classifica.

Primo tempo: dominio giallorosso

Claudio Ranieri schiera dal primo minuto il capitano Lorenzo Pellegrini, che ripaga immediatamente la fiducia. Al 10’, con un tiro preciso all’incrocio, il numero 7 giallorosso porta in vantaggio la Roma, facendo esplodere l’Olimpico.

La Lazio subisce il colpo e al 18’ arriva il raddoppio della Roma: una ripartenza orchestrata da Paulo Dybala consente a Saelemaekers di concludere a rete. Provedel respinge il primo tentativo del belga, ma nulla può sulla ribattuta.

I biancocelesti faticano a reagire, mentre la Roma gestisce il gioco con ordine, andando al riposo con un meritato 2-0.

Secondo tempo: assalto Lazio e tensioni in campo

Nella ripresa, la Lazio entra in campo determinata a ribaltare il risultato. In rapida successione, Castellanos, Guendouzi e Rovella provano a sorprendere Svilar, ma il portiere giallorosso si fa trovare pronto. Al 55’, Tchaouna va vicino al gol con un tiro che si stampa sulla traversa.

L’atmosfera si scalda, con numerosi falli e provocazioni che culminano nell’espulsione di Castellanos al 90’ per una reazione eccessiva durante un accenno di rissa tra i giocatori.

All’80’, i biancocelesti sprecano l’occasione più clamorosa: Tavares serve un pallone perfetto a Dia, che però fallisce incredibilmente il gol che avrebbe riaperto la partita.

Il tabellino della partita

ROMA-LAZIO 2-0
Gol: 10’ Pellegrini (R), 18’ Saelemaekers (R)

Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Hummels, Ndicka; Saelemaekers (22’ st El Shaarawy), Koné, Paredes, Angelino; Dybala (29’ st Baldanzi), Pellegrini (22’ st Pisilli); Dovbyk (29’ st Shomurodov). All.: Ranieri

Lazio (4-3-3): Provedel; Marusic (34’ st Lazzari), Gila, Romagnoli, Tavares (44’ st Pellegrini); Guendouzi, Rovella, Dele-Bashiru (1’ st Dia); Isaksen (1’ st Tchaouna), Castellanos, Zaccagni (44’ st Noslin). All.: Baroni

Espulsi: Castellanos (90’)
Ammoniti: Gila, Zaccagni, Saelemaekers, Castellanos, Rovella, Dybala, Dia, Paredes, Ndicka

La Roma in controllo, la Lazio si perde

La Roma conquista così tre punti preziosi, dimostrando maggiore concretezza e una solida gestione del match, mentre la Lazio deve fare i conti con un attacco poco incisivo e nervosismo che ha compromesso la gara.

Con questa vittoria, i giallorossi si confermano in un buon momento, mentre per i biancocelesti sarà necessario ritrovare equilibrio e serenità per affrontare i prossimi impegni.

United Cup: Italia eliminata ai quarti, la Repubblica Ceca vola in semifinale


FRANCESCO LOIACONO - Si conclude ai quarti di finale l’avventura dell’Italia nella United Cup, torneo a squadre miste in corso in Australia. Gli azzurri sono stati sconfitti per 2-1 dalla Repubblica Ceca a Sydney, decretando così la loro eliminazione dalla competizione.

I match del confronto

Nel primo singolare, Jasmine Paolini è stata superata con un netto 6-2 6-2 da Karolina Muchova. La ceca ha mostrato grande solidità al servizio nel primo set, mentre nel secondo ha dominato con un rovescio preciso e colpi veloci da fondo campo, lasciando poche opportunità all’azzurra.

Anche nel secondo singolare non c’è stata storia: Flavio Cobolli ha ceduto con un severo 6-1 6-2 al ceco Tomas Machac. Il ceco, implacabile nei passanti incrociati nel primo set e nei pallonetti e lungolinea nel secondo, ha portato a casa una vittoria convincente.

Unica gioia per l’Italia è arrivata dal doppio misto, dove Sara Errani e Andrea Vavassori hanno avuto la meglio sui cechi Gabriela Knutson e Patrik Rikl con il punteggio di 7-5 3-6 10-4, conquistando il punto della bandiera.

Il cammino della Repubblica Ceca

Con questa vittoria, la Repubblica Ceca si qualifica per la semifinale, dove affronterà gli Stati Uniti. Gli americani hanno dominato il loro quarto di finale contro la Cina, imponendosi con un netto 3-0 a Perth.

Nel primo singolare, Coco Gauff ha battuto Zhizhen Zhang per 7-6 6-2, mentre nel secondo singolare Taylor Fritz ha superato lo stesso Zhang per 6-4 6-4. Infine, nel doppio misto, la coppia formata da Desirae Krawczyk e Robert Galloway ha avuto la meglio sui cinesi Shuai Zhang e Fajing Sun con il punteggio di 6-3 6-7 10-3.

La scossa di Conceição: il Milan ribalta la Juve e vola in finale

Ac Milan fb
RIAD - Il Milan di Conceição, se non altro, ha trovato la scossa giusta nel risultato. Dopo un primo tempo fra i peggiori della stagione, i rossoneri sono riusciti a ribaltare la Juventus nella ripresa e a conquistare il pass per il derby contro l’Inter, ultimo atto della Supercoppa di Lega. Un epilogo che sembrava impossibile dopo 45 minuti iniziali in cui la squadra milanista è apparsa macchinosa, priva di idee e completamente incapace di creare pericoli reali, tanto da non centrare nemmeno una volta lo specchio della porta.

La Juventus aveva approfittato di questo blackout rossonero con il gol di Yildiz, che al termine della prima frazione aveva legittimato il vantaggio bianconero. Nella ripresa, però, il copione è cambiato. Dopo alcune occasioni per la Juve – che avrebbe potuto chiudere virtualmente il match – il Milan ha finalmente alzato il baricentro e trovato l’incisività necessaria.

Il pareggio è arrivato con un rigore trasformato da Pulisic, concesso per un fallo di Locatelli sull’americano. Pochi minuti dopo, un rocambolesco autogol di Gatti, su un cross teso di Musah, ha completato la rimonta. Con il vantaggio acquisito, Conceição ha optato per una difesa a cinque, proteggendo Maignan e mantenendo intatto il risultato fino al triplice fischio.

Non si può certo dire che questo Milan sia migliorato sul piano del gioco. Le difficoltà in fase di costruzione e manovra restano evidenti, ma la vittoria contro la Juve rappresenta un’iniezione di fiducia importante. Ora, per sognare il primo trofeo della stagione, i rossoneri dovranno superare il prossimo ostacolo, probabilmente il più arduo: l’Inter.

Un derby che sa già di resa dei conti e di occasione per rilanciarsi definitivamente.

ATP 250 di Hong Kong: Musetti in semifinale, Munar, Shang e Marozsan avanzano


FRANCESCO LOIACONO -
Nei quarti di finale del torneo ATP 250 di Hong Kong, Lorenzo Musetti conquista una netta vittoria contro il canadese Gabriel Diallo, con il punteggio di 6-4, 6-3, e si qualifica per la semifinale. L'italiano ha dimostrato grande solidità e precisione, soprattutto con il servizio, nel primo set, dove ha prevalso sul canadese grazie ai suoi colpi di lungolinea. Nel secondo set, Musetti ha continuato a esprimere un gioco molto solido, con un rovescio potente e veloce, accompagnato da colpi da fondo campo che gli hanno permesso di chiudere il match con sicurezza.

Dopo questa vittoria, Musetti si concentrerà sul miglioramento della sua condizione fisica, in vista degli Australian Open, che si disputeranno dal 12 al 26 gennaio a Melbourne, dove cercherà di fare il massimo.

Tra gli altri risultati della giornata, lo spagnolo Jaume Munar ha avuto la meglio sul portoghese Nuno Borges con un 6-3, 7-5. Anche il cinese Juncheng Shang ha avanzato il suo cammino, imponendosi con un convincente 6-3, 6-1 sullo spagnolo Pedro Martinez. Infine, l’ungherese Fabian Marozsan ha sconfitto il russo Andrej Rublev in un match combattuto, chiudendo con il punteggio di 7-5, 3-6, 6-3.

Dumfries show: doppietta e l’Inter vola in finale di Supercoppa Italiana

Inter fb
RIAD - Denzel Dumfries si prende la scena e trascina l’Inter in finale di Supercoppa Italiana, ricordando all’Arabia che l’Atalanta può essere brava, ma i nerazzurri più forti abitano a Milano. Davanti a 16mila spettatori, Inter-Atalanta finisce 2-0: una partita che in 90 minuti ha mostrato tutta la solidità e l’efficacia della squadra di Simone Inzaghi.

Il match

Il primo gol di Dumfries è da copertina: un gesto tecnico spettacolare, una rovesciata in area su azione da calcio d’angolo. Per il secondo, l’olandese opta per la potenza: un bolide da fuori area che sbatte sulla traversa e si insacca, chiudendo di fatto il match.

L’Inter, come da copione, domina a modo suo: gestione del pallone, cambi programmati e letalità. Il primo gol nasce da un angolo ben studiato, il secondo da una rapida ripartenza. È una squadra completa, capace di attaccare con i suoi quinti pericolosi e di sfruttare la creatività di Lautaro Martínez, bravissimo a giocare spalle alla porta, e Nicolò Barella, sempre decisivo nelle fasi cruciali.

Le note stonate

Tante le occasioni create dai nerazzurri, ma c’è un punto debole evidente: Lautaro Martínez continua a convivere con una maledizione sotto porta. Anche contro l’Atalanta, l’argentino alterna errori e sprechi, mancando l’appuntamento con il gol.

Verso la finale

L’Inter vola in finale con una prestazione convincente, confermando di essere una squadra matura e pericolosa in ogni fase del gioco. Dumfries è il simbolo di questa vittoria, con due gol che non solo chiudono la partita ma raccontano l’ambizione di un gruppo deciso a conquistare il trofeo.

Ad attendere i nerazzurri ora c’è l’ultimo atto: un appuntamento che l’Inter di Inzaghi sembra pronta a onorare con la stessa determinazione vista contro l’Atalanta.