Sinner da urlo: batte Djokovic e vola in finale al Roland Garros contro Alcaraz


PARIGI –
Jannik Sinner è in finale al Roland Garros. Il numero 1 del mondo supera Novak Djokovic in tre set (6-4, 7-5, 7-6) e raggiunge Carlos Alcaraz per quella che si preannuncia come una delle rivalità più avvincenti del tennis moderno. Una sfida generazionale che diventa già un classico: domenica, la prima finale Slam tra due giocatori nati dopo il 2000.

La partita: vento, tensione e dominio Sinner

Sullo Chatrier il vento fa da protagonista, ma non basta a cambiare le sorti di un match che Sinner ha preso in mano sin dalle prime battute. Djokovic si guarda intorno, perplesso per l’assenza del tetto chiuso, ma il regolamento parla chiaro: se non piove, si gioca all’aperto. Il serbo tenta di spezzare il ritmo con smorzate e variazioni, ma Jannik è solido, soprattutto di rovescio, e prende subito il controllo.

Il primo break arriva sul 2-2, e da lì in poi l’azzurro fila via sicuro: otto punti consecutivi, pressione costante e un primo set chiuso 6-4, pur con solo il 45% di prime in campo ma convertendo l’89% dei punti con la prima.

Secondo set: Djokovic resiste, ma cede

Nel secondo parziale Djokovic prova a reagire, serve meglio e tiene testa, ma è costretto a spingere oltre i suoi attuali limiti fisici. Sinner si prende il break sul 3-3 con una smorzata sbagliata dal serbo e mantiene il vantaggio fino al 5-4, quando però si rilassa troppo e Nole lo punisce, riportando il set in parità.

L’illusione dura poco: Djokovic spreca un game da 40-15, e Jannik si riprende immediatamente il break, chiudendo poi il set 7-5 con due ace pesanti come macigni. Un parziale conquistato nonostante una resa al servizio non perfetta (47% di prime, 65% di punti vinti).

Terzo set: battaglia mentale e tie-break decisivo

Nel terzo set, Djokovic sa di essere alle corde ma non molla. Ha una palla break sull’1-1 e si salva da due nel game successivo, ma la sensazione è che stia solo resistendo all’inevitabile. Sul 5-4 per lui, Jannik concede due set point, li annulla con freddezza e allunga il set. Si va al tie-break e lo Chatrier esplode.

Subito minibreak per Sinner, poi un errore clamoroso di Nole a rete e l’inerzia passa definitivamente al numero 1 del mondo. Quattro match point per Jannik, il secondo è quello buono: 6-4, 7-5, 7-6 il punteggio finale.

Un dominio impressionante

Con questa vittoria Sinner allunga la sua striscia a 29 set consecutivi vinti negli Slam e conquista la 47ª vittoria nelle ultime 49 partite. L’unico a batterlo da Cincinnati in poi? Carlos Alcaraz, che sarà il suo avversario nella finale di domenica. Un atto conclusivo che rappresenta il presente e il futuro del tennis mondiale.

Roland Garros, Musetti si ferma in semifinale: Alcaraz vola in finale dopo il ritiro dell’azzurro


PARIGI –
Si chiude con rammarico e dolore il sogno parigino di Lorenzo Musetti, costretto al ritiro durante la prima semifinale del Roland Garros a causa di un infortunio alla coscia sinistra. Sullo storico palcoscenico del Philippe Chatrier, è Carlos Alcaraz ad approfittare della situazione, avanzando in finale per il secondo anno consecutivo. Lo spagnolo attenderà ora il vincitore della sfida tra Jannik Sinner e Novak Djokovic.

Il punteggio, al momento dell'interruzione, era 4-6, 7-6, 6-0, 2-0 in favore di Alcaraz. Un match che Musetti aveva iniziato nel migliore dei modi, aggiudicandosi il primo set con un tennis brillante e creativo. Ma già nel secondo set qualcosa ha iniziato a scricchiolare: l’azzurro ha rallentato, pur riuscendo a lottare fino al tie-break, poi perso. Da lì, la partita ha preso un’unica direzione.

Infortunio e ritiro: la svolta nel terzo set

Il terzo set è stato un dominio assoluto di Alcaraz: 6-0 in appena 23 minuti, con Musetti visibilmente limitato nei movimenti. Durante la pausa tra i set, il tennista toscano ha richiesto l’intervento del fisioterapista per un massaggio alla coscia sinistra, ma senza fasciatura. Il dolore, tuttavia, è apparso sempre più evidente e invalidante. Dopo soli due game nel quarto set, con Alcaraz avanti 2-0, Musetti ha deciso di ritirarsi, salutato dagli applausi calorosi del pubblico francese.

Una conclusione amara per un torneo che, fino a questo punto, aveva mostrato il miglior Musetti visto su un palcoscenico Slam. In particolare, resterà negli occhi la splendida vittoria nei quarti contro Holger Rune, che lo aveva portato per la prima volta tra i migliori quattro di uno Slam.

La “notte della pasta” di Musetti

Tra i ricordi più singolari e teneri della sua avventura parigina, resterà anche il curioso episodio della “pasta alle 2 di notte”. Dopo la battaglia contro Rune, infatti, Musetti aveva raccontato di essersi messo ai fornelli nel cuore della notte per cucinarsi un piatto di pasta, simbolo di una semplicità e italianità che lo rendono amato anche fuori dal campo.

Alcaraz in finale, attende Sinner o Djokovic

Dall’altra parte della rete, Carlos Alcaraz si prende con autorità la sua seconda finale consecutiva al Roland Garros. Il 22enne murciano, campione in carica, si conferma ancora una volta uno dei giocatori più completi e maturi del circuito. Ora l’ultima sfida per il titolo lo vedrà opposto a Jannik Sinner, numero 1 del mondo, o al grande veterano Novak Djokovic, in un confronto generazionale che promette spettacolo.

Per Musetti, nonostante l’amarezza del finale, resta un Roland Garros da incorniciare: il primo grande squillo in uno Slam, il tennis ritrovato, e una nuova consapevolezza da portare nei prossimi appuntamenti stagionali.

Roland Garros, Sabalenka e Gauff in finale: battute Swiatek e Boisson

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PARIGI
– Saranno Aryna Sabalenka e Coco Gauff a contendersi il titolo femminile del Roland Garros 2025. Le due stelle del tennis mondiale hanno conquistato l’accesso alla finale dopo aver superato brillantemente le rispettive avversarie nelle semifinali del prestigioso torneo parigino.

Sabalenka piega Swiatek in tre set

In una semifinale combattutissima, la bielorussa Aryna Sabalenka ha avuto la meglio sulla numero uno del mondo, Iga Swiatek, con il punteggio di 7-6, 4-6, 6-0. Il match, durato oltre due ore, ha regalato spettacolo ed emozioni.

Sabalenka ha imposto il suo ritmo sin dal primo set, sfruttando un servizio potente e preciso per aggiudicarsi il tie-break. Nel secondo parziale è arrivata la reazione della campionessa polacca, capace di rispondere con efficacia grazie ai suoi passanti incrociati e a un gioco più aggressivo. Ma nel terzo set la bielorussa ha alzato ulteriormente il livello, dominando l’incontro con rovesci incisivi e colpi da fondo campo che non hanno lasciato scampo alla Swiatek.

Per Sabalenka si tratta della prima finale in carriera al Roland Garros, un traguardo storico per la 26enne di Minsk.

Gauff travolge Boisson: è di nuovo finale

Nell’altra semifinale, l’americana Coco Gauff ha superato senza difficoltà la sorpresa del torneo, la francese Lois Boisson, con un secco 6-1, 6-2. Dominio assoluto da parte della 20enne di Atlanta, che ha dettato legge con il suo gioco potente e un’ottima gestione mentale del match.

Per Gauff sarà la seconda finale in carriera al Roland Garros, dopo quella persa nel 2022 proprio contro Swiatek. La statunitense arriva a questa finale forte di una forma fisica smagliante e di una notevole maturazione tennistica.

La finale: potenza contro agilità

Sabalenka-Gauff si preannuncia una sfida ad alta intensità, tra la potenza esplosiva della bielorussa e l’elasticità e il dinamismo della giovane americana. La finale femminile del Roland Garros 2025 è in programma per sabato 7 giugno e promette di essere uno dei momenti clou dell’intera stagione tennistica.

Playoff Serie A1 Basket: Virtus Bologna batte l’Armani Milano 78-68 e si porta sul 2-1 nella serie

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ASSAGO
– La Virtus Bologna conquista gara 3 della semifinale playoff di Serie A1 superando l’Armani Milano con il punteggio di 78-68 all’“Unipol Forum” di Assago, portandosi in vantaggio 2-1 nella serie.

La sfida, molto combattuta, ha visto la squadra emiliana imporsi con maggiore lucidità nei momenti decisivi, trascinata da un ottimo Tornike Shengelia, autore di 19 punti, e da un solido Taylor, che ne ha messi a referto 12.

Il match

Nel primo quarto, sono i tiri liberi di Shengelia a portare avanti Bologna (9-8), che allunga con l’energia e le giocate di Taylor, chiudendo la prima frazione sul 25-15.

Nel secondo periodo, Milano prova a reagire ma la Virtus resta avanti: Zizic firma il +7 (34-27), e Morgan consente agli ospiti di chiudere il primo tempo sul 40-35.

Nel terzo quarto, un’altra spinta di Shengelia vale il 46-37 Virtus, ma l’Armani Milano non molla. Con un’ottima prova di Nikola Mirotic (miglior marcatore del match con 21 punti), i padroni di casa tornano sotto e pareggiano il conto: 54-54 alla fine del terzo parziale.

L’equilibrio dura fino ai minuti finali, quando nel quarto quarto è Diouf a spezzarlo, firmando il 70-66 per Bologna. Poi è la tripla di Pajola a siglare il colpo del ko: la Virtus chiude sul 78-68, conquistando un successo pesantissimo in trasferta.

Prossimo appuntamento

La quarta gara della serie è in programma sabato 7 giugno alle ore 20:45, sempre all’“Unipol Forum” di Assago. L’Armani Milano sarà chiamata a una reazione immediata per evitare il match point degli emiliani in gara 5.

I migliori marcatori

  • Virtus Bologna: Shengelia 19, Taylor 12

  • Armani Milano: Mirotic 21, Shields 14

Una vittoria che rilancia le ambizioni scudetto della Virtus, mentre Milano è ora con le spalle al muro.

Cristian Chivu è il nuovo allenatore dell’Inter: dal Parma alla panchina nerazzurra, è tempo di una nuova sfida


MILANO Alla fine l’Inter ha scelto la continuità della propria storia e l’identità del proprio passato: sarà Cristian Chivu a guidare i nerazzurri dopo l’addio di Simone Inzaghi. Una decisione arrivata rapidamente, quasi naturale, in virtù del profondo legame tra l’ex difensore romeno e il club di Suning, che lo ha visto protagonista da calciatore tra il 2007 e il 2014, e successivamente da allenatore delle giovanili.

Dallo scudetto Primavera alla salvezza con il Parma

Chivu, 43 anni, ha maturato le sue credenziali in panchina proprio nel vivaio nerazzurro, guidando la Primavera dell’Inter alla conquista dello scudetto di categoria nel 2022. Un traguardo che ha acceso i riflettori su di lui anche tra i club professionistici, portando il Parma a puntare su di lui nel febbraio 2025 per sostituire l’esonerato Fabio Pecchia.

Una scelta coraggiosa, ripagata dai risultati: con 3 vittorie, 7 pareggi e 3 sconfitte, Chivu ha centrato l’obiettivo salvezza, concludendo il campionato al 16° posto e conquistando la stima dell’ambiente emiliano.

Il ritorno a casa: trattativa lampo con l’Inter

A stagione conclusa, la chiamata dell’Inter è arrivata come un segnale del destino. Il dialogo tra Chivu e i dirigenti nerazzurri è stato immediato e positivo. Il Parma ha concesso subito il nulla osta, consapevole del forte legame tra il tecnico e il club milanese. La trattativa si è chiusa in poche ore, sulla base di un contratto biennale, che verrà firmato domani, dopo un nuovo incontro serale per limare gli ultimi dettagli.

Un nuovo esordio: debutto al Mondiale per club

Per Chivu, il debutto ufficiale sulla panchina dell’Inter sarà subito un appuntamento di rilievo internazionale: il Mondiale per club. I nerazzurri debutteranno martedì 17 giugno alle ore 18 locali (le 03 in Italia del 18 giugno) contro i messicani del Monterrey. Un banco di prova subito impegnativo, che dirà molto sulla nuova Inter targata Chivu.

Una storia nerazzurra che continua

Da calciatore, Chivu ha scritto pagine importanti della storia interista, culminate nel Triplete del 2010. Ora, da allenatore, proverà a lasciare un nuovo segno, portando entusiasmo, idee e il senso di appartenenza che lo ha sempre contraddistinto. Il suo ritorno rappresenta anche un segnale forte della società: investire su uomini che conoscono e amano l’Inter.

Roland Garros, trionfo azzurro: Sara Errani e Andrea Vavassori vincono il doppio misto

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PARIGI 
– Storico successo per il tennis italiano al Roland Garros: Sara Errani e Andrea Vavassori hanno conquistato il titolo nel doppio misto, superando in finale la coppia statunitense composta da Taylor Townsend e Ben Shelton King con il punteggio di 6-4, 6-2 in un'ora e 11 minuti di gioco.

Per il duo azzurro si tratta del secondo Slam insieme, dopo il trionfo agli US Open 2024, e del secondo titolo della stagione 2025, avendo già trionfato a marzo nel prestigioso torneo di Indian Wells.

Una vittoria netta e convincente

La coppia italiana ha mostrato sin dall'inizio un'intesa perfetta e un tennis brillante, controllando il match con autorità. Il primo set è stato deciso da un break nel momento chiave, mentre nel secondo la superiorità tecnica e mentale di Errani e Vavassori si è imposta con maggiore decisione, lasciando poco spazio agli avversari.

Il ritorno di Sara Errani ai vertici

Per Sara Errani, già finalista in singolare a Parigi nel 2012 e vincitrice del doppio femminile nel 2012 insieme a Roberta Vinci, questo trionfo rappresenta l’ennesima conferma di una carriera leggendaria, arricchita ora da un secondo Slam nel doppio misto.

Questo campo ha sempre un significato speciale per me – ha dichiarato Errani a fine match –. Tornare a vincere qui, in questa atmosfera incredibile, è un’emozione fortissima. Con Andrea abbiamo trovato una grande sintonia, in campo e fuori”.

Vavassori protagonista in ascesa

Per Andrea Vavassori, ormai presenza fissa tra i migliori doppisti del circuito, il titolo rappresenta una nuova tappa di una crescita costante. “È un sogno che si ripete – ha commentato il torinese –. Vincere uno Slam è speciale, farlo con Sara lo è ancora di più. Abbiamo lavorato tanto e questi risultati ci ripagano di ogni sacrificio”.

Il tennis italiano continua a brillare

Dopo i successi degli ultimi anni nel singolare e nel doppio, l’Italia del tennis conferma il suo momento d’oro anche nel doppio misto, una specialità che sta regalando emozioni e trofei. Con questo secondo Slam insieme, Errani e Vavassori si candidano a diventare una delle coppie più forti del panorama internazionale.

Il prossimo obiettivo? Wimbledon, dove i due proveranno a completare uno storico tris di Slam.

Roland Garros 2025, Jannik Sinner vola in semifinale: battuto Bublik in tre set

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PARIGI – Jannik Sinner non si ferma più. Il numero 1 del mondo conquista per il secondo anno consecutivo la semifinale del Roland Garros, superando con autorità il kazako Alexander Bublik (n.63 ATP) con il punteggio di 6-1, 7-5, 6-0 in meno di due ore. Una prestazione solida, lucida e brillante, che conferma lo stato di forma eccezionale dell’altoatesino.

Con questo successo, Sinner centra la sesta semifinale Slam in carriera e colleziona la 19ª vittoria consecutiva nei Major, proseguendo un 2025 da incorniciare. Una partita dominata, tranne che nel secondo set, dove il kazako ha alzato il livello con colpi estemporanei e qualche variazione, ma senza riuscire a scalfire la tenuta mentale e tecnica dell’azzurro.

È stata una buona prestazione, anche perché il vento poteva complicare le cose”, ha dichiarato Sinner al termine dell’incontro. “Sapevo che Bublik poteva alternare grandi colpi a momenti di calo. Nei punti chiave ho giocato bene e sono felice di come ho gestito il match. Contro avversari così non puoi sbagliare troppo, ci sono pochi scambi e bisogna essere solidi”.

Sinner conferma così anche un dato impressionante: non perde contro un giocatore fuori dalla Top 20 dal 2023, con uno score perfetto di 65 vittorie a 0. Ora attende in semifinale il vincente del match tra Novak Djokovic e Alexander Zverev, in programma nelle prossime ore.

“Djokovic o Zverev? Spero sia una grande partita. Ne guarderò sicuramente una parte, ma voglio anche staccare un po’ la spina”, ha detto sorridendo. “Arrivare in semifinale qui è sempre speciale. Cerco di lavorare sull’equilibrio, mentale e fisico. Il mio obiettivo è mantenere alto il livello giorno dopo giorno”.

Dopo il trionfo agli Australian Open e i successi nei Masters 1000, Jannik continua a scrivere la storia del tennis italiano e mondiale. A Parigi ha ancora fame.

Nations League Femminile, Italia travolgente: 4-1 al Galles e permanenza in Lega A assicurata

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SWANSEA – Prestazione convincente per la Nazionale Italiana di Calcio Femminile, che chiude in bellezza il girone D di UEFA Nations League con una vittoria per 4-1 contro il Galles al Liberty Stadium di Swansea, conquistando così la permanenza in Lega A e il secondo posto nel gruppo.

Le azzurre, guidate da una brillante Cristiana Girelli (autrice di una doppietta), hanno ipotecato il risultato già nel primo tempo con quattro reti che hanno lasciato poche speranze alle avversarie gallesi.

Primo tempo dominato dall’Italia

L’Italia parte forte e al 8’ passa in vantaggio con un sinistro ravvicinato di Elena Linari. Al 20’ arriva il raddoppio: cross preciso di Manuela Giugliano e colpo di testa vincente di Cristiana Girelli. Le azzurre sfiorano il tris al 26’ con Arianna Caruso, che impegna la difesa avversaria con un potente destro.

Il 3-0 arriva al 40’ con Sofia Cantore, brava a colpire di testa su assist di Girelli. E prima dell’intervallo, al 45’, ancora Girelli sigla il 4-0, sempre di testa, confermando il suo stato di forma.

Secondo tempo di gestione, il Galles segna il gol della bandiera

Nella ripresa l’Italia gestisce il vantaggio ma continua a creare occasioni. Al 14’ Emma Severini sfiora la rete, imitata poco dopo da Caruso al 26’, vicina al quinto gol azzurro. Il Galles riesce a rendere meno amaro il passivo al 36’ con una bella conclusione mancina da fuori area di Jessica Anne Fishlock, che firma il definitivo 4-1.

La classifica finale del Gruppo D

  • Svezia: 12 punti – Qualificata alla Final Four

  • Italia: 10 punti – Salva in Lega A

  • Danimarca: 9 punti – Ai Play Out

  • Galles: 2 punti – Retrocesso in Lega B

Nell’altra sfida del gruppo, giocata a Solna, la Svezia ha travolto la Danimarca 6-1, conquistando così la vetta e l’accesso alle Final Four.

Un bilancio positivo per le azzurre

Con questa prestazione, la Nazionale femminile chiude il girone con un bilancio positivo: 3 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte, dimostrando solidità e un gruppo in crescita.

Il CT potrà ora guardare con ottimismo al futuro, forte di una squadra che unisce esperienza (Girelli su tutte) e giovani promettenti, in un contesto europeo sempre più competitivo.


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Roland Garros: Alcaraz travolge Paul e vola in semifinale. Swiatek e Sabalenka avanti tra le donne

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PARIGI –
Spettacolo e dominio spagnolo nei quarti di finale del Roland Garros: Carlos Alcaraz approda con autorità in semifinale dopo aver travolto lo statunitense Tommy Paul con un netto 6-0, 6-1, 6-4.

Il giovane talento iberico ha mostrato grande solidità fin dai primi scambi: nel primo set, il servizio preciso e incisivo ha lasciato pochissimo spazio a Paul, chiuso senza appello sul 6-0. Nel secondo parziale, Alcaraz ha alzato ulteriormente il livello, utilizzando con maestria pallonetti millimetrici per disorientare l’avversario. Nel terzo set, dopo una fase di maggiore equilibrio fino al 4-4, il numero 3 del mondo ha cambiato marcia grazie a un eccellente rovescio e colpi profondi da fondo campo, conquistando i due giochi decisivi e il pass per le semifinali.

Il prossimo ostacolo sulla strada di Alcaraz sarà tutto italiano: venerdì 6 giugno affronterà Lorenzo Musetti, che ha stupito con il suo percorso in tabellone.

Intanto oggi, mercoledì 4 giugno, scenderà in campo anche Jannik Sinner, atteso alle 13:20 contro il kazako Alexander Bublik, per un altro attesissimo quarto di finale.

Tabellone femminile: Swiatek e Sabalenka non si fermano

Tra le donne prosegue la corsa della numero uno del mondo, la polacca Iga Swiatek, che ha superato l’ucraina Elina Svitolina per 6-1, 7-5. Dopo un primo set dominato, la Swiatek ha resistito al tentativo di rimonta della Svitolina nel secondo, chiudendo con freddezza nei momenti chiave.

Avanza anche Aryna Sabalenka, che ha avuto la meglio sulla cinese Qinwen Zheng con il punteggio di 7-6, 6-3, dimostrando solidità nei momenti cruciali del match.

Le semifinali si preannunciano esplosive, sia nel tabellone maschile che in quello femminile, con il meglio del tennis mondiale pronto a darsi battaglia sul rosso di Parigi.

Roland Garros, impresa Musetti: vola in semifinale battendo Tiafoe

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PARIGI
Missione compiuta per Lorenzo Musetti, che conquista l’accesso alle semifinali del Roland Garros 2025, firmando una delle vittorie più importanti della sua carriera. Il talento azzurro supera l’americano Francis Tiafoe con il punteggio di 6-2, 4-6, 7-5, 6-2 in 2 ore e 47 minuti, sul prestigioso campo Philippe Chatrier, centrando così la seconda semifinale Slam della sua carriera, la prima sulla terra rossa parigina.

Un match di grande maturità tattica e solidità mentale per il carrarino, che parte fortissimo, imponendo il suo ritmo e dominando il primo set. Dopo il rientro veemente di Tiafoe nel secondo parziale, è il terzo set a rappresentare il vero spartiacque dell’incontro. Proprio nell’11° gioco, sul 5-5, Musetti tiene con autorità il servizio e cambia marcia: da quel momento infila quattro giochi consecutivi, chiudendo il set 7-5 e portandosi rapidamente sul 3-0 nel quarto.

Con il match ormai in pugno, Musetti mostra il suo miglior tennis: servizi impeccabili (sempre tenuti a zero nel quarto set), variazioni di ritmo e una lucidità tecnica che annichiliscono ogni tentativo di reazione da parte dell’avversario. Tiafoe, sconfitto e disorientato, non riesce più a rientrare in partita.

Ora per Musetti si apre un’occasione storica: attende in semifinale il vincitore tra Carlos Alcaraz e Tommy Paul, con la possibilità di affrontare per la terza volta in stagione lo spagnolo sulla terra, superficie in cui il duello tra i due ha già regalato spettacolo.

Il sogno parigino del 22enne azzurro continua: Musetti c’è, e adesso fa davvero paura a tutti.

Sinner da urlo: 52 settimane da n.1 e 18ª vittoria consecutiva negli Slam, travolto Rublev

PARIGI - Festeggiare un anno esatto da numero 1 al mondo nel miglior modo possibile? Jannik Sinner ci riesce alla perfezione, firmando la 18ª vittoria consecutiva in uno Slam e spazzando via Andrey Rublev con un secco 6-1 6-3 6-4 in appena due ore. Una prestazione solida, lucida e dominante, che conferma ancora una volta la maturità e la consapevolezza raggiunte dal campione azzurro.

Il match ha avuto ben poco da raccontare in termini di equilibrio. Troppa la differenza tra i due, quasi come se appartenessero a pianeti diversi. Eppure, in avvio era stato Rublev a provare a far valere la sua aggressività, costringendo Sinner ad annullare due palle break già nel primo game. Tentativo subito rintuzzato: da lì in avanti, solo Jannik.

Nel secondo game arriva il primo break, nel quarto il secondo. Rublev riesce solo nel sesto game a evitare il bagel, tenendo finalmente il servizio. Ma è troppo tardi: 6-1 in 25 minuti per un Sinner semplicemente perfetto, incisivo al servizio, chirurgico in risposta, freddo a rete.

Nel secondo set il russo tenta una reazione, ma la sua tenuta mentale è quella di sempre: fragile. Sul 1-1 e da 40-0, si fa recuperare e perde il servizio, compromettendo il parziale. Jannik controlla con autorità e chiude 6-3 in 39 minuti, senza mai concedere una vera occasione all’avversario.

Rublev prova un ultimo scatto d’orgoglio nel terzo set, cercando maggiore profondità e rischiando di più. Sul 2-2 arriva una palla break, ma Sinner la cancella con intelligenza e coraggio: prima un servizio al corpo, poi un dritto vincente, infine un’altra prima solida per sigillare il 3-2. È l’ultimo sussulto del russo. Sul 5-4, Jannik strappa di nuovo il servizio e chiude il match, senza concedere il tie-break.

Presente in tribuna anche Riccardo Piatti, l’allenatore che lo ha scoperto e portato in top 10 prima del loro addio nel 2022. Un cerchio che si chiude simbolicamente, con il suo ex allievo oggi dominatore del circuito mondiale.

Implacabile, sereno, determinato: Jannik Sinner non vuole fermarsi. E con questa forma, sarà dura per chiunque provarci.