24° Rally Città di Casarano: Renault e Peugeot tra le titolazioni di prestigio

Foto di Leonardo D'Angelo
CASARANO (LE). L’appuntamento con la ventiquattresima edizione del Rally Città di Casarano si avvicina e prosegue a pieno ritmo il grande lavoro degli organizzatori sia dal punto di vista burocratico che tecnico. Nei giorni scorsi infatti la manifestazione ha ricevuto l’ok della commissione di collaudo che ha visionato il percorso confermando il via libera alla gara che il 29 e 30 aprile aprirà la stagione rallystica pugliese. Superato dunque l’esame burocratico, l’organizzazione che si è prodigata anche per incrementare e affiggere con sufficiente anticipo gli avvisi al pubblico per quanto riguarda la viabilità e la chiusura delle strade interessate dal passaggio dei concorrenti in gara, guarda ora alle iscrizioni che all’ufficio segreteria continuano ad arrivare con ritmo sempre più incalzante.
Per il secondo anno consecutivo la competizione si riafferma tra gli appuntamenti di maggior prestigio del calendario nazionale con la validità per la Coppa Italia Rally Quarta Zona che conferisce alla manifestazione organizzata dall’affiatato gruppo della Scuderia Casarano Rally Team che si avvale come sempre della collaborazione della Scuderia Piloti Salentini e dell’Automobile Club di Lecce, un alone di grande enfasi derivante anche dal fatto che a questa serie tricolore possono partecipare le spettacolari vetture World Rally Car, veri gioielli della tecnica applicata alle corse su strada.

Negli ultimi giorni è salito vertiginosamente l’interesse tanto che la corsa vanta già le conferme di alcuni top driver e di conseguenza delle vetture più performanti, ma anche dei più quotati equipaggi locali tutti protesi alla conquista dei primi punti utili per inseguire i tanti obiettivi di stagione: il primato assoluto e la vittoria nelle 15 coppe di categoria. Ma chi guarda a Casarano non lo fa con l’occhio rivolto solo alla titolazione principale, tanti infatti sono i concorrenti decisi a dare la scalata anche ai Campionati Regionale e Interregionale di cui la gara, visto anche il coefficiente di moltiplicazione del punteggio di 1,5, sarà uno dei cardini dei rispettivi calendari, nonché ai premi messi in palio dalle case automobilistiche Renault e Peugeot che anche quest’anno hanno scelto Casarano per veicolare al meglio l’immagine dei loro trofei monomarca. Nello specifico la casa della Losanga ha conferito alla competizione salentina la validità per i Trofei Clio R3 (New Clio Sport R3C e Clio Rs 200 EDC Sport R3T), Twingo R2 (Twingo R2B) ed R1 (Twingo III Tce R1A), per il Corri con Clio N3 (Clio Rs N3) e per il Trofeo Lady Renault riservato agli equipaggi interamente femminili in gara con una delle qualsiasi vetture sopra indicate. Il marchio del Leone invece ha inserito Casarano nel Trofeo Peugeot Competition sezione Trofeo Club Regionale, monomarca aperto a tutti i modelli di auto, tranne le Wrc. Il quadro delle titolazioni si completa con la validità per il Michelin R2 Rally Cup Coppa Italia 4^ zona, trofeo riservato ai concorrenti che alla guida di vetture della classe R2 utilizzano in gara i pneumatici dell’azienda francese.

La posta in palio al Rally Città di Casarano numero 24 sarà dunque molto alta e il tutto lascia pensare a una gara che saprà certamente offrire spunti agonistici e di spettacolo molto interessanti con una lotta che si preannuncia avvincente non solo tra chi ha l’ambizione di occupare le posizioni nobili della classifica assoluta ma anche in chi lotterà curva dopo curva per primeggiare e portare a casa i primi importanti punti della stagione nelle varie coppe di categoria.

Resta ancora aperta e lo sarà fino a domenica 23 aprile la finestra temporale utile per inviare la domanda di iscrizione il cui modulo è disponibile nella home page e nella sezione concorrenti del sito ufficiale della manifestazione all’indirizzo www.rallycittadicasarano.com.

Marathon Castel del Monte Mountain Bike: macchina organizzativa in moto per l’evento del 30 aprile 2017

Preparativi ben avviati in ambito organizzativo per la quarta edizione della Marathon Mtb Castel del Monte grazie a un’organizzazione inappuntabile griffata New Bike Andria che si sta muovendo per mettere a punto i principali dettagli della manifestazione che avrà come scenario il possente ed emblematico Castel del Monte, tra i monumenti annoverati come patrimonio dell'Unesco.

All’ombra del maniero federiciano, la competizione si svolgerà nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia teatro dei percorsi marathon (65 chilometri), granfondo (44 chilometri) e cross country corto (2 chilometri da ripetere più volte) solo per esordienti ed allievi.

Non rimane che attendere l’ultima domenica di aprile (30) per godersi il fascino di questa manifestazione in sella a una mountain bike ed inserita a pieno titolo tra le più importanti dell’Iron Bike in un paesaggio che non finisce mai di appassionare per le sue bellezze naturali.

Il pacco gara sarà garantito a tutti gli iscritti fino a mercoledì 26 aprile con proroga della quota agevolata a 25 euro con ticket pasta party compreso, ancora a 25 euro ma solo con il ticket pasta party fino a giovedì 27 aprile. Per tutti coloro che si iscriveranno la mattina della gara la quota sarà di 30 euro, non avranno diritto al pacco gara ma solo al ticket per il pasta party.

Alle quote indicate vanno aggiunti 3 euro per noleggio chip “usa e getta” da pagare in loco al ritiro del numero di gara e non è prevista ulteriore cauzione.

I 4 infortuni più drammatici del calcio moderno

Storie fatte di lacrime, vendette, recriminazioni e rinascite. Da Roby Baggio a Roy Keane, da Alex Del Piero al “fenomeno” Ronaldo. Tutti gli infortuni al ginocchio che hanno segnato il destino calcistico di quattro monumenti del calcio.

Roberto Baggio, le gioie e i dolori del Divin Codino


Foto da fantasista10.co.uk

Il giocatore italiano più forte di sempre, insieme a Gianni Rivera. E anche il più ‘sfortunato’. «Da quando mi conosce il grande pubblico», disse Baggio in un’intervista, «ho sempre giocato con una gamba e mezzo. Ho una gamba più piccola dell’altra, un ginocchio a orologeria, i menischi non so neanche più cosa siano. Con il male che ho io al ginocchio, avrebbero già smesso tutti da anni. Ho male tutte le volte che gioco». Questo non gli ha impedito di dipingere calcio fino a 40 anni, con le maglie di Vicenza, Fiorentina, Juventus, Milan, Inter, Bologna e Brescia. Il primo grave infortunio - rottura del legamento crociato anteriore e del menisco - in Rimini-Vicenza, a soli 17 anni. I postumi di questo stop Baggio se li è portati dietro per tutta la carriera. L’ultimo crac a 36 anni, durante Parma-Brescia: è ancora il crociato a saltare. Nel mezzo, tante operazioni e sinistri cigolii al ginocchio, un Pallone d’Oro vinto, giocate da stropicciarsi gli occhi e quella continua rincorsa alla maglia azzurra che lo ha ripagato col più grande rimpianto della sua vita, il rigore fallito contro il Brasile nella finale di USA ‘94. Nemmeno i guai fisici sono riusciti a fermare il destino di un campione. Tantomeno ad offuscare quel talento cristallino che lo ha elevato a leggenda del calcio italiano.

Le sette vite di Alessandro Del Piero


Foto da soccermining.com

Gli alti e bassi del suo percorso calcistico hanno fatto della sua carriera un romanzo. Decisivo nella Juventus, altalenante in Nazionale. Per questo Alessandro Del Piero, ribattezzato “Pinturicchio” da Gianni Agnelli per l’eleganza del suo gioco, è stato uno dei giocatori che più hanno diviso critici e tifosi. Il suo dualismo in azzurro con Roberto Baggio prima e Francesco Totti poi ha scaldato per anni il cuore degli italiani. Lo spartiacque della sua vita calcistica l’8 novembre 1998, il giorno prima del suo compleanno. Si gioca Udinese-Juventus. A gara ormai conclusa, Del Piero si infortuna: la lesione del legamento crociato anteriore e posteriore lo costringe a un intervento di chirurgia del ginocchio negli Stati Uniti e a 9 mesi di stop. Inizia un declino stregato che si trascina per due anni, fino a quel gol contro il Bari e alle lacrime per il papà, scomparso pochi giorni prima. È la rinascita di Del Piero. Dopo aver vinto tutto con la Juventus, riscatta anche la sua storia in Nazionale, risultando decisivo nel Mondiale vinto in Germania nel 2006. Il resto è storia recente. Dopo 20 anni in bianconero diventa ambasciatore del calcio italiano emigrando prima in Australia, poi in India. Un fuoriclasse dalle sette vite.

Keane, Haaland e l’arte della vendetta


Foto da thesun.ie

Roy Keane, sangue irlandese, uno dei centrocampisti più forti e cattivi del calcio moderno, capitano del Manchester United più vincente di sempre. Nella stagione 1997-98 incrocia la sua corsa (nella foto) con quella di Alf Inge Haaland, difensore norvegese del Leeds, e cade dolorante. Si è rotto il legamento crociato. Haaland gli intima di rialzarsi, pensando di primo acchito si tratti di simulazione. Non finisce qui, perché le strade dei due si incrociano ancora 4 anni dopo, nel derby di Manchester (Haaland nel frattempo si è trasferito al City). Keane restituisce l’affronto con uno dei colpi più delinquenziali della storia del calcio: intervento killer sul ginocchio di Haaland e cartellino rosso. L’irlandese, come se non bastasse, si avvicina all’avversario con fare minaccioso e gli grida in faccia la sua vendetta. La carriera di Haaland, virtualmente, finisce qui. Nella sua autobiografia, Keane racconterà di non essersi mai pentito di quel gesto. Su YouTube la sequenza dei due scontri* vanta quasi 9 milioni di views. Appese le scarpette al chiodo, l’ex custode della mediana dei Red Devils si fa crescere la barba. Nel 2014 Haaland gli dedica un tweet. “Mai fidarsi di uno con la barba così…”. In allegato la foto di Saddam Hussein. 

*Approfondimento video: https://www.youtube.com/watch?v=p_st29mlQwU


 Ronaldo, il Fenomeno


Foto da thesun.co.uk

Uno dei giocatori più forti della storia del calcio. Ha vinto due Mondiali col Brasile e due Palloni d’Oro. Sarebbe potuto essere nell’Olimpo celeste del calcio, insieme a Maradona e Pelé, se la sua carriera non fosse stata costellata dagli infortuni. Il primo grave stop nel 1999, in Inter-Lecce. Lesione al tendine rotuleo, intervento di chirurgia del ginocchio destro e stop di sei mesi. Al rientro in campo (Lazio-Inter, finale d’andata di Coppa Italia) si consuma il dramma: dopo 6 minuti dal suo ingresso in campo il ginocchio del brasiliano fa di nuovo crac. Il tendine rotuleo, stavolta, si rompe completamente. Il grido che squarcia l’Olimpico di Roma e le sue lacrime di dolore** sono storia. La stagione da incubo dell’Inter si conclude con lo Scudetto che sfuma all’ultima giornata. Ronaldo, dopo aver temuto per la sua carriera, torna in campo la stagione successiva. Ma dopo pochi mesi passa al Real Madrid tra lo sconforto dei tifosi interisti. Otto anni dopo, con indosso la maglia del Milan, il brasiliano cade ancora. Stavolta è il tendine del ginocchio sinistro a tradirlo. Nel 2008 torna in Brasile, per terminare una carriera fantastica e drammatica.

**Approfondimento video: https://www.youtube.com/watch?v=5TEB8zefQUk

Passione cronometro per l’Airone Leo Constructions in vista del tricolore di fine aprile

LECCE - Nel Salento, l’Airone Leo Constructions è il team di riferimento di questa disciplina: nacque otto anni fa inizialmente solo con il nome Airone, su iniziativa di un gruppo di amici e di tre fratelli (Elio, Massimo e Andrea Leo) con l'unico scopo di divertirsi e mantenersi in forma.

Successivamente l'azienda di costruzioni (Leo Costruzioni S.p.A) diventerà il main sponsor permettendo all’Airone di partecipare alle prime gare a cronometro.

Con l’ingresso nella squadra degli specialisti delle gare contro il tempo, le partecipazioni occasionali si trasformarono quasi in una costante grazie alle ottime prove fornite da Andrea Leo e da Stefano Ciccarese.

Allo scopo di promuovere ed incoraggiare la diffusione di questa specialità nel territorio salentino si  organizzarono manifestazioni di questo tipo.

Nel 2015 l’Airone toccò l’apice con il primo posto assoluto nella più prestigiosa gara a livello nazionale, la Cronosquadre della Versilia.

Stefano Ciccarese e Christian Serafini, molto stimati ed apprezzati nel settore, hanno saputo attrarre all'interno della squadra altri prestigiosissimi atleti del calibro di Andrea Martina e Ambrogio Quaranta anch'essi veterani in questa specialità.

Di enorme rilievo il recente ingresso di Davide Lorenzo, Luigi Franco e Francesco Curto: grazie a questi innesti si è riusciti a fare il bis alla Cronosquadre della Versilia il 26 marzo scorso nella formazione da quattro elementi con Stefano Ciccarese, Andrea Martina, Ambrogio Quaranta e Christian Serafini per la gioia del presidente Ivano Telesca.

La cronometro è nel DNA dell’Airone Leo Constructions che ha voluto alzare il target con il campionato italiano a cronometro FCI master (domenica 30 aprile) sulla distanza di 20 chilometri su un tracciato prevalentemente pianeggiante e di media difficoltà mentre il giorno dopo toccherà alla cronometro a coppie per un totale di 28 chilometri.

Il sito di riferimento per consultare regolamento e modalità di iscrizione dell’evento Crono del Salento-Trofeo San Vito è www.cronodelsalento.it ed anche al link https://www.mysdam.net/store/data-entry_38879.do

F1. Bahrain, Vettel si impone dinanzi alle Mercedes

(ANSA/AP)
di PIERO CHIMENTI - Una colomba non fa primavera, ma la seconda vittoria della Ferrari fa ben sperare i tifosi della Rossa. Il tedesco Vettel, partito dalla terza posizione, riesce nella prima curva a mettersi in mezzo tra le due frecce d'argento, superando Hamilton, mettendosi all'inseguimento di Bottas.

Al 40° giro la Ferrari passa saldamente in testa, fino a fine gara, dopo averla persa in precedenza per il secondo cambio gomme. I restanti giri sono un tentativo disperato di Hamilton di rimonta ai danni di Vettel, ma si dovrà accontentare della piazza d'onore con accanto il suo compagno Bottas. 

Fuori dal podio Raikkonen, autore comunque di una buona prestazione.

Fine della conversazione in chat

Serie A. Juve a + 8 sulla Roma, il Cagliari è salvo

di NICOLA ZUCCARO - Una doppietta di Gonzalo Higuain è quanto basta per poter regolare, già nel primo tempo, i conti con un Pescara che tenterà solo nella ripresa di tener testa ad una Juventus che allunga a +8 sulla Roma. Quest'ultima, sotto di una rete contro la rivelazione Atalanta, non riesce ad andare oltre l'1-1, spianando, probabilmente, già al termine del 32mo turno, la strada alla Signora per raggiungere il sesto Scudetto consecutivo.

Quadro immutato anche in bassa classifica dove l'Empoli, espugnando il Franchi di Firenze per 2-1, si porta a +3 sul Crotone che manca il colpaccio al Grande Torino, a seguito del pareggio dei granata nei minuti finali. Inutile lo 0-0 casalingo del Palermo contro un Bologna che, assieme al Cagliari (salvezza conquistata al Sant'Elia in virtù del 4-0 rifilato al Chievo), non ha più nulla da chiedere ad un Campionato sempre più caratterizzato da una classifica a singhiozzo.

Calcio. Spalletti: "Futuro alla Roma? Il mio contratto non è nell'uovo di Pasqua"

ROMA - "Essere l'avversario di una Juventus così forte, potrebbe cambiare le mie valutazioni per il futuro? Il mio contratto non è nell'uovo di Pasqua, ne possiamo aprire quante ci pare ma non sarà lì dentro, mentre è ancora aperta la possibilità di quello che è il nostro modo di lavorare, tentando di fare il possibile perché la matematica non ci condanna" ha dichiarato il tecnico della Roma Luciano Spalletti continuando a non svelare cosa farà in futuro.

"Rimaniamo concentrati e applicati per finire nel miglior modo possibile la nostra corsa e questo per il momento lascia apertura e per questo si andrà a valutare poi in fondo. Se esiste qualcosa di equivalente ad un trofeo? Ormai si va in fondo al campionato. Se vi stimolano i contratti sono altri che sono più importanti del mio. Esiste un modo di ragionare, di essere coerente per come ho vissuto queste due stagioni. Esiste un percorso fatto dove si fanno delle valutazioni, ti immagini delle cose ma poi ne succedono altre, poi tu arrivi in fondo e si traggono le conclusioni e si decide quello che sarà. Tenendo in conto tutto, non fregandosene di tutto ma per quello che mi riguarda si va in fondo al campionato. Mentre per quanto riguarda il contratto quello importante è quello di De Rossi, secondo me, perché è un giocatore forte e che se non hai devi cercare fuori. Se va via guadagni niente ma per ritrovarlo devi spendere molto, secondo me è quello un contratto importante. Si corre il rischio di dover subire lo stesso pentimento che hanno vissuto i dirigenti del Milan quando Pirlo è passato alla Juventus. Daniele può fare ancora campionati importanti. Queste sono cose importanti per una società. Di allenatori ce ne sono tanti bravi più giovani di me".