Calcio. Nicchi: "La Var? Qualche sbavatura ci può stare"

ROMA - "Finalmente siamo ripartiti, quando manca il calcio siamo tutti disorientati. Gli arbitri stanno bene, hanno lavorato molto in questo periodo di riposo per gli altri, abbiamo ricominciato positivamente al netto di qualche sbavatura che ci può stare" ha dichiarato il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, ai microfoni di Radio anch'io Sport su Rai Radio 1.

"Ci sono tre cose - prosegue Nicchi - di cui dobbiamo smettere di parlare. Una è la Var, che è diventato una argomento da bar, poi il problema vergognoso del razzismo, da debellare in tutti i modi, l'altro è la violenza, dove abbiamo fatto passi da gigante per cercare di prevenire e reprimere. Queste tre cose girano insieme, quindi ognuno deve fare il proprio compito. L'unico che può sospendere una gara è l'addetto alla forza pubblica presente sugli spalti di Serie A. Se un allenatore assume l'iniziativa di prendere una squadra e andarsene, la partita è finita, perché non può interromperla un calciatore o un allenatore.La Var si può migliorare ma indietro non si torna, attenzione che non diventi un boomerang o un alibi. Un bilancio sulla Var? Darei una sufficienza perché qualche sbavatura c'è stata, ogni volta che si può bisogna utilizzarla. Bisogna evitare le proteste perché sono inutili e lasciare lavorare gli arbitri. A cosa serve il capitano se vediamo l'arbitro circondato da quattro-cinque giocatori a due minuti dall'inizio della partita? Ad oggi non è possibile la Var in Serie B perché non abbiamo la forza arbitrale istruita per farlo. Se applicassimo la Var in una partita non sarebbe un problema, ma in una sola, perché per farlo in un campionato serve prima l'autorizzazione della Fifa e poi una sperimentazione. L'istruzione agli arbitri si fa anche velocemente, ma non abbiamo la forza tale per utilizzare la Var. Serve poi trovare un provider che ti fornisca gli strumenti per adottarla e questo è un discorso che economicamente riguarda Figc e Lega. Da spettatore ho guardato una partita godibile di Supercoppa Italiana, un arbitraggio normale. Poi c'è stato il mezzo episodio e ne discutiamo, ma buttare via l'acqua sporca col bambino è cosa da non fare".

Serie A, Napoli-Lazio 2-1: vittoria nel segno di Callejon e Milik

di STELLA DIBENEDETTO - Il Napoli non sbaglia e allo stadio San Paolo batte la Lazio 2-1 grazie alle reti di Callejon e Milik portandosi, almeno per una sera, a sei lunghezze dalla Juventus capolista. Una vittoria netta quella degli uomini di Carlo Ancelotti che avrebbero potuto dilagare se non fosse per i quattro pali colpiti nel corso del match. Tre punti fondamentali, dunque, per i partenopei che, nonostante il vantaggio bianconero, continuano a non perdere le speranze di poter raggiungere la Vecchia Signora. Senza Koulibaly, Hamsik, Allan e Insigne, il Napoli non solo porta a casa la vittoria, ma è artefice di una supremazia interrotta solo a tratti dalla Lazio. L'unico errore del Napoli è stato quello di non aver chiuso prima la partita e aver rischiato fino all'ultimo minuto.

I primi trenta minuti sono equilibrati con Napoli e Lazio pronte ad aspettare e a non scoprirsi troppo. Il Napoli, però, va vicino al gol in due occasioni con con Milik, fermato dal palo prima al 12' e poi di nuovo al 22'. Al 34, però, arriva il gol degli azzurri: a firmarlo è Callejon che segna la prima rete stagionale. Dopo quattro minuti, Callejon è determinante anche per il gol del raddoppio che stavolta porta la firma di Milik: lo spagnolo, infatti, si procura  il calcio di punizione poi trasformano magistralmente dal polacco. Nella ripresa, il Napoli ha in mano le redini del gioco, ma la Lazio riesce ad accorciare le distanze con Immobile. Gli uomini di Ancelotti potrebbero dilagare se non fosse per gli altri due pali colpiti da Fabian Ruiz e da Callejon. Al triplice fischio finale, Ancelotti può esultare con il rammarico di aver rischiato un po' troppo rispetto a quanto fatto in campo.

"Il campionato è molto importante, ma abbiamo una rosa tale per cui possiamo fare bene in tutte e tre le competizioni. La Juve? Nessun obiettivo a lungo termine, ora abbiamo due partite contro il Milan e pensiamo a quelle. Poi alla fine vediamo che succede. Qualcosa succederà: o faremo ridere o rideremo noi... Oggi avevamo assenze importanti, ma nessuno se ne è accorto" - sono le parole di Ancelotti nel post partita - "Potevamo gestire meglio, ma tutti hanno mostrato generosità e sacrificio". Certo, finché la capolista non perde colpi... ".

Mick Schumacher entra nell'Academy Ferrari


di PIERO LADISA - Dopo i rumors circolati nelle ultime settimane, nel pomeriggio di ieri è arrivata l'ufficialità: Mick Schumacher è entrato nella Ferrari Driver Academy. Il figlio del grande Michael, che ha fatto la storia del Cavallino vincendo in rosso ben cinque titoli consecutivi dal 2000 al 2004, farà dunque parte del vivaio delle giovani promesse del Cavallino tra le cui fila figurano già Giuliano Alesi, Callum Ilott, Marcus Armstrong, Robert Shwartzman, Enzo Fittipaldi e Gianluca Petecof.


"Sono felicissimo di avere raggiunto un accordo con Ferrari e del fatto che il mio prossimo futuro nelle competizioni automobilistiche sia in rosso, entrando a far parte della Ferrari Driver Accademy e così anche della famiglia della Scuderia Ferrari - ha detto il giovane Mick -. Questo è un altro passo nella giusta direzione e potrò solo beneficiare dell’immensa competenza che c’è lì. Farò di tutto per poter apprendere tutto ciò che mi può aiutare a raggiunger e il mio sogno: correre in Formula 1. E’ più che ovvio che Ferrari abbia un posto enorme nel mio cuore fin da quando sono nato e in quello della nostra famiglia, sono felice anche a livello personale per questa opportunità. Vorrei anche ringraziare la mia famiglia, gli amici e i partner che mi hanno supportato e aiutato ad arrivare a questo punto". 

“Per chi come me lo ha visto nascere ha sicuramente un significato emotivo particolare accogliere Mick in Ferrari, ma lo abbiamo scelto per il suo talento e per le qualità umane e professionali che ha messo già in mostra malgrado la sua giovane età, ha sottolineato il team principal Ferrari Mattia Binotto.

Campione in carica della F3 europea, quest'anno Mick Schumacher sarà impegnato in Formula 2 con il team Prema.

Serie A, Roma-Torino 3-2: El Shaarawy salva di Francesco

di STELLA DIBENEDETTO - Dopo la pausa invernale, il campionato di Serie A della Roma riparte con una vittoria. La squadra di Eusebio Di Francesco porta a casa tre punti importanti battendo 3-2 il torino grazie alle reti di Zaniolo e Kolarov prima del gol decisivo di El Shaarawy. Il Torino, però, ha messo in difficoltà i giallorossi che, dopo il doppio vantaggio, hanno subito il ritorno in partita dei granata, capaci di recuperare due reti di svantaggio.

Dopo appena sei minuti di gioco, Di Francesco perde Under, ma Zaniolo è in una forma strapitosa e prende in mano le redini del gioco sbloccando la partita al 15': il romanista prima impegna dal basso Sirigu, poi sulla ribattuta insacca di sinistro. Il Torino subisce il colpo e i giallorossi ne approfittano trovando la rete del raddoppio al 34' quando Kolarov trasforma un calcio di rigore concesso dall'arbitro per un fallo di Sirigu su El Shaarawy. La partita sembra finita, ma nella ripresa il Torino riapre tutto. Al 51', i granata accorciano le distanze con Rincon mentre al 67' trovano la rete di un insperato pareggio con Ansaldi. I tifosi giallorossi respirano l'aria di un nuovo disastro, ma ci pensa El Shaarawy a risolvere tutto segnando la rete del 3-2 definitivo e permettendo alla propria squadra di portare a casa tre punti pesantissimi per la corsa Champions.

"Ce la siamo complicata. Meritavamo un vantaggio più largo, dovevamo essere più bravi a gestire la palla. C’è grande voglia dei giovani, ma a volte manca l’esperienza e la capacità di addormentarla. Anche sul 2-1 abbiamo avuto l’occasione di chiuderla, ho visto grande capacità di reagire" - sono le parole de tecnico giallorosso a Sky ai cui microfoni ha poi aggiunto - "Stiamo crescendo tanto, dobbiamo lavorare di più insieme difensivamente. A volte dobbiamo essere meno aggressivi e leggere meglio le situazioni. Quando vinci 2-0 e prendi un contropiede così ti vorresti suicidare. Dobbiamo avere maggiore equilibrio ma lo troveremo".

Motogp. Dovizioso: "La Ducati è sempre più bella: lotterò per il titolo"

"Io ogni anno dico che la nuova Ducati è sempre più bella, ma quest'anno è più bella del solito ed io mi sento bene quando vedo tutto questo rosso" ha dichiarato Andrea Dovizioso, pilota di punta del team Ducati nella MotoGP, parlando della nuova rossa di Borgo Panigale dopo aver scoperto la livrea per il 2019 nella presentazione di Neuchatel.

"Sarà molto difficile vincere, ma negli ultimi due anni ho concluso al secondo posto, con due stagioni diverse: due anni fa ho lottato fino all'ultima tappa, mentre l'anno scorso non ci siamo riusciti, ma sono comunque contento. Ci sono stati degli alti e bassi, ho commesso degli errori, ma è stata un'esperienza importante per fare meglio il prossimo anno. Ho capito molte cose e da Brno a meta stagione e fino a Valencia abbiamo segnato tanti punti e lottato per la vittoria. La sensazione in sella alla moto è stata molto positiva e sono contento, mi sento a mio agio e credo davvero che potremo lottare per il campionato. Quest'anno sarà diverso, perché mi sento meglio, ho più fiducia. Ogni anno è una storia diversa. La sensazione negli ultimi due test è stata positiva. Abbiamo provato delle parti della nuova moto e a Sepang avremo una moto completamente nuova e il nostro livello sin dall'inizio potrebbe essere buono. Avremo molto materiale da testare prima che la stagione prenda il via".

Serie B: il Crotone acquista Spolli, il Venezia interessato a Moncini


di FRANCESCO LOIACONO - Il Crotone ha acquistato il difensore Spolli dal Genoa. I calabresi vorrebbero mettere a disposizione del tecnico Giovanni Stroppa pure la punta Monachello del Pescara. Il Venezia è interessato all’attaccante Moncini della Spal. Il Livorno cerca il portiere polacco Dragowski della Fiorentina. Il Brescia potrebbe contattare il Cagliari per l’attaccante Sau. L’Ascoli, il cui obiettivo è la salvezza, è molto vicino al portiere Milinkovic Savic del Torino. I marchigiani vorrebbero anche Acampora, centrocampista dello Spezia.

Il Benevento cerca Crisetig centrocampista del Bologna, Benali esterno del Crotone, e Ceppitelli difensore del Cagliari. La Salernitana che vuole qualificarsi per i play off per la promozione in A, forse ingaggia l’attaccante Cernigoi dal Pisa. La Cremonese starebbe per raggiungere l’accordo con Ceravolo, attaccante del Parma. In alternativa i lombardi potrebbero ingaggiare Ciofani, centravanti del Frosinone.

Sibilia: "Il Var? E' uno strumento che aiuta, ma ci sono questioni da approfondire"

"E' uno strumento che aiuta, ma ci sono questioni da approfondire. Molti errori sono stati eliminati. Ci sono delle problematiche ancora da risolvere, ma mi sembra uno strumento necessario che deve essere migliorato anche rispetto all'approccio che c'è stato. C'e' necessita' di valutare meglio le azioni e comunque l'autonomia del giudice di gara e' fuori discussione" ha dichiarato il presidente della Lnd e vice presidente vicario della Figc Cosimo Sibilia intervenuto alla trasmissione 'Un Calcio Alla Radio' su Radio CRC, parlando della Var.

"I cori? Abbiamo dei regolamenti e vanno applicati, ma sospendere la gara e' una competenza esclusiva di chi e' preposto all'ordine pubblico. Se si mettono insieme 500 imbecilli a fischiare cosa facciamo? Blocchiamo le partite? Abbiamo avuto un incontro con il sottosegretario e il ministro che hanno pareri diversi. Salvini dice una cosa e Giorgetti un'altra. Violenza su arbitri? Vedendo i numeri sono diminuite, ma e' chiaro che gli episodi di violenza sui campi di calcio vanno azzerati. Tolleranza zero verso la violenza, ma con i grandi numeri diventa una questione che si deve approfondire. Quando voi parlate dell'eta' degli arbitri considerate che un arbitro inizia a 16 anni, quindi quando si va ad arbitrare sui campi di seconda divisione stiamo parlando di un arbitro nemmeno ventenne. Nicchi ha detto che i nostri arbitri devono maturare perché il nostro campionato li aiuta, ma servono anche arbitri di maggiore esperienza. Sono giovanissimi e bisogna aiutarli e supportarli. Dobbiamo capire che anche l'arbitro può sbagliare. Una dei nostri primi provvedimenti e' stato l'inasprimento delle sanzioni. Abbiamo punito chi colpisce l'arbitro. Continua una diminuzione degli episodi per quanto riguarda la violenza sugli arbitri, anche se vanno azzerate. Abbiamo bisogno di  una collaborazione con tutti, anche con i media".