Formula Uno: Vettel e Leclerc fiduciosi per il Gp di Francia

Torna la Formula Uno e, nel fine settimana, si terrà la 60esima edizione del Gp di Francia. A parlare sono i due piloti della Ferrari, Sebastian Vettel e Charle Leclerc, i quali si preparano con grande ottimismo.
"Dallo scorso anno il Gran Premio di Francia è tornato sulla pista del Paul Ricard e credo che in questa stagione saremo avvantaggiati rispetto al 2018 perché avremo molti più dati dai quali cominciare per lavorare in questo weekend" ha dichiarato il pilota Sebastian Vettel "La pista ha lunghi rettilinei e curve di diverse velocità, molte delle quali sono state riasfaltate lo scorso anno. Avremo gomme di una mescola più dura rispetto a Montreal e quindi la gara sarà presumibilmente ancora una volta basata su un’unica sosta. Le condizioni meteo possono essere imprevedibili con temperature altissime ma anche molto vento. Lo scorso anno la mia gara venne compromessa da un incidente capitato al primo giro, ma credo che la nostra vettura abbia il potenziale per ottenere un buon risultato al Paul Ricard". 
"Quella francese è una pista piuttosto nuova per me, nonostante si trovi molto vicina a dove vivo" ha dichiarato invece Charle Leclerc "Di sicuro ho degli splendidi ricordi della mia prima volta al Paul Ricard lo scorso anno perché per la prima volta sono riuscito ad accedere al Q3 nella mia carriera in Formula 1. Credo che non dimenticherò mai quel sabato. Venendo al circuito, devo dire che ha una conformazione piuttosto anonima, con vie di fuga infinite. Questo fa sì che sia facile cercare il limite nelle prove libere perché è piuttosto improbabile finire contro le barriere. Sono contento di tornare a Le Castellet, e sono convinto di poter fare bene". 

Il Foggia Calcio 1920 è in vendita a 1 euro

di NICOLA ZUCCARO. Tanto tuonò che piovve sul Foggia Calcio. Non ci sarebbe altra espressione per titolare l'epilogo sul precario stato di salute societario del sodalizio rossonero che affronterà, da martedì 18 giugno 2019, l'ennesimo passaggio di proprietà, in vista del suo prossimo centenario. 
E' quanto si apprende dal comunicato stampa diffuso, nella tarda mattinata odierna, dalla Società dauna e che ufficializza la volontà della Famiglia Sannella nel cedere il relativo pacchetto di maggioranza azionario. 

Diverse le opzioni per il rilevamento e per le quali si resta a tutt'oggi nel campo delle ipotesi.  

Calcio. As Roma: "Non mettiamo la squadra in vendita: auguriamo a Francesco Totti buona fortuna"

Dopo l'addio di Francesco Totti dall'As Roma, lo stesso club risponde a lui in una nota ufficiale sul suo sito. "Il Club" si legge, per l'appunto, nella nota "è estremamente amareggiato nell’apprendere che Francesco Totti ha annunciato di lasciare la Società e di non assumere la posizione di Direttore Tecnico dell'AS Roma. Gli avevamo proposto questo ruolo dopo la partenza di Monchi ed eravamo ancora in attesa di una risposta. Riteniamo che il ruolo offerto a Francesco sia uno dei più alti nei nostri quadri dirigenziali: una posizione che ovviamente richiede dedizione e impegno totali, come ci si aspetta da tutti i dirigenti all'interno del Club. Eravamo pronti a essere pazienti con Francesco e ad aiutarlo a mettere in pratica questa trasformazione da grande calciatore a grande dirigente. Il ruolo di Direttore Tecnico è la carica in cui credevamo potesse crescere e in cui ci siamo proposti di supportarlo durante la fase di adattamento. Nonostante comprendiamo quanto sia stato difficile per lui decidere di lasciare l’AS Roma dopo trent’anni, non possiamo che rilevare come la sua percezione dei fatti e delle scelte adottate dal Club sia fantasiosa e lontana dalla realtà. Riguardo ai ripetuti riferimenti al suo possibile ritorno con l’insediamento di una nuova proprietà, in aggiunta alle informazioni raccolte da lui stesso in tutto il mondo circa soggetti interessati al Club, ci auguriamo che questa non sia un’anticipazione inopportuna di un tentativo di acquisizione: scenario che potrebbe essere molto delicato in considerazione del fatto che l’AS Roma è una società quotata in borsa. La proprietà non ha alcuna intenzione di mettere la Roma in vendita adesso o in futuro. Auguriamo a Francesco buona fortuna per quello che deciderà di fare".

Calcio: Walter Sabatini è il nuovo coordinatore tecnico del Bologna

Novità in casa Bologna: Walter Sabatini è il nuovo coordinatore tecnico sia dei felsinei che del Montreal Impact. Ad annunciarlo è stato il club rossoblù di proprietà di Joey Saputo.

Per quel che riguarda Walter Sabatini, ha firmato un contratto di un anno.

Totti: "Mi dimetto non per colpa mia"

(Ap)
ROMA - Francesco Totti dice addio alla Roma di Pallotta con una conferenza stampa organizzata all'interno del Salone d'Onore del Coni che lascerà senza dubbio uno strascico di polemiche nell'ambiente giallorosso. "La mia è stata una scelta coerente - ha dichiarato - perché davanti a tutti ci dev'essere la Roma, squadra da amare. Oggi non ci devono esser fazioni e ci deve essere unico obiettivo. L'amore per questi colori. I presidenti passano, come allenatori e giocatori, ma le bandiere non passano. Quello no. Questo mi ha fatto pensare tanto. Non è stata colpa mia prendere questa decisione". Poi il Pupone riferendosi alla dirigenza e rispondendo a una domanda ha precisato: "Loro mi tenevano fuori da tutto, hanno voluto questo e alla fine ci sono riusciti". 

Totti ha chiarito i motivi della rottura con la dirigenza giallorossa: "Non sono mai stato coinvolto in un progetto tecnico. Il primo anno ci poteva stare, ma poi mi sono fatto delle idee. È stato un pensiero fisso di alcuni levare i romani dalla Roma e alla fine sono riusciti a ottenere quello che volevano. Da 8 anni a questa parte - ha aggiunto - gli americani hanno cercato in tutti i modi di metterci da parte". Per Totti è un momento particolare, molto doloroso: "Quello di oggi è un momento terribile. Oggi è come morire. Era meglio morire". 

Ma quello dell'ex capitano della Roma non sembra un addio definitivo. "Questo è un arrivederci. Posso dire che è impossibile tenere Totti fuori dalla Roma. In questo momento prenderò altre strade. In un momento in cui un'altra proprietà punterà forte su di me, io sarò pronto". Al momento però il suo futuro è lontano da Trigoria: "Ora sto valutando le offerte che ci sono sul piatto e quella che mi farà stare meglio la prenderò col cuore e sarà decisiva".

Freddo il rapporto con Franco Baldini: "Non c'è mai stato e mai ci sarà ed è il motivo per cui ho preso questa decisione. Uno dei due doveva uscire. Mi sono messo da parte io. Troppi galli a cantare non servono. Ci sono troppi che mettono bocca sulle cose senza averne la competenza e fanno solo danni. Mi sono accorto che su tutte le decisioni l'ultima parola spettava sempre a Londra, quindi era tempo perso persino andarci visto che era tutto già fatto". Allenatore, Fonseca, compreso. 

Durante la conferenza stampa sono usciti fuori anche alcuni particolari sulla scelta dell'allenatore: "Voglio precisare che non sono andato a Londra perché era tutto già fatto, compreso l'allenatore. Che ci andavo a fare? Io ho chiamato un solo allenatore, Antonio Conte. Voglio precisarlo perché per stupido non ci passo". Le uniche parole di stima sono per Fienga: "L'unico della società che ringrazio, ci ha messo la faccia dicendomi che avrebbe voluto sempre lavorare con me".

"Tante cose mi hanno fatto riflettere - ha detto ancora Totti - non mi hanno mai reso partecipe. Mi chiamavano solo quando erano in difficoltà. In due anni avrò fatto 10 riunioni. Mi chiamavano all'ultimo, come se mi volessero accantonare. È mancato il rispetto verso la persone. Ho cercato in tutti i modi di mettermi a disposizione, ma dall'altra parte ho visto che era diverso il pensiero".

Poi un pensiero per la maglia e per De Rossi: "A settembre ho detto ai dirigenti di avvertire subito Daniele del fatto che non avrebbero rinnovato il suo contratto e non fare come hanno fatto con me perché è il capitano della Roma e va rispettato. Poi c'è stato contesto difficile e nessuno si è preso la responsabilità. Non capisco se è una cosa voluta o non ci pensano. In ogni caso era quello che hanno sempre voluto: levare i romani dalla Roma. Ora prenderò Daniele e andrò a vedere la partita con lui in curva sud. Tiferò sempre Roma, il mio sogno è vederla sempre ai vertici". 

L'ex dt ha voluto anche voluto dire la sua sull'operato di Di Francesco, esonerato durante la stagione: "Dopo una semifinale di Champions pensi di andare in finale l'anno dopo. Ma se vendi i giocatori... Ora non per difendere Di Francesco che era mio amico, ma lui ha chiesto 4-5 giocatori e non glieli hanno mai presi. È inutile nascondersi, la verità fa male".  

Coppa America: il Brasile vince 3-0 con la Bolivia, l'Argentina perde 2-0 con la Colombia

(Getty)
di FRANCESCO LOIACONO - Nella Coppa America in Brasile il Brasile ha vinto 3-0 a San Paolo con la Bolivia. Nel secondo tempo in gol i sudamericani con Coutinho su rigore dato per un fallo di mano di Jusin. Raddoppio di Coutinho di testa su cross di Firmino. Everton ha realizzato la terza rete con un tiro di destro da fuori area. Nel Brasile Paquetà che gioca nel Milan è rimasto in panchina per tutta la gara. A Salvador la Colombia ha vinto 2-0 con l’Argentina.

Nel secondo tempo la prima rete realizzata da Martinez di destro su passaggio di Rodriguez. Nell’Argentina Messi ha incredibilmente calciato fuori a porta vuota. La Colombia ha raddoppiato con Duvan Zapata di sinistro su assist di Lerma. Nel primo tempo si è infortunato nella Colombia Muriel che gioca in Italia nella Fiorentina, il quale ha riportato la distorsione del legamento collaterale del ginocchio. Rientrerà tra due mesi. Nell’Argentina Messi non ha convinto. Nella Colombia buona partita per Cuadrado della Juve. Nell’Argentina Dybala della Juve ha guardato tutto l’incontro dalla panchina.

Calcio: il Chelsea pensa a Franck Lampard per la panchina

Novità in Premier League: Franck Lampard potrebbe sostituire Maurizio Sarri sulla panchina del Chelsea. Stando a quanto ha dichiarato il giornale inglese Sun, l'ex centrocampista dei Blues avrebbe chiesto alla società di poter avere al proprio fianco un altro mostro sacro della storia del Chelsea, l'ivoriano Didier Drogba.

Per quel che riguarda Lampard, è ancora fra i più amati dai tifosi del Chelsea e potrebbe essere questa una buona scelta per la panchina.