Unibg: anche lo sport in videolezioni grazie ai trainer del Cus


Non solo lezioni tramite piattaforma e-learning e lauree telematiche: ora anche video lezioni di fitness da praticare tra le mura domestiche. E così il Centro Universitario Sportivo dell’Università degli studi di Bergamo, che da sempre promuove l’attività sportiva e uno stile di vita sano tra studenti, personale docente e tecnico-amministrativo dell’Università e anche nei confronti del territorio, che oggi più che mai ha bisogno di curarsi della propria salute, si mette in gioco per la salute dei bergamaschi.

Con questa iniziativa il CUS risponde all’appello dell’OMS e di Regione Lombardia di prendersi cura della propria salute, fisica e mentale, durante questo periodo di emergenza, a disposizione non solo della comunità accademica ma di tutta la comunità "digitale" le competenze dei trainer (tutti laureati in scienze motorie) proponendo lezioni e attività da fare in casa per il proprio benessere. La palestra dunque, entra nelle case di tutti, grazie a video tutorial pubblicati sui canali social, sul sito di Cus Bergamo e sul sito di Regione Lombardia.
Prosegue anche a distanza la missione promossa dal Cus Bergamo e dall’Ateneo di «palestra inclusiva» che – grazie ad attrezzature specifiche - mette a disposizione di atleti e persone con disabilità, istruttori opportunamente formati per garantire una preparazione atletica senza limiti. Per garantire la continuità degli allenamenti, che in questo caso assumono ancora più importanza in termini di prevenzione della salute, ogni ragazzo con disabilità è in contatto con il proprio allenatore che lo allena in via telematica.
"Il CUS nasce con lo scopo di promuovere l’attività fisica non solo nell’ambito della nostra Università, ma nei confronti di tutta la comunità bergamasca – sottolinea Andrea Cattaneo, responsabile fitness del Centro universitario sportivo dell’Università di Bergamo -. Questo progetto, così come molti altri del CUS, tipo la palestra inclusiva o l’attività fisica adattata per over 65, rientra a pieno titolo nella cosiddetta terza missione d’Ateneo: mettere a disposizione della società le diverse competenze del mondo accademico. In queste settimane abbiamo dovuto cambiare le nostre abitudini e sconvolgere le nostre giornate ma una certezza è rimasta: ancora una volta, lo sport unisce e supera tutte le barriere".
Gli esercizi sono disponibili sul profilo Facebook del CUS Bergamo (@cus.bergamo), sul sito del CUS al link https://cusbergamo.it/2020/03/il-cus-anche-a-casa/ e sul sito di Regione Lombardia.

Per informazioni:
www.unibg.it
www.cusbergamo.it

Coronavirus: i Campionati di A, B, C e D sospesi fino al 13 Aprile

(Pixabay)
di FRANCESCO LOIACONO -  Ulteriore proroga per la sospensione dei Campionati di Calcio per l’emergenza Coronavirus dopo la precedente, che ha fermato i tornei fino al 3 Aprile. Il presidente della Federcalcio Italiana, la FIGC, Gabriele Gravina, dopo avere ascoltato i pareri del presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia, e del presidente della Lega di Serie A Paolo Dal Pino, ha sospeso i Campionati di Calcio di A, B C e D fino al 13 Aprile.

Gravina ha preso questa decisione dopo il decreto dell’1 Aprile firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, che ha sospeso gli allenamenti delle squadre di calcio fino al 13 Aprile. I Campionati di Calcio potrebbero riprendere il 20 Maggio, alla fine di Maggio, o il 3 o 4 Giugno. Dipenderà dagli sviluppi dell’emergenza Covid 19.

Calcio. Zanetti: "Stiamo vivendo una situazione molto difficile: non va sottovalutato nulla"

(Ansa)
"Stiamo vivendo una situazione molto difficile, drammatica in tutto il mondo, il coronavirus sta colpendo tante popolazioni e non va sottovalutato assolutamente, c’e’ grande preoccupazione da parte di tutti" ha dichiarato il vicepresidente dell’Inter, Javier Zanetti.

"Noi per primi, avendo la proprietà cinese, ci siamo subito resi conti che si trattava di qualcosa di molto grave, purtroppo è arrivata in Italia in maniera forte con tanti deceduti e tante persone che lottano per vivere. Pensare oggi alla ripresa dei campionati è molto difficile, ora dobbiamo restare a casa fino al 13 aprile e credo che sia la cosa giusta da fare per far sì che la curva dei contagi possa scendere, poi si vedrà di rientrare alla normalità in maniera graduale, ma chi deve decidere per il mondo del calcio deve stare molto attento perché si parla della salute delle persone. C'è grande preoccupazione, non è che siamo davanti a un interruttore che si accende e tutto torna come prima, bisogna vedere anche lo stato d’animo dei giocatori, tutti sono preoccupati, abbiamo tutti le famiglie e bisogna tenere conto di ogni cosa. Bisogna vedere quando si potrà tornare alla normalità. Bisognerà anche stare attenti a non compromettere la prossima stagione, non è semplice prendere una decisione, speriamo che alla fine venga presa quella piu’ giusta" ha dichiarato ancora Javier Zanetti parlando dell'emergenza coronavirus.

Spadafora: "Anche nel mondo dello sport bisogna continuare a osservare regole rigide"

(Ansa)
"Anche nel mondo dello sport bisogna continuare a osservare regole rigide. Ecco perché saranno vietate tutte le competizioni sportive di ogni ordine e grado, ma dobbiamo chiedere un ulteriore sacrificio e dunque abbiamo vietato ogni tipo di allenamento in ogni tipo di struttura. So che è un sacrificio per tutti i nostri atleti professionisti e non solo, ma serve per tutelare loro stessi e tutti quanti noi" ha dichiarato il ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora. 

"Sono ore molto complicate e difficili. Stiamo vivendo anche piccoli segnali di miglioramento, ma non dobbiamo pensare adesso di riprendere subito le nostre abitudini, perché siamo in un momento nel quale bisogna osservare tutti al massimo le regole, stare assolutamente a casa e dare il tempo a chi sta lavorando con sacrificio di poter migliorare la situazione. Abbiamo davanti dieci giorni complicati e importanti in cui possiamo fare la differenza e poi cominciare a vedere dopo Pasqua segnali più netti e forti di cambiamento" ha dichiarato ancora su Facebook il ministro, Vincenzo Spadafora, parlando del divieto di allenamenti collettivi introdotto nel nuovo decreto del Governo. 

Coronavirus: i calciatori del Cagliari rinunciano allo stipendio di marzo

di FRANCESCO LOIACONO - In Serie A i calciatori del Cagliari si sono tagliati lo stipendio di Marzo per l’emergenza Coronavirus. Lo ha annunciato il presidente del club sardo Tommaso Giulini nella trasmissione Monitor alla tv privata di Cagliari Videolina. Giulini ha dichiarato:” I miei giocatori mi hanno cercato per darmi una mano sugli stipendi mostrando un grande senso di responsabilità in questo difficilissimo momento”.

Il Campionato di calcio di Serie A è sospeso dal 10 marzo per il Covid 19. Giulini presto si incontrerà con i suoi calciatori per decidere di trovare l’intesa per l’eventuale taglio degli stipendi anche per Aprile e Maggio. Il Cagliari è dodicesimo in classifica con 32 punti e alla ripresa del torneo, probabilmente alla fine di Maggio o nei primi giorni di Giugno 2020, cercherà di raggiungere presto la salvezza.

Calcio. Cellino: "Questa stagione non ha più senso: nessuna squadra tornerà come prima"

(Ansa)
"Questa stagione non ha più senso" ha dichiarato il presidente del Brescia, Massimo Cellino "Ci siamo fermati, nessuna squadra tornerà come prima, gli stadi a porte chiuse, in più c’è il rischio per la salute degli atleti. Per me tornare all’attività è una pura follia".

"Se ci costringono sono disposto a non schierare la squadra e perdere le partite 3-0 a tavolino per rispetto dei cittadini di Brescia e dei loro cari che non ci sono più. Il mio discorso si basa innanzitutto su due pilastri: il rispetto della salute e la salvezza del sistema calcio. Dopo aver perso questa stagione, rovineremo anche la prossima che invece sarà decisiva per ripartire. La Uefa non può far slittare nulla: la stagione si chiude il 30 giugno data di scadenza per la presentazione dei bilanci dei club e dei contratti dei giocatori. Sono arroganti e irresponsabili: pensano solo ai loro interessi economici e alle Coppe. Ma sul campionato italiano non decide l’Uefa, decide l’Italia. Per riprendere la A dovrà terminare entro il 30 giugno. Ci fanno giocare ogni due giorni? Se vuole fare qualcosa di utile l’Uefa mandasse a Brescia bombole di ossigeno e respiratori, gliene saremmo grati. Qui abbiamo i camion che trasportano i morti. Siamo al centro dell’epidemia. In ogni caso i giocatori vengono da 45 giorni di totale inattività, serve un mese di allenamento solo per rimetterli in forma. Altrimenti si rischiano di rompere tutti. Nei giorni scorsi dopo neanche mezz’ora di corsa due si sono stirati. In Lega mi aspetto il solito casino, tanto a molti della salute non frega nulla, pensano solo ai propri interessi. Lotito l’altro giorno mi ha urlato: ‘tu non vuoi giocare per salvarti’. Da che pulpito, lui che fa fuoco e fiamme perché pensa di vincere lo scudetto. A me di retrocedere non frega nulla: finora ce lo siamo meritato e anche io ho le mie colpe. Faccio un discorso generale. Per finire a giugno ci aspetta un tour de force impossibile e rischioso, per prolungare la stagione serve cambiare tutte le regole nazionali e internazionali: contratti dei giocatori, bilanci, scadenze con le banche, calciomercato, preparazione, inizio della nuova stagione. Un caos assoluto. Per che cosa?" sottolinea ancora Massimo Cellino in un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport.

Calcio. Dybala: "Ora sto bene: volevo allenarmi ma dopo cinque minuti mi mancava l’aria"

(Ansa)
"E’ anche una questione psicologica: all’inizio uno ha paura. Cercavo di non pensarci, poi abbiamo avuto il primo caso alla Juve, poi il secondo e quindi è toccato a me. Per fortuna siamo stati solo in tre. Avevo molta tosse, ero stanco e la notte, quando dormivo, sentivo freddo" ha dichiarato l’attaccante argentino della Juventus. Paulo Dybala, positivo al coronavirus come la fidanzata Oriana Sabatini. 

"Abbiamo cercato di conviverci e cercare di restare tranquilli. Ora stiamo bene, molto meglio. In questi giorni non abbiamo avuto sintomi. Diciamo che Oriana si è sentita abbastanza meglio, io ho avuto sintomi più forti: mi stancavo velocemente, volevo allenarmi ma dopo cinque minuti mi mancava l’aria. A quel punto ci siamo accorti che qualcosa non andava e attraverso i test abbiamo scoperto di essere positivi. Ronaldo è una persona eccezionale e amabile, sia in campo che fuori. A livello personale mi ha sorpreso in positivo, è sempre disposto a parlare, ad ascoltare. Gli ho detto che in Argentina è un po’ odiato per il suo modo di essere e che invece ho conosciuto una persona diversa. Mi ha risposto ridendo: ‘Ci sono abituato’. E quest’anno, finché si è giocato, abbiamo fatto molto bene insieme, abbiamo cominciato a conoscerci di più, a essere più affiatati in campo. Chiellini, che è il capitano, ha parlato col presidente e poi con noi. Mi ha chiamato, mi ha detto che il club ci chiedeva una mano perché oggi ha zero entrate. Si è arrivati a un accordo, ovviamente ne abbiamo parlato fra di noi nella chat di gruppo che abbiamo. C’erano diverse opinioni, ci sono giocatori a cui mancano una o due partite per attivare delle clausole e non sappiamo cosa succederà. E’ difficile mettersi tutti d’accordo e soprattutto su un tema così delicato ma alla fine siamo arrivati alla conclusione che era la cosa migliore da fare" ha dichiarato ancora Paulo Dybala.