WTA 250 Hertogenbosch: Cocciaretto vola in semifinale, battuta l’olandese Lamens

HERTOGENBOSCH (OLANDA) – Ottima prestazione sull’erba per Elisabetta Cocciaretto , che conquista un posto in semifinale nel torneo WTA 250...

WTA 250 Hertogenbosch: Cocciaretto vola in semifinale, battuta l’olandese Lamens


HERTOGENBOSCH (OLANDA)
– Ottima prestazione sull’erba per Elisabetta Cocciaretto, che conquista un posto in semifinale nel torneo WTA 250 di Hertogenbosch, superando nei quarti l’idolo di casa Suzan Lamens con il punteggio di 6-2, 7-6.

Nel primo set, l’azzurra si è imposta con autorità grazie a un servizio preciso e regolare, che le ha consentito di dettare il ritmo e tenere a bada l’olandese. Cocciaretto ha mostrato grande solidità, conquistando il parziale senza particolari difficoltà.

Il secondo set è stato invece molto più equilibrato: Lamens ha tenuto testa all’italiana fino al 6-6, forzando il tie-break. Qui è venuta fuori la maggiore esperienza e determinazione della tennista marchigiana, che con un efficace rovescio e colpi rapidi da fondo campo ha strappato la vittoria, chiudendo il match in due set.

Le altre semifinaliste

Insieme alla Cocciaretto, staccano il pass per le semifinali anche:

  • Elise Mertens (Belgio), che domina Yue Yuan (Cina) con un netto 6-0, 6-4

  • Elena Gabriela Ruse (Romania), vincente per 6-2, 6-4 sulla canadese Bianca Andreescu

  • Ekaterina Alexandrova (Russia), protagonista di una rimonta contro la connazionale Veronika Kudermetova, superata 5-7, 6-4, 6-2

Verso il gran finale

Con questa vittoria, Elisabetta Cocciaretto si conferma in grande forma sull’erba, superficie su cui sta crescendo visibilmente. In semifinale l’attende una sfida impegnativa, ma la determinazione e la brillantezza messe in campo finora fanno ben sperare.

Playoff Serie A1 Basket: la Virtus Bologna batte Brescia 90-87 in Gara 1 e si porta sull’1-0

Virtus Segafredo Bologna fb

BOLOGNA - La Virtus Bologna conquista la prima sfida della finale dei Playoff di Serie A1 superando Brescia con il punteggio di 90-87 alla Segafredo Arena, al termine di una gara intensa e combattuta fino all’ultimo possesso.

Il match si apre con un ottimo avvio dei lombardi: Bilan firma il primo 4-0 e Dowe guida la Germani a chiudere il primo quarto avanti 23-20. Nel secondo periodo Cournooh realizza una tripla importante per il 33-27, mentre con Rivers il Brescia va al riposo lungo sul 45-41, ancora in controllo.

Nel terzo quarto la Germani prova a scappare: Burnell porta i suoi sul 53-43, ma la Virtus resta in scia e chiude il parziale sotto solo di quattro lunghezze, sul 67-63, grazie anche al contributo di Shengelia.

L’ultimo quarto è un’altalena di emozioni: Ndour firma l’81-78 per Brescia, ma ancora Shengelia, autore di una prova straordinaria, guida la rimonta virtussina. È proprio lui, insieme a Morgan, a spingere Bologna fino al successo finale per 90-87.

Top scorer dell’incontro:

  • Virtus Bologna: Shengelia 29 punti, Morgan 19

  • Brescia: Rivers 15 punti, Burnell 14

Con questa vittoria, la Virtus Bologna si porta in vantaggio 1-0 nella serie finale. Il secondo atto della sfida è in programma per sabato 14 giugno alle ore 20:45, sempre alla Segafredo Arena, dove gli emiliani cercheranno di consolidare il vantaggio, mentre Brescia proverà a riportare la serie in parità.

Challenger Bratislava, Federico Cinà vola ai quarti: battuto l’americano Nava in due set


BRATISLAVA - Prestazione solida e convincente di Federico Cinà, che accede ai quarti di finale del torneo Challenger di Bratislava (terra battuta) grazie a una vittoria in due set contro l’americano Emilio Nava, con il punteggio di 7-6, 6-3.

Il primo set è stato caratterizzato da grande equilibrio, con entrambi i tennisti attenti nei turni di servizio fino al 6-6, rendendo necessario il tie-break. Qui, Cinà ha fatto la differenza con un servizio preciso e incisivo, imponendosi sull’avversario.

Nel secondo parziale, il tennista italiano ha preso il controllo dell’incontro grazie a un gioco efficace da fondo campo, in particolare con il rovescio, conquistando il set 6-3 e chiudendo il match.

Negli altri incontri degli ottavi:

  • Il francese Valentin Royer rimonta e supera il monegasco Valentin Vacherot per 1-6, 6-3, 6-4

  • Il kazako Alexander Shevchenko domina il britannico Jan Choinski per 6-3, 6-2

  • Il portoghese Henrique Rocha batte il cileno Marcelo Tomas Barrios Vera 6-2, 7-5

  • Il croato Dino Prizmic sconfigge lo slovacco Milos Karol con un netto 6-3, 6-2

  • Il tedesco Marko Topo si impone sull’argentino Facundo Mena per 6-3, 6-4

  • Il cileno Cristian Garin supera il rumeno Filip Cristian Jianu con il punteggio di 7-6, 6-1

Cinà continua quindi la sua corsa a Bratislava, confermando l’ottimo momento di forma e puntando a un posto in semifinale.

ATP Stoccarda, esordio amaro per Sonego e Fognini: azzurri fuori al primo turno


STOCCARDA –
Giornata negativa per il tennis italiano al torneo ATP 250 di Stoccarda, primo appuntamento stagionale sull’erba. Lorenzo Sonego e Fabio Fognini sono stati entrambi eliminati al debutto nel tabellone di singolare, confermando le difficoltà degli azzurri nell’adattamento alla superficie verde.

Sonego ha lottato per oltre due ore e mezza contro il francese Quentin Halys, ma si è arreso al termine di un match combattuto con il punteggio di 6-7, 7-6, 6-4. L’azzurro, autore di un buon primo set vinto al tie-break, ha poi perso progressivamente brillantezza, lasciando spazio alla maggiore solidità del transalpino.

Stessa sorte per Fabio Fognini, protagonista di un’altra sfida lunga e tirata contro Corentin Moutet. Il ligure, dopo aver ceduto il primo parziale 6-4, è riuscito a reagire vincendo il secondo set al tie-break, ma ha poi ceduto 6-3 nel decisivo terzo set, salutando così il torneo tedesco.

Risultati dagli altri campi:

  • Arthur Rinderknech ha superato il canadese Denis Shapovalov con il punteggio di 6-4, 2-6, 6-0.

  • Il giovane tedesco Justin Engel ha avuto la meglio su James Duckworth (4-6, 6-4, 7-6).

  • Vittoria solida anche per l’ungherese Marton Fucsovics, che ha eliminato il tedesco Yannick Hanfmann con un doppio 7-5, 6-4.

  • Partita sfortunata per il giapponese Yoshihito Nishioka, costretto al ritiro per un infortunio muscolare nel terzo set contro l’americano Learner Tien. Il match era in equilibrio dopo due tie-break vinti uno per parte.

Nel doppio, sconfitta anche per la coppia italiana Arnaldi-Sonego, battuta dai tedeschi Kevin Krawietz e Tim Puetz con un netto 6-4, 6-2. Passano invece al turno successivo Taylor Fritz e Jiri Lehecka, che hanno avuto la meglio su Hendrik Jebens e Albano Olivetti per 6-4, 6-7, 10-4.

Una giornata da dimenticare per i colori italiani, in attesa di risposte migliori nei prossimi impegni sull’erba.

ATP Stoccarda, Arnaldi eliminato al primo turno. Avanzano Struff, Lehecka, Nakashima e coppie di doppio


STOCCARDA 
- Si apre con una sconfitta il percorso di Matteo Arnaldi nel torneo ATP 250 sull'erba di Stoccarda. Nel singolare, l'italiano è stato eliminato al primo turno dal tedesco Jan Lennard Struff con il punteggio di 6-4 6-4.

Nel primo set, la precisione al servizio del tedesco si è rivelata determinante per permettergli di prevalere su Arnaldi. Anche nel secondo set, Struff ha mantenuto un alto livello di gioco, ottenendo il successo grazie alla potenza del suo rovescio e all'efficacia dei colpi da fondo campo. Con questa vittoria, Struff si qualifica per il secondo turno del torneo.

Negli altri incontri del singolare maschile, il ceco Jiri Lehecka ha avuto la meglio sull'argentino Benjamin Bonzi con un doppio 6-4. L'americano Brandon Nakashima ha superato il britannico Jacob Fearnley in tre set, con il punteggio di 4-6 7-6 6-1.

Per quanto riguarda il doppio, il portoghese Francisco Cabral e l'austriaco Lucas Miedler hanno conquistato il passaggio al secondo turno vincendo un match combattuto contro gli austriaci Alexander Erler e Constantin Frantzen, conclusosi con il punteggio di 6-3 4-6 11-9 (super tie-break). L'americano Alex Michelsen e il bangladese Rajeev Ram hanno prevalso sui tedeschi Yannick Hanfmann e Andreas Mies con un doppio 7-5 7-6, assicurandosi anch'essi un posto al turno successivo.

Italia-Moldavia 2-0: vittoria senza entusiasmi, Spalletti chiude tra dubbi e interrogativi


Si chiude con una vittoria dal sapore agrodolce l’avventura di Luciano Spalletti sulla panchina della Nazionale italiana. Dopo la pesante e preoccupante sconfitta contro la Norvegia, gli Azzurri superano 2-0 la Moldavia in un match tutt’altro che brillante, che lascia ancora molti dubbi sulle possibilità di qualificazione diretta ai prossimi Mondiali.

Una partenza sottotono e un brivido iniziale

Nonostante il risultato finale, è la Moldavia a partire meglio, mostrando ordine difensivo e vivacità offensiva. Al 9’, gli ospiti trovano addirittura il gol con Nicolaescu, bravo a staccare di testa su un perfetto cross di Reabciuk: la rete viene però annullata per fuorigioco, con l’Italia che tira un sospiro di sollievo dopo un’azione in cui la retroguardia azzurra si mostra lenta e distratta.

Raspadori illumina, ma il gioco non decolla

Tra i pochi a salvarsi nella serata è Giacomo Raspadori, che gioca nello stadio dove ha debuttato in Serie A e mostra grinta e dinamismo. Ci provano anche Retegui, spesso isolato in area, e Dimarco, ma è proprio Raspadori a sbloccare il match al 40’ con un destro secco in area, approfittando di un rimpallo generato da un goffo tentativo di rinvio di Ionita.

Secondo tempo senza scosse

La ripresa vede un'Italia un po’ più ordinata, ma ancora incapace di imporsi con autorità. La Moldavia resta pericolosa a tratti, confermando quanto il divario tecnico sia stato ampiamente ridotto da una prestazione opaca degli Azzurri. Il raddoppio arriva nella fase finale, complice una disattenzione difensiva moldava che permette a Frattesi di chiudere i conti con un tiro ravvicinato.

Qualificazione in bilico, bilancio incerto

Il successo serve più che altro a tenere vive le speranze di qualificazione diretta ai Mondiali, ma non scaccia le ombre su un’Italia lontana anni luce da quella che aveva entusiasmato all’Europeo 2021. Il ciclo Spalletti, almeno per ora, non ha lasciato il segno: troppi esperimenti, poca identità e una squadra che fatica a esprimersi con continuità.

Cosa resta

A restare impresse sono le incertezze difensive, l’isolamento delle punte e l’assenza di un gioco corale riconoscibile. L'Italia vince, ma non convince. E ora il futuro della Nazionale è ancora tutto da scrivere.

WTA Birmingham: Greet Minnen trionfa in finale, battuta Linda Fruhvirtova con un netto 6-2 6-1


BIRMINGHAM (UK)
– Greet Minnen conquista il titolo nel torneo WTA di Birmingham, imponendosi con autorità nella finale contro la ceca Linda Fruhvirtova. La tennista belga ha dominato il match con il punteggio di 6-2 6-1, mettendo in mostra un gioco solido e preciso che ha lasciato poco margine all’avversaria.

Nel primo set, Minnen ha sfruttato al meglio il servizio, riuscendo a comandare gli scambi e a mettere sotto pressione la Fruhvirtova, apparsa in difficoltà soprattutto sulla risposta. Il parziale si è chiuso rapidamente con un netto 6-2.

Nel secondo set, dopo un iniziale equilibrio fino all’1-1, la belga ha alzato ulteriormente il livello del suo tennis, grazie a un rovescio efficace e colpi profondi da fondo campo, prendendo il largo e chiudendo la pratica con un perentorio 6-1.

Un percorso convincente

Minnen ha dimostrato grande tenacia anche in semifinale, dove ha avuto la meglio sulla svizzera Rebeka Masarova al termine di una vera battaglia: 3-6 7-6 7-6 il punteggio di un match tiratissimo, deciso nei dettagli e nei momenti cruciali.

Dall'altra parte del tabellone, Linda Fruhvirtova aveva conquistato la finale battendo la francese Jessica Ponchet in tre set (6-2 0-6 6-4), in una semifinale dai molti volti.

Le italiane

Per quanto riguarda il tennis azzurro, Lucrezia Stefanini si è fermata agli ottavi di finale, eliminata dalla svizzera Valentina Ryser con il punteggio di 6-3 7-6, nonostante una buona prova nel secondo set.

Con questa vittoria a Birmingham, Greet Minnen consolida la sua posizione nel circuito WTA, dimostrando di essere in ottima forma in vista della stagione su erba e dei prossimi appuntamenti internazionali.

Roland Garros 2025: Alcaraz re di Parigi dopo una battaglia epica contro Sinner

PARIGI – È servito un miracolo di classe, cuore e nervi saldissimi a Carlos Alcaraz per difendere la corona del Roland Garros. In 5 ore e 29 minuti di battaglia d’altri tempi, lo spagnolo ha piegato Jannik Sinner con il punteggio di 4-6, 6-7, 6-4, 7-6, 7-6, nella finale più lunga della storia dell’Era Open a Parigi. Una sfida disperata e disperante, che ha visto lo spagnolo compiere la sua prima rimonta da due set sotto in uno Slam, mentre per l’azzurro resta un dramma sportivo a un passo dal trionfo.

Il racconto di un’odissea tennistica

Sinner parte con autorità, ma anche con qualche difficoltà al servizio. Dopo un break per parte, è lui a chiudere il primo set 6-4 con coraggio, nonostante le percentuali di prima in calo. Il secondo set sembra un manifesto del dominio mentale dell’altoatesino: vola 3-0, poi 5-2, ma si complica la vita. Alcaraz recupera, si arriva al tie-break e ancora una volta Jannik si dimostra letale nei momenti caldi: 7-4 e 2 set a 0. Il sogno azzurro è lì, a un passo.

La svolta

Ma Carlos non ci sta. Parte male anche nel terzo, va sotto di un break, poi si aggrappa alla sua energia inesauribile. Ritrova colpi e coraggio, spinge Jannik all’errore, strappa due volte il servizio e accorcia: 6-4. Sinner accusa il colpo, Alcaraz ora vola. Il quarto set è un’altalena di emozioni: break, controbreak, match point per Sinner, tre in tutto, e la palla del titolo tra le mani. Ma è Carlos a resistere, con le sue “3C” – corazon, cabeza y cojones – e a trascinare tutto al tie-break: lo vince 7-3, si va al quinto.

Ultimo atto da leggenda

Nel set decisivo, il pubblico è tutto con Alcaraz. Jannik parte male, cede subito il servizio. Ma reagisce, rimonta quando lo spagnolo serve per il match, e si porta avanti 6-5. La tensione è alle stelle, i muscoli sono al limite, i nervi anche. Si arriva al super tie-break. Sinner si spegne proprio sul più bello, mentre Alcaraz si accende: 9-2, sette match point. Chiude con un passante in corsa da fantascienza. Il Philippe Chatrier esplode. Il dramma si consuma.

Numeri e destino

Carlos Alcaraz conquista il suo quinto Slam, il secondo consecutivo a Parigi, confermando la stoffa del campione. Jannik Sinner rimane fermo a quota tre, ma dimostra ancora una volta di essere uno dei grandi. Ora lo attende Wimbledon, dove cercherà vendetta sportiva sull’erba del campione in carica.

Una partita destinata a entrare nella storia, non solo per la durata, ma per l’intensità emotiva e tecnica. E anche se il trofeo è andato in Spagna, il cuore del tennis, oggi, ha battuto anche per l’Italia.

Luciano Spalletti lascia la Nazionale: "Contro la Moldova la mia ultima panchina. Ho deluso, mi faccio da parte"


ROMA
– Si chiude con parole cariche di emozione e consapevolezza l’avventura di Luciano Spalletti alla guida della Nazionale italiana. Il tecnico di Certaldo ha annunciato che la sfida contro la Moldova sarà la sua ultima partita sulla panchina azzurra, dopo il tracollo per 3-0 contro la Norvegia che rischia di compromettere in modo definitivo le speranze dell’Italia di qualificarsi ai prossimi Mondiali.

Con la Moldova sarà la mia ultima partita, poi darò l'ok alla risoluzione del contratto. So di aver creato danni al movimento con i risultati negativi”, ha dichiarato un visibilmente scosso Spalletti durante una conferenza stampa improvvisata.

Il confronto con Gravina

La decisione è arrivata dopo un confronto telefonico con il Presidente della FIGC Gabriele Gravina, che avrebbe già comunicato al tecnico l’intenzione della Federazione di sollevarlo ufficialmente dall’incarico al termine della prossima gara. La partita con la Moldova, dunque, si preannuncia come l’addio simbolico di Spalletti alla maglia azzurra, che aveva abbracciato con entusiasmo dopo il ciclo di Roberto Mancini.

Spalletti, arrivato in Nazionale dopo lo scudetto conquistato con il Napoli, non è riuscito a imprimere la svolta attesa, raccogliendo una serie di prestazioni altalenanti culminate nella pesante e inaspettata sconfitta contro una Norvegia arrembante, capace di infliggere all’Italia un severo 3-0 che ha lasciato attonita l'opinione pubblica.

“Mi assumo tutte le responsabilità”

“Mi faccio da parte per amore della Nazionale”, ha aggiunto il tecnico toscano, “mi prendo tutte le responsabilità, non solo per i risultati ma per l’effetto che possono aver avuto sul sistema calcio in Italia. La Nazionale è di tutti e viene prima di ogni altra cosa”.

Spalletti ha parlato anche della delusione personale e della volontà di non ostacolare eventuali cambiamenti decisi dalla Federazione: “Se Gravina ha già in mente un’alternativa, io non farò muro. Anzi, mi metto subito a disposizione per una transizione ordinata. È giusto così”.

I possibili successori

Intanto, la FIGC sta già valutando i possibili sostituti. In cima alla lista dei nomi ci sarebbero Claudio Ranieri, attualmente consulente tecnico della Roma, e Stefano Pioli, da poco libero dopo l’esperienza negli Emirati Arabi. Entrambi sono considerati figure di esperienza e carisma, in grado di ricompattare un gruppo apparso smarrito e sfiduciato.

Non si esclude, inoltre, l’ipotesi di una soluzione ad interim in vista delle prossime decisive partite di qualificazione, per poi programmare un progetto a lungo termine.

Un addio amaro

Quello di Spalletti è un addio amaro, che lascia l’Italia in bilico e con l’obbligo di riflettere su una nuova direzione. L’avventura azzurra del tecnico toscano si era aperta con grandi speranze, ma non è mai riuscita a decollare, tra problemi tattici, difficoltà ambientali e una gestione del gruppo che non ha prodotto i frutti sperati.

Il calcio italiano si trova ora davanti all’ennesimo bivio. Mentre si prepara alla sfida con la Moldova – diventata improvvisamente simbolica – il Paese intero guarda già al futuro, in cerca di un nuovo condottiero capace di restituire entusiasmo, risultati e dignità alla maglia più importante.

Roland Garros, trionfo storico per Sara Errani e Jasmine Paolini: primo Slam in doppio per la coppia azzurra

Roland Garros fb

PARIGI 
– Una nuova pagina di storia del tennis italiano è stata scritta oggi sulla terra rossa del Roland Garros. La coppia formata da Sara Errani e Jasmine Paolini ha conquistato il titolo di doppio femminile, superando in una combattutissima finale la coppia russo-kazaka Danilina-Krunic con il punteggio di 6-4, 2-6, 6-1.

Si tratta del primo trionfo in uno Slam per la coppia azzurra, reduce da una stagione eccezionale: dopo il clamoroso oro olimpico conquistato lo scorso anno a Parigi e la recente vittoria al torneo di Roma, Errani e Paolini confermano il loro straordinario affiatamento e una solidità in crescita continua.

Il match: equilibrio, difficoltà e poi il trionfo

La finale ha avuto un andamento altalenante. Le italiane sono partite forti, imponendo il loro ritmo nel primo set e portandolo a casa 6-4 con grande determinazione, sfruttando la maggiore incisività a rete e la precisione nei colpi da fondo.

Nel secondo set, la reazione di Danilina e Krunic è stata veemente: le avversarie hanno alzato il livello e sono riuscite a dominare la frazione con il punteggio di 2-6, complicando la strada verso il titolo per le azzurre.

Ma è nel terzo e decisivo set che la vera anima vincente di Errani e Paolini è emersa con prepotenza. Con un parziale di 6-1, la coppia italiana ha letteralmente travolto le avversarie, tornando a dettare legge con aggressività e complicità perfetta. Un set a senso unico che ha sancito un trionfo storico per l’Italia del tennis femminile.

Un successo dal sapore speciale

Per Sara Errani, veterana del circuito e già vincitrice del Roland Garros in doppio nel 2012 insieme a Roberta Vinci, questo titolo rappresenta una straordinaria rinascita sportiva. Per Jasmine Paolini, che ha già vissuto un 2024 da protagonista anche in singolare, è una consacrazione definitiva nel panorama internazionale.

"È un’emozione incredibile, vincere uno Slam in doppio insieme è un sogno che si avvera", ha dichiarato una commossa Paolini a fine partita. "Abbiamo lavorato tanto, ci siamo sempre sostenute a vicenda, e oggi abbiamo raccolto i frutti di questo percorso", ha aggiunto Errani.

Il tennis italiano ancora protagonista

Il successo di Errani e Paolini conferma l’ottimo momento del tennis italiano, sia in campo maschile che femminile. Dopo i recenti trionfi in singolare e doppio a livello internazionale, questa vittoria rafforza il ruolo dell’Italia come una delle nazioni leader del tennis mondiale.

Ora gli occhi sono puntati sulla stagione estiva, con Wimbledon e le Olimpiadi di Parigi 2024 (giocate sulla stessa terra del Roland Garros) all’orizzonte. E c’è da scommettere che questa coppia magica non ha ancora finito di sorprendere.

Coco Gauff conquista il Roland Garros: battuta Sabalenka in finale

Coco Gauff ig

PARIGI – Trionfo sulla terra rossa di Parigi per l’americana Coco Gauff, che si aggiudica il titolo del Roland Garros 2025 dopo una finale combattuta e spettacolare contro la bielorussa Aryna Sabalenka, numero 1 del mondo. Il match si è concluso con il punteggio di 6-7, 6-2, 6-4 in favore della statunitense, al termine di 2 ore e 38 minuti di gioco intenso.

Il primo set è stato equilibratissimo: Sabalenka, solida al servizio e precisa nei momenti chiave, ha avuto la meglio al tie-break, sfruttando al massimo la potenza dei suoi colpi. Ma la reazione della Gauff non si è fatta attendere. Nel secondo set, l’americana ha cambiato strategia, ricorrendo a pallonetti intelligenti e a un gioco più vario che ha messo in difficoltà la sua avversaria, riuscendo così a imporsi per 6-2.

Nel terzo e decisivo set, le due atlete hanno lottato punto a punto fino al 4-4. Proprio in quel momento Gauff ha alzato il livello del suo gioco, sfoderando rovesci vincenti e colpi da fondo campo velocissimi che le hanno permesso di conquistare gli ultimi due game e chiudere il match sul 6-4.

Per Coco Gauff si tratta del primo trionfo al Roland Garros e del secondo titolo Slam in carriera, dopo la vittoria agli US Open nel 2023. Un successo che consacra la 21enne americana come una delle protagoniste assolute del tennis femminile mondiale.

Per Sabalenka, invece, una sconfitta inaspettata nella sua prima finale a Parigi. Nonostante la grande stagione e la vetta del ranking WTA, la bielorussa dovrà rimandare ancora il sogno di conquistare il titolo sul rosso parigino.