WTA Finals a Riyad: Paolini supera Rybakina, Sabalenka batte Zheng

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FRANCESCO LOIACONO - Sulla superficie veloce del cemento di Riyad, Arabia Saudita, Jasmine Paolini continua a brillare nelle WTA Finals, conquistando una vittoria significativa contro la kazaka Elena Rybakina. La tennista toscana ha trionfato in due set, 7-6, 6-4, in un incontro durato un’ora e 44 minuti, confermando la sua posizione tra le migliori del circuito femminile.

Paolini domina con precisione e strategia

Il primo set è stato combattuto punto su punto, con entrambe le giocatrici che si sono mostrate solide e determinate. Sul 6-6, il tie-break è diventato inevitabile, e in questa fase decisiva Paolini ha sfruttato magistralmente i pallonetti, costringendo Rybakina all’errore e chiudendo il set a suo favore.

Nel secondo set, Paolini ha trovato un ritmo più sicuro e incisivo, portandosi rapidamente sul 5-3 grazie a potenti colpi lungolinea. Con un servizio impeccabile e preciso, è riuscita a gestire la pressione e ha chiuso il match sul 6-4, conquistando un meritato successo.

Attualmente numero 4 nella classifica mondiale WTA, Paolini conferma il suo ottimo stato di forma e punta alla vittoria nel prossimo incontro contro la cinese Qinwen Zheng, una sfida in cui parte da favorita.

Sabalenka si impone su Zheng con solidità

Nell’altro match della giornata, Aryna Sabalenka ha superato Qinwen Zheng con un punteggio di 6-3, 6-4 in un’ora e 26 minuti. Nel primo set, la bielorussa ha dominato grazie ai passanti incrociati, mettendo in difficoltà Zheng e imponendosi con sicurezza.

Il secondo set è stato più equilibrato, con Zheng che ha resistito fino al 4-4. Ma Sabalenka, sfruttando le sue demivolée e colpi in top spin, ha preso il controllo del gioco e si è aggiudicata il set e il match, dimostrando ancora una volta la sua potenza e abilità tattica.

Prossime sfide per Paolini e Sabalenka

Con queste vittorie, Paolini e Sabalenka avanzano con fiducia nelle WTA Finals. Paolini affronterà domani Zheng, con buone possibilità di proseguire la sua corsa verso la finale, mentre Sabalenka continua a consolidare il suo percorso nel torneo.

Serie A: il Milan vince contro il Monza, la Juventus si impone a Udine

Il Milan ritrova il successo e rialza la testa dopo la sconfitta a San Siro contro il Napoli. In una partita combattuta ma priva di grande spettacolo, i rossoneri si sono imposti per 1-0 sul Monza grazie a un gol di Tijjani Reijnders, che è stato schierato titolare da Paulo Fonseca accanto a Theo Hernandez, rientrato dopo la squalifica. L’allenatore milanista ha scelto di rinunciare nuovamente a Rafael Leao dal primo minuto, segnando per il portoghese la terza panchina consecutiva in campionato. La vittoria permette al Milan di concentrarsi con più serenità sulla prossima sfida di Champions League contro il Real Madrid, rimanendo nelle posizioni di vertice in Serie A.

Al contrario, il Monza di Alessandro Nesta rimane nelle parti basse della classifica, con soli due punti di vantaggio dal Genoa ultimo. La formazione brianzola, che ha visto il ritorno in campo dal primo minuto di Daniel Maldini, ha mostrato due volti: un buon primo tempo con diverse occasioni sprecate e una seconda frazione meno incisiva, senza mai realmente sfiorare il gol del pareggio.

Juventus autoritaria a Udine

Parallelamente, la Juventus ha portato a casa tre punti preziosi contro l’Udinese, vincendo 2-0 al termine di una partita dominata nella prima frazione. Gli uomini di Thiago Motta hanno saputo capitalizzare al massimo le loro uniche vere occasioni, dimostrando cinismo e compattezza. Il gol del vantaggio è stato firmato da Thuram, che ha colpito il palo e trovato la rete su rimpallo con la schiena del portiere Okoye. Poco dopo, Savona ha raddoppiato, mettendo a segno la sua occasione su respinta di un tiro di Yildiz.

Nella ripresa, l’Udinese ha cercato di reagire senza successo, con un gol annullato a Davis per un fallo in attacco che ha scatenato il disappunto del pubblico. La Juventus ha saputo mantenere il controllo della gara, e nonostante un colpo di testa di Lucca che ha colpito la traversa, la formazione di Thiago Motta ha messo in cassaforte la vittoria.

Con questa vittoria, la Juventus si avvicina alle prime posizioni in classifica e mostra una crescita anche nella gestione difensiva.

Serie A, Lecce sconfitto dal Bologna: 1-0 al 'Dall’Ara'

FRANCESCO LOIACONO - Il Lecce incassa una sconfitta per 1-0 contro il Bologna allo stadio “Dall’Ara” nell’undicesima giornata di Serie A, proseguendo una serie negativa che lo vede fermo nella parte bassa della classifica.

Primo tempo: Lecce aggressivo, ma manca il gol

La partita inizia con un tentativo di Castro che al primo minuto, di testa, non riesce a schiacciare il pallone in porta. Il Lecce si mostra propositivo e al 22’ Pierotti sfiora la rete, sprecando un'occasione importante. Al 32’ il Lecce vede annullarsi un gol di Rafia per un fallo di Dorgu su Lucumí, una decisione che lascia l’amaro in bocca ai giallorossi. Bologna, invece, si rende pericoloso al 42’ con Freuler, che non riesce a finalizzare. Sul finire del primo tempo, Castro tenta di nuovo di trovare il gol, ma senza fortuna.

Secondo tempo: Orsolini decide il match

Il Lecce continua a cercare il vantaggio e al 4’ Krstovic tira di destro, ma la conclusione è imprecisa. Bologna risponde al 23’ con un’opportunità mancata di Dallinga. Al 28’ Krstovic su punizione si avvicina al vantaggio per i pugliesi, ma il pallone non entra. Al 35’ Fabbian spreca da posizione favorevole, e al 40’ arriva la svolta del match: Orsolini insacca di testa su un cross di Miranda, portando il Bologna in vantaggio. Nonostante i tentativi finali, il Lecce non riesce a rimontare.

Classifica e prossimi impegni

Questa sconfitta segna la settima battuta d’arresto per il Lecce, che si trova ora al penultimo posto in classifica con 8 punti, a pari merito con Monza e Venezia. Il Bologna, con questa terza vittoria in campionato, sale all’ottavo posto a quota 15 punti.

FCI Puglia: ponte di Ognissanti a ritmo di ciclocross tra Corato e Bisceglie


CORATO – Sono a buon punto i preparativi per il Trofeo Rebel Ciclocross che avrà luogo a Corato venerdì 1 novembre con la Fusion Bike che sta lavorando alacremente nel proporre la seconda edizione sul collaudato circuito del parco naturale Berardi in via Gravina (collocato in periferia tra il Nicotel e la parrocchia del Sacro Cuore di Gesù). Agonisti e amatori di scena sul percorso di circa 2.600 metri disegnato su un ampio spazio verde, con la presenza di diverse collinette, contropendenze e difficoltà tipiche del ciclocross. Questo il cronoprogramma giornaliero delle partenze: juniores, donne tutte, master 4-5-6-7-8 alle 9:30 (40 minuti); uomini élite, under 23, élite master sport, master 1-2-3 alle 10:20 (60 minuti); donne allieve, esordienti uomini e donne alle 11:30 (30 minuti); allievi con partenza separata tra i ragazzi di primo anno e di secondo anno alle 12:10 (30 minuti); G6 uomini e donne alle 12:50 (20 minuti).

BISCEGLIE – La 27°edizione della Coppa Città di Bisceglie – Memorial Peppino Preziosa si appresta a dare vita, il 3 novembre, a una tradizionale domenica di passione per questa disciplina autunnale ed invernale che fa capo al Mediterraneo Cross, uno dei circuiti più ambiti del Centro-Sud Italia. Grazie agli ammirevoli sforzi della Polisportiva Dilettantistica Gaetano Cavallaro, il percorso ha sempre il suo fascino nella sua meravigliosa cornice mozzafiato: la Conca dei Monaci (litorale di ponente in via della Libertà). La gara si svolge su un circuito, al 90% sterrato, ricavato in due terreni collegati da una striscia asfaltata di circa 300 metri. Il tracciato prevede una scalinata di circa 15 gradini, un tratto in contropendenza e diverse collinette ed avvallamenti, per una lunghezza complessiva di 2,6 chilometri. Sono previste cinque batterie di partenza per le gare ufficiali in seno al Mediterraneo Cross: G6 uomini e donne alle 10:00 (durata 20 minuti); esordienti secondo anno uomini e donne alle 10:30 (30 minuti); allievi uomini e donne alle 11:15 (30 minuti); juniores, donne tutte, master di seconda fascia over 45 e di terza over 54 alle 12:00 (40 minuti); uomini élite, under 23 e fascia amatoriale 1/under 45 alle 13:00 (60 minuti).

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ATP Masters 1000 Parigi Bercy: Popyrin elimina Medvedev, vincono anche Zverev, Rune e Humbert


FRANCESCO LOIACONO -
Nel secondo turno del torneo ATP Masters 1000 di Parigi Bercy, l’australiano Alexei Popyrin ha firmato un’impresa, eliminando il russo Daniil Medvedev, numero tre del mondo, in un match combattuto concluso 6-4, 2-6, 7-6. Con questa vittoria, Popyrin si qualifica per il terzo turno, confermando la sua ottima forma nel torneo parigino.

La giornata ha visto il francese Arthur Fils trionfare contro il tedesco Jan-Lennard Struff con il punteggio di 6-3, 6-4, mentre un altro russo, Karen Khachanov, è riuscito a imporsi in rimonta sul francese Giovanni Mpetshi Perricard per 6-7, 6-1, 6-4.

Il bulgaro Grigor Dimitrov ha superato in tre set l’argentino Tomas Martin Etcheverry, prevalendo 6-7, 6-3, 7-5. Sul fronte francese, anche Ugo Humbert ha entusiasmato il pubblico di casa sconfiggendo agevolmente l’americano Marcos Giron con un netto 6-3, 6-2.

Tra gli altri risultati, il giovane talento danese Holger Rune ha battuto il kazako Alexander Bublik con un convincente 6-4, 6-2, mentre Alex De Minaur, altro australiano in gara, ha avuto la meglio sul serbo Miomir Kecmanovic in due set, chiudendo 6-4, 7-6.

Il francese Arthur Rinderknech ha superato l’americano Alex Michelsen in due tie-break, 7-6, 7-6, mentre Adrian Mannarino ha rimontato il belga Zizou Bergs, chiudendo con un 3-6, 6-2, 6-4.

Il tedesco Alexander Zverev ha prevalso sull’olandese Tallon Griekspoor in due set serrati, 7-6, 6-3, e infine il francese Arthur Cazaux ha superato l’americano Ben Shelton con il punteggio di 6-3, 7-6, concludendo una giornata intensa di sfide al Masters 1000 di Parigi.

Juventus, pareggio amaro contro il Parma: finisce 2-2 allo Stadium, il Napoli scappa a +7

TORINO - La Juventus soffre ancora di “pareggite” e chiude sul 2-2 contro il Parma in una partita segnata da continue rincorse al pareggio. Per i bianconeri, è il sesto pareggio in dieci giornate di campionato e il quarto nelle ultime sei gare interne, un risultato che li vede scivolare al quarto posto, con il Napoli ormai distante sette punti e l’Inter a +3. Anche l’Atalanta riesce nel sorpasso, lasciando la Juve a riflettere su una fase offensiva poco incisiva e una difesa fragile.

La formazione: Thiago Motta punta su Vlahovic, Pecchia sorprende con un coraggioso 4-2-3-1

Il tecnico Thiago Motta sceglie di rinunciare ancora una volta a Yildiz, confermando invece Vlahovic al centro dell’attacco. In difesa, la coppia Gatti-Danilo e, a centrocampo, la regia di Locatelli affiancato da Thuram. Dietro le punte, Conceicao, McKennie e Weah formano la linea di trequartisti, con Koopmeiners di nuovo a disposizione in panchina dopo un lungo stop. Pecchia, allenatore del Parma, sorprende con un 4-2-3-1 che diventa un 4-5-1 in fase difensiva, schierando Bonny come riferimento offensivo.

Il primo tempo: il Parma parte forte, la Juve risponde

È proprio Bonny a dare la scossa iniziale, impegnando Di Gregorio al secondo minuto e creando l’occasione per il vantaggio ospite: dal successivo calcio d’angolo, Balogh anticipa Weah e serve Delprato, che di testa batte il portiere bianconero. La Juve reagisce faticosamente, con Vlahovic che manca una ghiotta occasione davanti a Suzuki. Solo alla mezz’ora i bianconeri trovano il pareggio grazie a McKennie, bravo a sfruttare un cross di Weah.

Ma il Parma non si lascia intimorire e torna subito in vantaggio con Sohm, servito in contropiede da Man. Gli ospiti chiudono la prima frazione avanti per 2-1, tra i fischi dei 40mila tifosi allo Stadium.

La ripresa: la Juve trova il secondo pareggio, ma non basta

Nella ripresa, dopo pochi minuti, la Juve risponde con un’altra fiammata: Thuram parte in progressione e serve Conceicao, che trova Weah per il gol del 2-2. Motta tenta il tutto per tutto con Yildiz e Savona per Weah e Cabal, mentre il Parma risponde inserendo Almqvist e Charpentier per rinnovare l’attacco. Nel finale la Juve si getta in avanti, ma senza successo. Un’occasione clamorosa capita a Charpentier all’82’, che però non riesce a superare Di Gregorio.

Gli ultimi minuti sono una battaglia: Delprato respinge un tiro pericoloso di Yildiz, Almqvist viene fermato in corner da Gatti, e Locatelli vede il suo tiro bloccato da Hainaut. All’ultimo minuto, Suzuki sbaglia un’uscita ma il Parma riesce comunque a respingere l’assalto finale.

La “pareggite” rallenta la corsa della Juve, mentre il Parma esulta per un punto prezioso

Un altro pareggio frena la Juventus, che ora si trova in quarta posizione, distanziata dalle dirette concorrenti. Per il Parma, invece, si tratta di un punto d’oro, frutto di una gara coraggiosa e ben giocata, con un’organizzazione difensiva che ha resistito fino alla fine.

Delusione italiana al primo turno del torneo di Parigi Bercy: tutti eliminati

FRANCESCO LOIACONO - Il primo turno del torneo di Parigi Bercy si conclude amaramente per il tennis italiano, con l’eliminazione di tutti i partecipanti. Lorenzo Musetti è stato sconfitto dal tedesco Jan Lennard Struff con un punteggio di 6-4, 6-2. Il primo set è stato equilibrato fino al 4-4, ma Struff ha trovato il modo di superare Musetti con una serie di pallonetti decisivi. Nel secondo set, Musetti si era portato inizialmente in vantaggio sul 2-0 con efficaci top spin, ma Struff ha recuperato, dominando con passanti incrociati fino a chiudere il match.

Anche Matteo Arnaldi ha trovato difficoltà contro il danese Holger Rune, perdendo 6-4, 6-4. Matteo Berrettini, invece, è uscito sconfitto dall’australiano Alexei Popyrin per 7-5, 7-6, mentre Lorenzo Sonego ha ceduto 7-6, 6-3 al cileno Nicolas Jarry. Fabio Fognini, in un incontro serrato contro il kazako Alexander Bublik, ha perso 7-5, 7-5. Luciano Darderi ha visto sfumare le sue speranze con un 6-3, 6-4 contro l’olandese Tallon Griekspoor.

Infine, Flavio Cobolli non ha potuto competere a causa di un problema alla spalla, ritirandosi dal torneo prima di sfidare il francese Richard Gasquet. Con queste eliminazioni, l’Italia chiude senza rappresentanza già al primo turno di Parigi Bercy, rimandando le aspettative di riscatto ai prossimi tornei.

Napoli inarrestabile: 2-0 al Milan a San Siro e vetta sempre più salda

Ssc Napoli

MILANO – Il Napoli di Antonio Conte dimostra ancora una volta di fare sul serio in questa stagione e, con un'ottima prestazione, supera il Milan a San Siro per 2-0, consolidando così il suo primato in classifica. Partenopei in gran forma, mentre il Milan, guidato da Paulo Fonseca, paga l’assenza iniziale di Rafael Leao, tenuto in panchina per buona parte della gara.

La partita si sblocca presto: al 5' Romelu Lukaku si fa largo con uno dei suoi classici gol di potenza, portando subito in vantaggio il Napoli e indirizzando la gara. I rossoneri tentano una reazione, ma sono i partenopei a continuare a creare pericoli, raddoppiando al 43' con una conclusione da fuori di Kvaratskhelia che sorprende Maignan e consolida il vantaggio prima dell’intervallo.

Nella ripresa, un gol di Morata viene annullato dal VAR, episodio che comunque dà una scossa ai rossoneri. Fonseca decide di giocarsi la carta Leao, inserendolo per aumentare il potenziale offensivo. Con l’ingresso del portoghese, il Milan guadagna più convinzione e pressione offensiva, riuscendo a mettere sotto assedio l’area napoletana senza però riuscire a ribaltare il risultato.

Il Napoli torna a casa con tre punti preziosi, confermandosi leader e squadra da battere in questa stagione. I partenopei di Conte, con una difesa solida e un attacco letale, si dimostrano sempre più i favoriti per il titolo, mentre il Milan dovrà riflettere sulla sua tenuta nelle sfide cruciali.

Bisceglie-Brilla Campi a Bitritto

BISCEGLIE – Si avvisano tifosi e operatori dell'informazione che, come indicato dalle Autorità competenti alla nostra Società, la partita di domenica 3 novembre fra Bisceglie e Brilla Campi si disputerà al Campo Sportivo “Gaetano Scirea” di Bitritto, con calcio d'inizio alle 14.30.

Tale sede è stata indicata come l’unica a disposizione fra quelle in cui potessero sussistere le condizioni necessarie a giocare la partita.

Informazioni sulla biglietteria saranno rese note nel più breve tempo possibile.

Tragedia sulle Alpi: morta Matilde Lorenzi, giovane promessa dello sci azzurro

BOLZANO - Matilde Lorenzi, giovane talento dello sci italiano, è morta all’ospedale di Bolzano a seguito di una caduta avvenuta ieri durante un allenamento sul ghiacciaio della Val Senales, in Alto Adige. La sciatrice torinese, che avrebbe compiuto 20 anni il 15 novembre, era considerata una delle promesse più luminose dello sport azzurro e faceva parte del Gruppo Sportivo dell’Esercito.

Il cordoglio del mondo istituzionale

La notizia della morte di Lorenzi ha suscitato profonda commozione e vicinanza istituzionale. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha espresso il suo dolore per la perdita, manifestando un “ideale abbraccio ai familiari e ai colleghi del caporale Matilde Lorenzi.” Anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha espresso cordoglio su X: “Un talento cristallino spezzato dal destino. Mi stringo al dolore dei suoi familiari, amici e compagni di squadra.” Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Carmine Masiello, ha partecipato al lutto manifestando la “più profonda solidarietà” ai familiari di Lorenzi, ricordandola come una giovane atleta di straordinario talento e passione per lo sport.

L’incidente in Val Senales

Matilde Lorenzi stava effettuando una discesa di allenamento sulla pista Grawand G1 del comprensorio Alpin Arena Senales quando ha perso il controllo degli sci. In un drammatico momento, gli sci si sono divaricati e la giovane atleta è caduta, sbattendo violentemente il volto sul terreno ghiacciato. La forza dell’impatto ha sganciato uno degli sci, facendola finire fuori pista. I soccorsi sono intervenuti rapidamente: Lorenzi è stata intubata e trasportata in elicottero all’ospedale di Bolzano, ma le sue condizioni erano apparse subito critiche.

Matilde Lorenzi lascia un ricordo di impegno e determinazione, eredità di una vita dedicata allo sci. Cresciuta sportivamente nel prestigioso comprensorio di Sestriere, rappresentava un punto di riferimento per il futuro dello sci italiano, una giovane campionessa strappata prematuramente ai suoi sogni e al suo percorso.

Rodri vince il Pallone d'Oro 2024, riportando il premio in Spagna dopo 64 anni

PIERO CHIMENTI - Il Pallone d'Oro 2024 va a Rodri, centrocampista del Manchester City, che ha vissuto una stagione straordinaria coronata dalla vittoria della Supercoppa europea e dal trionfo con la Spagna agli Europei. La scelta è stata affidata a una giuria internazionale di 100 giornalisti, che ha premiato il talento di Rodri, facendo sì che un calciatore spagnolo tornasse a vincere l’ambito trofeo a distanza di 64 anni dall’ultima volta, quando Luis Suarez lo conquistò nel 1960.

La cerimonia si è svolta a Parigi, ma ha suscitato scalpore l’assenza dei giocatori e della delegazione del Real Madrid, in segno di polemica con France Football e la UEFA per il mancato riconoscimento del compagno di squadra Vinicius Jr., che è comunque salito sul podio.