Ostuni. Aquathlon nel Parco: domenica 22 luglio l'evento sportivo nel Parco Naturale Regionale delle Dune Costiere

OSTUNI (BR). All’interno dell’area naturale protetta, in uno degli scenari più suggestivi del territorio presso il Parco Naturale Regionale delle Dune Costiere, si svolgerà domenica 22 luglio a partire dalle ore 16, la divertente gara sportiva con nuoto e corsa, aperta a grandi e piccini, alle famiglie, agli atleti amatoriali e non di tutte le categorie previste.
"Aquathlon nel Parco", ideata e organizzata dal Movimento Associativo "Ostuni Città da Amare", con il patrocinio del Comune di Ostuni e dell’Ente Parco, ed in collaborazione con il Comitato Territoriale del "Centro Sportivo Italiano" ed il Museo Archeologico Civiltà Preclassica della Murgia Meridionale. 
La gare di nuoto e corsa, in base all’età e in funzione delle condizioni atmosferiche, si svolgeranno su un percorso acquatico e campestre multi lap all’interno del Parco, costeggiando il Fiume Morelli.
L’iniziativa mira soprattutto a far conoscere e tutelate le bellezze del territorio e gli ecosistemi presenti all’interno dell’area protetta, diffondendo la pratica sportiva amatoriale e coinvolgendo tutte le fasce di età, piccoli, anziani ed intere famiglie, tramite le seguenti tipologie categorie e di gare: Piccoli 2012/2011, Batteria 1 percorso A (nuoto m 10 – corsa m 100); Cuccioli 2010/2009, Batteria 2 percorso B (nuoto m 25 – corsa m 200); Esordienti 2008/2007 e Ragazzi 2006/2005, Batteria 3/4 percorso C (nuoto m 100 – corsa m 400) ; Youth 2004/2003 – Junior 2002/2001 – Senior 2000 in poi, Batteria 5/6 percorso D (nuoto m 400 – corsa m 1.500).
I vincitori saranno premiati con prodotti provenienti dalle aziende agricole biologiche del Parco delle Dune Costiere, del territorio e con biglietto di ingresso per visita Museo Archeologico.
Durante la manifestazione in attesa della premiazione tutti i partecipanti ed accompagnatori potranno usufruire di una interessante visita nella zona umida e l’antico impianto di acquacoltura di Fiume Morelli.
Ecco il regolamento ed il percorso. Per iscriversi scaricare il modulo cliccando qui. Si può inviare compilato e firmato a ostunicittadamare@email.it oppure a pasqualepignatelli@email.it, oppure portarlo con te e consegnarlo anche il giorno della gara ma in questo caso bisognerà anticipare via mail almeno i nomi e l’età dei partecipanti.

Calcio. Buffon: "Sono molto contento di essere al Psg: darò il mio contributo per traguardi importanti"

"Sono molto contento di essere qui, sono estremamente eccitato per questa nuova avventura che mi dà un'energia particolare in un posto che ha un'atmosfera magica, ringrazio il presidente che mi ha voluto fortemente" ha dichiarato il nuovo portiere del Psg, Gianluigi Buffon, nella sua prima conferenza stampa con al suo fianco Nasser Al-Khelaifi, grande capo del club campione di Francia "L'offerta del Psg è stata una sorpresa molto gradita per me, probabilmente, anzi sicuramente, stavo già programmando un altro tipo di futuro, ma dentro di me ho sempre avuto l'ambizione e la speranza che accadesse un qualcosa, perché sento di avere dentro ancora qualcosa di importante da dare. E' arrivata questa offerta, è accaduto quello che speravo, la vita è veramente imprevedibile. Ho iniziato molto prima di questo club la caccia alla Champions League, ma non credo sia un'ossessione né per me né per il Psg. Ho accettato volentieri l'offerta del club perché credo ci siano le condizioni per potermi migliorare sia come calciatore che come persona e questo non è un aspetto secondario. Credo di poter dare il mio contributo e di poter aiutare il Psg a migliorare un po', quindi ad ambire a traguardi sempre più importanti. Quando inizia una stagione non puoi pensare solo alla Champions, sarebbe una follia e qui non siamo pazzi. Sono sempre stato titolare a Parma, nella Juve e in Nazionale, ma mai nessuno mi ha detto lo che sarei stato a priori, la maglia me la sono conquistata sempre sul campo. Lo sport è questo, la competizione è questa, ho 40 anni, ma godo di un ottimo stato di salute fisica e mentale. Per esperienza so che per andare fino in fondo c'è bisogno di tutti, dei 25 giocatori e della società e credo che tutti, nell'arco della stagione, possano trovare uno spazio importante per essere protagonisti. Io farò di tutto per aiutare i miei compagni a rendere al massimo, l'obiettivo è dimostrare di essere ancora un grande portiere e credo che lo farò. Quando avevo 30 anni, pensavo di avere davanti ancora 2-3 anni di carriera, poi l'ho pensato a 34, a 36 e a 38, ora ne ho 40, ma ho giocato fino a pochi mesi fa in Nazionale e quando si è in Nazionale credo si possa dire di essere ai massimi livelli. Io voglio giocare fin quando sto bene e penso di essere tra i più forti, quando mi renderò conto che non è così sarò il primo a voler smettere. Sono stato 10 anni a Parma e 17 alla Juve, mi ero ormai creato una zona di comfort, ma in realtà ho sempre cercato la sfida, il misurarmi non solo come calciatore, ma anche come persona. Oggi ho fatto il primo allenamento con il Psg, con i compagni parliamo lingue diverse, ma abbiamo lavorato, riso e scherzato e i momenti di disagio iniziali saranno bellissimi da ricordare. Fra 1-2 mesi parlerò con tutti, diventerò anche un portiere migliore perchè conoscerò un altro modo di parare, secondo me si migliora così, allargando gli orizzonti. I momenti poco felici e difficili li abbiamo passati tutti nella nostra carriera e nella nostra vita, sono tappe che se affrontate nel modo giusto ti fanno migliorare tantissimo, credo che un campione come Neymar da una delusione come quella Mondiale possa tornare con una rabbia agonistica e una voglia di vincere incredibile. Se ne gioveranno i suoi compagni e il Psg. Sono arrivato alla Juve a 23 anni, avevo un'esperienza limitata, il mio mondo fin lì era stato solo Parma e considerando anche la spesa che fece la Juve per comprarmi, la responsabilità e il peso c'erano. Ora sono sbarcato a Parigi con l'entusiasmo di un ragazzo, la verità è quella, la carta d'identità non tradisce, ma penso che uno debba seguire l'energia e l'entusiasmo che ha dentro. Credo che lo sport sia cambiato molto, ci sono parecchi giocatori che a 34 anni sono considerati ancora i migliori, una cosa impensabile fino a qualche anno fa. Non vedo perché un portiere, seppure a 40 anni, non possa ritagliarsi momenti belli e di grande passione, poi i 40 anni di un portiere possono essere i 33-34 di un calciatore". 

Calcio. Cristante: "La Roma è il posto giusto per proseguire la mia crescita"

"Non sento il 'peso' del prezzo del mio cartellino. Questo è il posto giusto per proseguire la mia crescita" ha dichiarato Bryan Cristante nella sua prima conferenza stampa da giocatore della Roma "Di Francesco? Mi ha fatto una bella impressione: ha fatto un gran lavoro e i risultati in campionato e in Champions lo hanno dimostrato. Sono i primi giorni, ci stiamo riattivando: lui ci ha dato un input delle sue idee e di ciò che vuole. In particolare intende fare un bel calcio, con pressione alta. Avrò tempo per lavorarci bene e seguire le sue indicazioni. Il mio obiettivo è far bene, fare il meglio possibile. I gol? Se arrivano pure quelli è ancora meglio. Qui ci sono tanti campioni: non ci sarà di certo un problema trovare chi mette la palla giusta da spingere in porta. All'Atalanta è stata una crescita naturale per un giovane come me. Ho fatto diverse esperienze prima, poi a Bergamo sono stato aiutato da un particolare ambiente e sono cresciuto ancor di più. Il mio nome è stato spesso sul mercato. Ma io non ho mai guardato più di tanto le notizie e i giornali. So solo che è arrivata l'offerta della Roma e subito ho accettato. Posso crescere ancora tanto e qui, adesso, voglio dimostrare tutto il mio valore. Sappiamo tutti bene il lavoro specifico che svolge Gasperini, soprattutto con i giovani. Sono felice di aver lavorato con lui: adesso continuerò qui il percorso avviato. Non credo di aver problemi nel passaggio da mister Gasperini a Di Francesco: sono tranquillo. Penso solo che dovrò allenarmi nel modo giusto. Di Francesco valorizza il lavoro delle mezzali e ciò mi rende molto ottimista".

Calcio. Lippi: "12 anni fa il trionfo mondiale dell'Italia. Chi vincerà quest'anno? Io dico Belgio"

ROMA - "Noi abbiamo ottimi giovani che ormai giocano tutti titolari in A, un ct esperto e di grande capacità, portato a costruire squadre propositive: sono fiducioso per il futuro della Nazionale italiana. Questo gruppo, con questo ct, riuscirà a costruire una squadra importante come Francia e Inghilterra" ha dichiarato l'ex ct della Nazionale, Marcello Lippi, a 12 anni esatti dal trionfo mondiale in Germania ai microfoni di 'Radio Anch'io Sport' su RadioUno.

"Contrariamente a quanto molti pensano abbiamo un nucleo di giocatori importanti, di qualità in tutti i reparti, serve loro un tecnico che abbia in mente un calcio propositivo oltre che equilibrato, e Mancini lo è. I giocatori si divertono, partecipano, con Mancini costruiranno una squadra importante. Poi ci vuole equilibrio. Martinez ha giocato sempre con Mertens, Lukaku e Hazard, con il Brasile ha lasciato fuori Mertens e messo De Bruyne attaccante, con un centrocampista in più. Non si va avanti con i sogni, e Mancini credo sia in grado di fare questo. Per il mondiale del 2006, in due anni abbiamo costruito un gruppo così forte che quando successe il casino che successe trasformò tutto in energia positiva. C'era grande autostima. Sono tanti i flash che mi vengono in mente: la grinta di Gattuso che mi prendeva per la gola visto che avevo detto che sarei andato via...; la grande qualità, saggezza e il trasmettere tranquillità di Pirlo; i leader Buffon, Cannavaro, Peruzzi...queste cose le porto sempre nel cuore e ogni volta che vedo un'immagine di quei giorni lì mi torna tutto in mente. Chi vincerà il Mondiale? Se è un gioco io dico Belgio. Adesso tutti parlano della Francia, perché c'é un fenomeno come Mbappè e altri buoni giocatori, ma secondo me ci sarà una sorpresa. E' un Mondiale attuale, nel senso che non esistono più le squadre piccole e tutti i Paesi, anche se hanno campionati modesti, con poca competitività, hanno 14-15 calciatori che giocano in Europa e riescono a fare una squadra forte. Ecco perché le difficoltà iniziali di alcune squadre, ed ecco perché alcuni grandi campioni non riescono a fare con la Nazionale quello che fanno nel club. Così si crea equilibrio. In Belgio ci sono dei grandi calciatori, tra i migliori al mondo, in Francia lo stesso, é giovane e forte, l'Inghilterra é cresciuta tanto con allenatori diversi, nuovi, con un'altra mentalità, non é più il solito calcio inglese, é quello che fa il City, il Chelsea, lo United, il Tottenham...L'attualità dice questo, il problema per noi italiani é che sono squadre giovani e dureranno nel tempo... Stanno crescendo tutte, poi non so se la forza del Belgio sarà confermata nel tempo, se continueranno a sfornare grandi giocatori o é la casualità di questo periodo che ha dato al Belgio 3-4 big tutti insieme".

Calcio. Neymar: "L'eliminazione del Brasile dal Mondiale il momento più triste della mia carriera"

"Ora è difficile trovare la forza per voler continuare a giocare a calcio, ma sono sicuro che Dio mi darà abbastanza forza per affrontare qualsiasi cosa. Ecco perché non smetterò mai di ringraziare Dio, anche nella sconfitta" ha dichiarato l'attaccante del Brasile, Neymar, sul suo profilo Instagram dopo l'eliminazione al Mondiale.

"L'eliminazione al Mondiale è stato il momento più triste della mia carriera. Il dolore è molto grande perché sapevamo che avremmo potuto andato oltre, abbiamo avuto l'opportunità di fare la storia...ma non era questa volta".

F1, GP Gran Bretagna: trionfa Vettel, Hamilton 2° in rimonta

di PIERO LADISA – La domenica del Gran Premio di Gran Bretagna, decima prova stagionale del Mondiale 2018 di Formula Uno, si è chiusa nel segno della Ferrari e di Sebastian Vettel. Il tedesco, condizionato da un problema al collo negli giorni, ha infatti conquistato la vittoria sulla pista di Silverstone, che mancava da sette anni nella bacheca di Maranello, avendo la meglio su Valtteri Bottas nel corso del 47° giro con un sorpasso alla staccata della Brooklands

Un trionfo importante per il Cavallino, giunto sulla pista di “casa” della rivale Mercedes (sempre sul gradino più alto del podio nelle ultime cinque edizioni della corsa britannica, ndr), che consolida entrambe le leadership iridate: nel Mondiale piloti Vettel guida la classifica con otto punti di vantaggio su Lewis Hamilton, mentre nei costruttori la Rossa vanta 20 lunghezze sulla Stella. 

A completare il podio di Silverstone ci sono Hamilton e Kimi Raikkonen, protagonisti di un incidente subito dopo la partenza a curva 3. Ad avere la peggio è stato l’inglese, nonché idolo di casa, sprofondato in coda al gruppo e costretto a una gara di rimonta che lo ha portato fino al secondo posto. Ritenuto colpevole del contatto, il finlandese della Ferrari ha ricevuto 10” di penalità, scontati durante la prima sosta. 

Ordine arrivo GP Gran Bretagna
Bottas invece si è dovuto accontentare della quarta piazza. Il #77 della Mercedes è andato in crisi con le gomme nel finale, a causa del mancato secondo pit-stop (anche il compagno di squadra Hamilton ha chiuso la corsa con una sola sosta all’attivo, ma ha compiuto un primo stint più lungo, ndr), non approfittando del regime di Safety Car dovuto all’incidente dell'Alfa Romeo Sauber di Marcus Ericsson (giro 33). Vettura di sicurezza che ha fatto il suo secondo ingresso in pista poco dopo per via del contatto alla Copse tra la Renault di Carlos Sainz e la Haas di Romain Grosjean. 

Weekend difficile per la Red Bull a punti con il solo Daniel Ricciardo (5°), mentre Max Verstappen è stato costretto al ritiro. Completano la Top Ten Hulkenberg, Ocon, Alonso, Magnussen e Gasly, con quest’ultimo protagonista di un bellissimo ruota a ruota con Perez. 

Dopo tre appuntamenti consecutivi, il Circus della Formula Uno si prende una settimana di pausa. Il prossimo round è in programma ad Hockenheim, dal 20 al 22 luglio, sede del Gran Premio di Germania.

Mondiali: Russia battuta ai rigori, Croazia vola in semifinale

(credits: Fifa)
di PIERO CHIMENTI - La Croazia, dopo un match deciso dai rigori, sfiderà l'Inghilterra nella seconda semifinale. Nel primo tempo la Russia trova il vantaggio con Cheryahev che batte Subasic con un sinistro imparabile da 30 metri. Il pareggio non si fa attendere ed arriva al 39' con la firma di Kramaric che finalizza in gol l'azione partita da Mandzukic.

Nella ripresa il risultato non si sblocca, con le squadre apparse stanche rispetto alla prima frazione di gara. Si va quindi ai tempi supplementari, dove la gara si anima al 100' con Vida in proiezione offensiva che su corner di Modric di testa supera Akinfeev. Sullo scoccare della fine del secondo tempo supplementare, arriva al 115' il Mario Fernandes che su punizione di Dzagoev di testa supera Subasic per il nuovo equilibrio tra Russia e Croazia.

Si va ai calci di rigore, decisi dagli errori dal Kovacic, per i croati, su cui c'è la prodezza di Akinfeev. Per padroni di casa, invece, sono letali le eliminazioni di Smolov, tiro parato da Subasic, e Mario Fernandes, che calcia fuori.

RUSSIA (4-2-3-1): Akinfeev, Fernandes, Kutepov, Ignashevich, Kurdyashov, Zobnin, Kuzyaev, Samedov (9' st Yerokhin), Golovin (12' pts Dzagoev), Cheryshev (22' st Smolov), Dzyuba (34' st Gazinskiy). (12 Lunev, 20 Gabulov, 5 Semenov, 23 Smolnikov, 14 Granat, 15 An. Miranchuck, 18 Zhirkov, 16 Al. Miranchuck). All.: Cherchesov.

CROAZIA (4-2-3-1): Subasic, Vrsaljko (6' pts Corluka), Lovren, Vida, Strinic (29' st Pivaric), Rakitic, Modric, Rebic, Kramaric (43' st Kovacic), Perisic (18' st Brozovic), Mandzukic. (1 Livakovic, 13 Jedvaj, 15 Caleta-Car, 14 Bradaric, 19 Badelj, 12 Kalinic, 20 Pjaca). All.: Dalic. Arbitro: Meira Ricci (Brasile). Reti: nel pt 31' Cheryshev, 39' Kramaric; nel pts 11' Vida; nel sts 10' Fernandes.

Ammoniti: Strinic, Lovren e Gazinskiy per gioco falloso, Vida per essersi tolto la maglia dopo il gol, Pivaric per fallo di mani. Angoli: 8-6 per la Croazia. Recupero: 2', 5', 2' e 1'. Spettatori: 44.287. Var: 0.