Bari: meglio della Juventus. A +9 sulla Turris

(credits: Ssc Bari)
di NICOLA ZUCCARO - Una vittoria pesante quella ottenuta in casa del Portici, non solo per il manto sintetico del San Ciro, ma anche per quei numeri che accreditano il Bari, al termine della quattordicesima giornata, al ruolo di corazzata del Girone I del Campionato di Serie D.

I galletti, oltre a conseguire il terzo 3-0 in trasferta dopo quelli ottenuti in quel di Messina (16 settembre), di Barcellona Pozzo di Gotto - in casa dell'Igea Virtus - il 7 ottobre, aumenta di 9 punti il distacco dalla Turris.

La compagine campana, pur uscendo sconfitta per 1-0 dal campo del Città di Messina, conserva la seconda posizione con 27 punti. Il margine di distacco fra il Bari e i corallini supera di appena 1 punto quello che separa in Serie A la Juventus dal Napoli.

Alla luce del +8 dei bianconeri sui partenopei, il Bari con il "suo" +9 di vantaggio sui campani ha fatto sin qui meglio degli uomini allenati da Massimiliano Allegri. 

Debutto con un pari per Prandelli sulla panchina del Genoa

di NICOLA ZUCCARO - I fischi piovuti sul rettangolo del Marassi da parte dei tifosi rossoblu e subito dopo la fine di Genoa-Spal sintetizzano, più di ogni altro commento, il disprezzo per l'opaca prestazione espressa dai padroni di casa contro gli spallini, capaci di dominare il campo per gran parte della ripresa. 

La svolta con il cambio della guida tecnica affidata all'ex ct azzurro Cesare Prandelli non c'è stata ed il Genoa, sotto di una rete al 15' con un tiro cross di Petagna, si è dovuto affidare al solito Piatek. L'attaccante polacco al 38' ha pareggiato i conti dal dischetto, regalando un punto che pur smuove la classifica a favore dei Grifoni. Essi raggiungono con 16 punti l'Empoli, vittorioso per 2-1 al Castellani il Bologna. 

A seguito di questo insuccesso, i felsinei scendono al terzultimo posto, precedendo il Frosinone (sconfitto 4-0 a Napoli) ed il Chievo Verona. I clivensi, pareggiando per 1-1 al Tardini, sfiorano il primo successo di questo campionato (sotto l'attuale gestione tecnica affidata a Domenico Di Carlo), dopo essere passati in vantaggio con Stepinski al 46'.

Serie A, disastro Roma: 2-2 con il Cagliari

di STELLA DIBENEDETTO - Ancora una battuta d'arresto per la Roma di Eusebio Di Francesco che, in campionato, continua a fare fatica e vede allontanarsi la zona Champions. In soli nove minuti, infatti, i giallorossi buttano via la vittoria e i tre punti facendosi raggiungere dal Cagliari che passa dallo 0-2 al 2-2 finale confermando la propria imbattibilità in casa.

Nove minuti di pure follia per i capitolini che faticano a trovare il giusto equilibrio in campo. Stavolta, però, i tifosi colpevolizzano Di Francesco per i cambi: con l'inserimento di Luca Pellegrini esterno alto d'attacco e Pastore in attacco, il Cagliari conquista terreno in campo e il risultato finale ne è la prova.

Il primo tempo è stato di stampo giallorosso. La Roma è autrice di una prova buonissima nei primi 45 minuti nel corso dei quali oltre ad essere padrona del campo era riuscita a passare in vantaggio con Cristante e Kolarov. Nel secondo tempo, il Cagliari acquista maggiore fiducia, ma fino all'80, la Roma aveva il risultato in mano. All'84', però, i sardi trovano il guizzo vincente per ribaltare la situazione. Ionita accorcia le distanze e Sau, al 95', completa l'opera.

Ai microfoni di Sky Sport, Di Francesco non nasconde la sua delusione: "Le cose vanno analizzate a 360 gradi. Il problema caratteriale l’ha sempre dimostrato, abbiamo subito il gol ed abbiamo avuto timore anche di tenere palla su ed addormentare la partita. Facciamo fatica a trovarle, abbiamo questi e ci sono tanti fuori. De Rossi è fuori da 40 giorni ed è il nostro leader. Servirebbe un time out per far capire queste cose. Dal settantesimo siamo stati fragili nel leggere determinate situazioni di gara".

Cornacchini: "Portici, un passaggio importante per il Bari"

di NICOLA ZUCCARO. "Portici è un passaggio importante e che conta per vedere se siamo maturi".  Pur con il rischio di una rosa rimaneggiata per i recenti infortuni in allenamento di Floriano e di Pozzebon, mister Giovanni Cornacchini iscrive il confronto in programma per le 14.30 di domenica 9 dicembre in quel di Portici, nell'elenco delle gare pericolossisime di questo Campionato. 
Ma, nonostante l'impegnativo incontro del San Ciro, diretto dal sig. Catello della Sezione di Frosinone, un pizzico di serenità è trapelato dalle dichiarazioni rilasciate dal tecnico biancorosso nella consueta conferenza stampa della vigilia, in merito alla solidità di una squadra che se - a suo dire - manterrà la stessa condotta espressa nella partita di domenica scorsa contro la Nocerina, potrà ugualmente ottenere un risultato importante sul difficile rettangolo in erba sintetica di Portici. Quanto ai nuovi acquisti, Bianchi e Iadaresta, Cornacchini valuterà il loro inserimento a gara in corso e sulla base dell'evoluzione della stessa. 

Serie A, Juve imbattibile: superata anche l’Inter

(credits: Juventus Fc)
di ANTONIO GAZZILLO - La quindicesima giornata di serie A si è aperta con la vittoria della Juventus nel derby d'Italia. I bianconeri hanno conquistato la quattordicesima vittoria in campionato superando di misura l'Inter. Dopo un primo tempo equilibrato con occasioni da entrambe le parti, ci ha pensato Mandzukic a sbloccare il risultato nella ripresa. Al 66' il croato ha trafitto Handanovic di testa, sfruttando un cross preciso dell'ex Cancelo. La vittoria permette agli uomini di Allegri di blindare il primo posto in classifica, in attesa della trasferta in Svizzera contro lo Young Boys che deciderà il primo posto nel girone di Champions.

E' morto Gigi Radice, allenò il Bari nel 1983 e vinse da calciatore e da allenatore con Milan e Torino

di NICOLA ZUCCARO. Lutto nel calcio barese e italiano. Si è spento all'età di 83 anni e dopo una lunga malattia Gigi Radice. Dopo aver allenato il Torino, con il quale vinse lo Scudetto al termine del Campionato di Serie A 1975-1976, Radice allenò anche il Bari nella seconda parte del Torneo di Serie B 1982-1983, rilevando l'esonerato Enrico Catuzzi sulla panchina biancorossa ma non riuscendo a salvare il Bari, retrocesso in Serie C al termine della stessa stagione sportiva.
Vincente fu anche la sua carriera da calciatore, per aver vinto con il Milan nel 1963, la Coppa dei Campioni nella finale disputatasi a Wembley contro il Benfica e terminata per 2-1 a favore dei rossoneri. Gigi Radice muore, strano scherzo del destino, alla vigilia di Milan-Torino ovvero del confronto fra le due compagini alle quali resta legata la sua figura da giocatore prima e da allenatore poi, in programma alle 20.30 di domenica 9 dicembre 2018 allo Stadio di San Siro.

Juventus-Inter, è pur sempre il Derby d'Italia

di NICOLA ZUCCARO - Dal 9-1 del 10 giugno 1961 a favore della Juve contro le riserve interiste a seguito di una protesta della Società nerazzurra per un precedente e avverso provvedimento federale, all'1-0 dei bianconeri del 26 aprile 1998, segnato dalle polemiche per un mancato rigore concesso all'Inter per fallo di Iuliano su Ronaldo. L'almanacco del calcio italiano, alla luce di questi due precedenti accompagnati dalle polemiche, ribadisce che Juventus-Inter resta, anche e soprattutto alla luce delle annesse dispute dialettiche, il Derby d'Italia per antonomasia. 

Sarà così anche a partire dalle 20.30 di venerdì 7 dicembre 2018, quando all'Allianz Stadium di Torino inizierà una gara che potrà fornire delle utili indicazioni in chiave Scudetto? Alla minimalizzazione del big match da parte di Massimiliano Allegri, che ritiene meno importante rispetto al decisivo incontro del 12 dicembre con lo Young Boys e valido per il primato del Girone di Champions League, si contrappone quanto dichiarato alla vigilia dal suo collega e conterraneo Luciano Spalletti. 

Costui, nella conferenza stampa della vigilia, ha esortato i nerazzurri alla massima concentrazione da assumere lungo i 90' di una gara alla quale guarderà con interesse il Napoli. I partenopei apriranno il blocco dell'Immacolata, valido per la 15ma giornata, affrontando alle ore 15.00 di sabato 8 dicembre, al San Paolo, il Frosinone. Un confronto tutt'altro che facile per gli uomini Ancelotti, perché affronteranno un avversario alla disperata ricerca di quei punti utili per abbandonare il penultimo posto in classifica.