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Champions League: Real Madrid-Milan 1-3, Lille-Juventus 1-1, Bologna-Monaco 0-1

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Real Madrid-Milan 1-3: Colpo dei rossoneri al Bernabéu

Il Milan si è imposto con una vittoria storica al Santiago Bernabéu, battendo il Real Madrid per 3-1 in un incontro avvincente. A sbloccare il risultato per i rossoneri è stato il difensore Malick Thiaw, bravo a sfruttare un calcio d'angolo con un colpo di testa preciso. La reazione dei padroni di casa non si è fatta attendere: Vinicius Junior ha riportato il punteggio in parità trasformando un calcio di rigore concesso per un fallo di Calabria in area.

Nonostante il pareggio, il Milan non ha perso la concentrazione. Nella ripresa, Alvaro Morata ha riportato i rossoneri in vantaggio, approfittando di un errore difensivo dei blancos e piazzando la palla alle spalle di Courtois. Il colpo di grazia è arrivato dai piedi di Tijjani Reijnders, che ha concluso in rete un’azione orchestrata da Leão. Con questa vittoria, il Milan consolida la propria posizione nel girone, mettendo in crisi il Real Madrid e alimentando le speranze di qualificazione.

Lille-Juventus 1-1: Pari sofferto per i bianconeri

La Juventus ha ottenuto un pareggio prezioso sul campo del Lille, nonostante una partita complicata. I padroni di casa sono passati in vantaggio nel primo tempo grazie a Jonathan David, che ha trafitto Di Gregorio con un preciso tiro angolato. La Juventus ha faticato a reagire e ha trovato il pareggio solo nella ripresa, quando Dusan Vlahovic ha trasformato un rigore. Nonostante il pressing finale dei francesi, la squadra di Thiago Motta è riuscita a mantenere il risultato, portando a casa un punto importante nella corsa alla qualificazione.

Bologna-Monaco 0-1: Decisivo Kehrer per i monegaschi

Il Bologna ha subito una sconfitta di misura contro il Monaco al Dall’Ara, perdendo 0-1. Il gol della vittoria per i monegaschi è arrivato grazie a Thilo Kehrer, che ha segnato nel primo tempo con un colpo di testa su calcio d’angolo. Nonostante l’impegno dei felsinei, che hanno provato a reagire e a spingere per il pareggio, il Monaco è riuscito a difendere il vantaggio, portando a casa tre punti fondamentali per la classifica del girone. Il Bologna resta così in una posizione delicata e dovrà ottenere risultati positivi nelle prossime partite per continuare a sperare nella qualificazione.

Serie A: il Milan vince contro il Monza, la Juventus si impone a Udine

Il Milan ritrova il successo e rialza la testa dopo la sconfitta a San Siro contro il Napoli. In una partita combattuta ma priva di grande spettacolo, i rossoneri si sono imposti per 1-0 sul Monza grazie a un gol di Tijjani Reijnders, che è stato schierato titolare da Paulo Fonseca accanto a Theo Hernandez, rientrato dopo la squalifica. L’allenatore milanista ha scelto di rinunciare nuovamente a Rafael Leao dal primo minuto, segnando per il portoghese la terza panchina consecutiva in campionato. La vittoria permette al Milan di concentrarsi con più serenità sulla prossima sfida di Champions League contro il Real Madrid, rimanendo nelle posizioni di vertice in Serie A.

Al contrario, il Monza di Alessandro Nesta rimane nelle parti basse della classifica, con soli due punti di vantaggio dal Genoa ultimo. La formazione brianzola, che ha visto il ritorno in campo dal primo minuto di Daniel Maldini, ha mostrato due volti: un buon primo tempo con diverse occasioni sprecate e una seconda frazione meno incisiva, senza mai realmente sfiorare il gol del pareggio.

Juventus autoritaria a Udine

Parallelamente, la Juventus ha portato a casa tre punti preziosi contro l’Udinese, vincendo 2-0 al termine di una partita dominata nella prima frazione. Gli uomini di Thiago Motta hanno saputo capitalizzare al massimo le loro uniche vere occasioni, dimostrando cinismo e compattezza. Il gol del vantaggio è stato firmato da Thuram, che ha colpito il palo e trovato la rete su rimpallo con la schiena del portiere Okoye. Poco dopo, Savona ha raddoppiato, mettendo a segno la sua occasione su respinta di un tiro di Yildiz.

Nella ripresa, l’Udinese ha cercato di reagire senza successo, con un gol annullato a Davis per un fallo in attacco che ha scatenato il disappunto del pubblico. La Juventus ha saputo mantenere il controllo della gara, e nonostante un colpo di testa di Lucca che ha colpito la traversa, la formazione di Thiago Motta ha messo in cassaforte la vittoria.

Con questa vittoria, la Juventus si avvicina alle prime posizioni in classifica e mostra una crescita anche nella gestione difensiva.

Juventus, pareggio amaro contro il Parma: finisce 2-2 allo Stadium, il Napoli scappa a +7

TORINO - La Juventus soffre ancora di “pareggite” e chiude sul 2-2 contro il Parma in una partita segnata da continue rincorse al pareggio. Per i bianconeri, è il sesto pareggio in dieci giornate di campionato e il quarto nelle ultime sei gare interne, un risultato che li vede scivolare al quarto posto, con il Napoli ormai distante sette punti e l’Inter a +3. Anche l’Atalanta riesce nel sorpasso, lasciando la Juve a riflettere su una fase offensiva poco incisiva e una difesa fragile.

La formazione: Thiago Motta punta su Vlahovic, Pecchia sorprende con un coraggioso 4-2-3-1

Il tecnico Thiago Motta sceglie di rinunciare ancora una volta a Yildiz, confermando invece Vlahovic al centro dell’attacco. In difesa, la coppia Gatti-Danilo e, a centrocampo, la regia di Locatelli affiancato da Thuram. Dietro le punte, Conceicao, McKennie e Weah formano la linea di trequartisti, con Koopmeiners di nuovo a disposizione in panchina dopo un lungo stop. Pecchia, allenatore del Parma, sorprende con un 4-2-3-1 che diventa un 4-5-1 in fase difensiva, schierando Bonny come riferimento offensivo.

Il primo tempo: il Parma parte forte, la Juve risponde

È proprio Bonny a dare la scossa iniziale, impegnando Di Gregorio al secondo minuto e creando l’occasione per il vantaggio ospite: dal successivo calcio d’angolo, Balogh anticipa Weah e serve Delprato, che di testa batte il portiere bianconero. La Juve reagisce faticosamente, con Vlahovic che manca una ghiotta occasione davanti a Suzuki. Solo alla mezz’ora i bianconeri trovano il pareggio grazie a McKennie, bravo a sfruttare un cross di Weah.

Ma il Parma non si lascia intimorire e torna subito in vantaggio con Sohm, servito in contropiede da Man. Gli ospiti chiudono la prima frazione avanti per 2-1, tra i fischi dei 40mila tifosi allo Stadium.

La ripresa: la Juve trova il secondo pareggio, ma non basta

Nella ripresa, dopo pochi minuti, la Juve risponde con un’altra fiammata: Thuram parte in progressione e serve Conceicao, che trova Weah per il gol del 2-2. Motta tenta il tutto per tutto con Yildiz e Savona per Weah e Cabal, mentre il Parma risponde inserendo Almqvist e Charpentier per rinnovare l’attacco. Nel finale la Juve si getta in avanti, ma senza successo. Un’occasione clamorosa capita a Charpentier all’82’, che però non riesce a superare Di Gregorio.

Gli ultimi minuti sono una battaglia: Delprato respinge un tiro pericoloso di Yildiz, Almqvist viene fermato in corner da Gatti, e Locatelli vede il suo tiro bloccato da Hainaut. All’ultimo minuto, Suzuki sbaglia un’uscita ma il Parma riesce comunque a respingere l’assalto finale.

La “pareggite” rallenta la corsa della Juve, mentre il Parma esulta per un punto prezioso

Un altro pareggio frena la Juventus, che ora si trova in quarta posizione, distanziata dalle dirette concorrenti. Per il Parma, invece, si tratta di un punto d’oro, frutto di una gara coraggiosa e ben giocata, con un’organizzazione difensiva che ha resistito fino alla fine.

Inter, Inzaghi: 'Meritavamo la vittoria, portiamo a casa una grande lezione'

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MILANO - A San Siro si chiude con un pareggio il primo derby d'Italia della stagione. Una sfida che ha cambiato più volte forma e direzione, chiusa con la rimonta amara dei bianconeri dopo un secondo tempo dominato dall'Inter. L'analisi di mister Simone Inzaghi al termine del match:

“La determinazione deve essere maggiore però da allenatore devo dire che avremmo meritato di fare 7 o 8 gol ad una squadra che ne aveva subito fin qui solo uno. Ci sono teste basse come è giusto che sia, io sono il primo, ma abbiamo fatto una buona gara con il neo di non fare il quinto gol per chiudere la partita. Dopo il 4-3 la squadra si è innervosita ma il calcio è questo e questa è una grandissima lezione che ci porteremo a casa. Cosa è mancato? Un po’ di determinazione in più, è vero che siamo influenzati dal risultato ma io ho visto una squadra che ha creato tantissimi pericoli. I ragazzi lavorano bene, vedo ottimi atteggiamenti, è brutto pareggiare così perché la squadra avrebbe meritato altro, gli spettatori neutri si saranno divertiti, io un po’ meno ma vedendo quello che abbiamo creato parto da delle certezze. In questo momento abbiamo delle rotazioni limitate e paghiamo questo in una gara che avremmo ampiamente meritato di vincere, da domani mattina ripartiremo analizzando tutto.”

Simone Inzaghi

Inter-Juve 4-4: una sfida a suon di gol e ribaltamenti di fronte

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Derby d’Italia epico al San Siro. L’inizio fulminante dell’Inter — L’Inter parte subito forte nella sfida contro la Juventus, mettendo pressione sulla difesa avversaria e trovando la prima occasione per sbloccare la partita dopo un quarto d’ora. Al 14’, Pavard si sovrappone sulla destra e mette al centro un cross preciso. Danilo cerca di intervenire, ma atterra Thuram in area: calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Zielinski, che trasforma con freddezza e porta l’Inter in vantaggio per 1-0, costringendo la Juventus a ripiegare per arginare la pressione dei nerazzurri. 

La rimonta della Juventus — La squadra di Motta non tarda a reagire: il tecnico, quasi scendendo in campo, sprona i suoi e la risposta non tarda ad arrivare. Al 20’, un’azione ben orchestrata porta McKennie a inserirsi tra le linee nerazzurre, approfittando di una distrazione di De Vrij. Lo statunitense serve Vlahovic davanti alla porta per l’1-1, un gol importante per il serbo, il primo a San Siro. Inzaghi è visibilmente contrariato a bordocampo, consapevole di aver incassato un altro gol su difesa schierata.

La Juve colpisce ancora — La pressione della Juventus continua, e dopo pochi minuti arriva il vantaggio bianconero. Conceicao riesce a superare Mkhitaryan sulla fascia sinistra e serve Weah al centro dell’area, che non sbaglia e insacca a porta vuota. È un momento speciale per il figlio di George, che celebra il gol sotto la tribuna, in ricordo del celebre gol del padre a San Siro del 1999.

La risposta dell’Inter: controrimonta — Ferita nell’orgoglio, l’Inter reagisce intorno alla mezz’ora, ritrovando coesione e spinta offensiva. Al 35’, i nerazzurri costruiscono un’azione precisa e ragionata, conclusa da Mkhitaryan che, con una triangolazione con Thuram, trova l’angolino e porta il risultato sul 2-2. Poco dopo, un altro episodio in area juventina: Kalulu commette fallo su Dumfries, e l’arbitro assegna un secondo rigore. Zielinski si presenta di nuovo sul dischetto e realizza, riportando l’Inter in vantaggio sul 3-2.

Il colpo di grazia di Yildiz — La partita sembra nelle mani dell’Inter, ma Motta ha un’altra carta da giocare. Dopo un paio di parate decisive di Di Gregorio su Dimarco e Barella, entra in campo Yildiz al 61’. Il giovane fantasista turco, con due tiri precisi di sinistro, ribalta il risultato in favore della Juve e firma il 4-3 definitivo. Un’esultanza contenuta, ma carica di emozione: la numero 10 di Yildiz si erge protagonista a San Siro, in una notte indimenticabile per lui e amara per l’Inter.

Dopo una serie di colpi di scena, la Juventus agguanta il pareggio a San Siro, in una partita che resterà negli annali per la sua intensità e i continui ribaltamenti.

Terza giornata di Champions League: vincono Milan e Stoccarda, cade la Juventus. Bologna sconfitto dall'Aston Villa

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La terza giornata del girone unico di Champions League ha visto protagoniste tre squadre italiane, con alterne fortune. Il Milan ha battuto il Bruges 3-1 nella partita delle 18.45, mentre le sfide serali hanno visto sconfitte per Juventus e Bologna: i bianconeri sono stati battuti 1-0 dallo Stoccarda, mentre il Bologna è caduto 2-0 in trasferta contro l'Aston Villa.

La cronaca di Juventus-Stoccarda: beffa nel recupero

Il match tra Juventus e Stoccarda è stato un vero banco di prova per i bianconeri, che hanno subito l'assalto tedesco sin dai primi minuti. Lo Stoccarda ha avuto diverse occasioni per portarsi in vantaggio, colpendo anche un palo, ma il portiere Mattia Perin è stato decisivo con numerosi interventi. Il primo tempo si è chiuso a reti inviolate, nonostante la pressione ospite.

Nella ripresa, i tedeschi sono riusciti a sbloccare la gara grazie a Undav, ma il gol è stato annullato dopo un controllo al VAR per un tocco di mano. La Juve ha cercato di reagire, ma lo Stoccarda ha continuato a essere pericoloso, conquistando anche un calcio di rigore, neutralizzato ancora una volta da uno strepitoso Perin.

L'episodio chiave è arrivato al 38' del secondo tempo, quando Danilo è stato espulso per somma di ammonizioni, lasciando la Juventus in dieci uomini. Nei minuti di recupero, lo Stoccarda ha trovato il gol della vittoria con Touré, beffando i bianconeri proprio allo scadere e portando a casa i tre punti.

Juventus (4-1-4-1): Perin, Savona (10' st Cambiaso), Kalulu, Danilo, Cabal, Fagioli, Thuram (45' st Rouhi), Conceicao (10' st Weah), McKennie (10' st Locatelli), Yildiz, Vlahovic (23' st Adzic). All. Thiago Motta.

Stoccarda (4-2-3-1): Nubel, Vagnoman, Rouault, Chabot, Mittelstadt (52' st Chase), Karazor, Stiller, Millot, Undav (29' st Rieder), Leweling, Demirovic (17' st Touré). All. Hoeness.

Espulsi: Danilo al 38' st per doppia ammonizione.

Ammoniti: Demirovic, Rouault, Danilo.

Bologna sconfitto dall'Aston Villa

Nella stessa serata, il Bologna è stato battuto 2-0 dall'Aston Villa, con i felsinei che non sono riusciti a imporre il loro gioco contro una squadra in grande forma. I gol degli inglesi sono arrivati entrambi nella ripresa, spegnendo le speranze di rimonta della squadra italiana.

Il Milan trionfa contro il Bruges

In una nota positiva per il calcio italiano, il Milan ha superato il Bruges con un netto 3-1, confermando il buon momento di forma e guadagnando tre punti preziosi nella corsa alla qualificazione.

Gila gela la Lazio: Juventus vince 1-0 con una vittoria sofferta

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PIERO CHIMENTI - La Juventus si impone per 1-0 contro la Lazio in una partita intensa e combattuta, decisa soltanto nel finale grazie a un'autorete di Gila all'85'. La gara, valida per la 9ª giornata di campionato, è stata caratterizzata da un grande equilibrio nel primo tempo, con entrambe le squadre impegnate a studiarsi senza creare occasioni clamorose. Tuttavia, al 35', la Lazio è rimasta in dieci uomini a causa dell'espulsione di Romagnoli, autore di un fallo da ultimo uomo su Kalulu, lanciato a rete.

Nonostante la superiorità numerica, la Juventus ha faticato a trovare spazi contro una Lazio compatta in difesa. La squadra di Sarri ha resistito agli attacchi bianconeri per gran parte della ripresa, con i padroni di casa che hanno aumentato la pressione ma senza riuscire a creare occasioni concrete.

Il match si è sbloccato all'85', quando un cross di Cabal ha messo in difficoltà la retroguardia laziale e Gila, nel tentativo di allontanare il pallone, ha sfortunatamente deviato nella propria porta, regalando il vantaggio alla Juventus.

Con questa vittoria, i bianconeri conquistano tre punti fondamentali in chiave classifica, mentre la Lazio, nonostante la buona prova in inferiorità numerica, torna a casa a mani vuote.

Serie A, Juventus-Cagliari 1-1: Marin risponde a Vlahovic, pareggio al fotofinish

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TORINO - Termina con un pareggio per 1-1 l'anticipo dell'ora di pranzo della 7ª giornata di Serie A tra Juventus e Cagliari. I bianconeri, in cerca di continuità in campionato, non riescono a portare a casa i tre punti contro un Cagliari combattivo, che trova il gol del pareggio nei minuti finali.

La Juventus passa in vantaggio al 15' del primo tempo grazie a un calcio di rigore trasformato da Dusan Vlahovic. Il centravanti serbo, freddo dal dischetto, dedica il gol al compagno di squadra Bremer, attualmente ai box per infortunio.

Nonostante il predominio territoriale dei bianconeri, il Cagliari resta in partita e, a due minuti dal 90', trova il pareggio. Anche in questo caso, il gol arriva su calcio di rigore: Razvan Marin non sbaglia dal dischetto e batte Di Gregorio, regalando alla squadra sarda un prezioso punto in trasferta.

Nel finale, la Juventus rimane in dieci uomini per l'espulsione di Conceicao, che riceve la seconda ammonizione e lascia i bianconeri in inferiorità numerica nei minuti cruciali.

Un risultato amaro per la squadra di Thiago Motta, che vede sfumare la vittoria nel finale, mentre il Cagliari di Nicola può festeggiare un punto importante per la classifica, frutto di una prestazione coriacea e determinata.

Rimonta e cuore: La Juventus sconfigge il Lipsia 3-2 in una sfida di ribaltamenti

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La serata tedesca per la Juventus inizia nel peggiore dei modi, con due infortuni nei primi minuti. Al 9’, il ginocchio sinistro di Bremer subisce una brutta torsione, costringendo Thiago Motta a sostituirlo con Gatti, che eredita anche la fascia da capitano. Solo tre minuti dopo, un altro colpo: Nico Gonzalez si accascia a terra per un problema muscolare, lasciando il posto a Conceicao. Nonostante le due gravi botte psicologiche, la Juve non si lascia abbattere e continua a giocare con personalità, andando al tiro con Koopmeiners, anche se la mira lascia a desiderare.

Alla mezz’ora, i bianconeri creano la loro migliore occasione: un tiro di Fagioli viene deviato da Vlahovic, ma il portiere del Lipsia, Gulacsi, si supera con una grande parata. Il capovolgimento di fronte, però, è fatale per i bianconeri: il tandem Openda-Sesko confeziona l’1-0, con lo sloveno che spacca la porta battendo Di Gregorio con un destro potente. Vlahovic protesta in area per un presunto fallo di Lukeba, ma l’arbitro lascia correre. Il primo tempo si chiude con la Juve sotto di un gol.

Nella ripresa, Rose cambia subito Baumgartner con Henrichs, mentre la Juve parte forte e colpisce un palo con Koopmeiners. I bianconeri spingono con decisione e al 52’ trovano il pareggio: Cambiaso serve in mezzo e Vlahovic, con una splendida girata, batte Orban e segna l’1-1.

La partita diventa vibrante e piena di colpi di scena. Openda colpisce un palo, e poco dopo è il VAR a diventare protagonista: l’arbitro Letexier viene chiamato al monitor per due episodi cruciali. Prima espelle Di Gregorio per un tocco di mano fuori area, poi assegna un rigore al Lipsia per un altro fallo di mano, questa volta di Douglas Luiz. Sesko si presenta dal dischetto e non sbaglia, riportando i tedeschi in vantaggio. La Juve si ritrova sotto di un gol e con un uomo in meno.

Ma Vlahovic, in una serata di grazia, prende nuovamente in mano la squadra e, con un sinistro sotto l’incrocio, realizza il 2-2. La partita continua a offrire emozioni: Openda colpisce un altro palo, e nel Lipsia entra Nusa, che si rende subito pericoloso, ma Kalulu salva un gol fatto.

All’83’, arriva il colpo di scena finale: Conceicao inventa il gol del 3-2 con un tiro che fa esplodere la panchina bianconera, con Thiago Motta in testa a esultare. Nei nove minuti di recupero, la Juve alza le barricate, con Perin e Cambiaso che sigillano una vittoria sofferta ma fondamentale.

Con questo successo, la Juventus resta a punteggio pieno in Champions League. Il prossimo ostacolo sarà lo Stoccarda, il 22 ottobre allo Stadium.

La Juve interrompe la serie di pareggi: vittoria convincente a Marassi contro il Genoa (0-3)

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GENOVA - Dopo tre pareggi a reti inviolate, la Juventus torna finalmente a sorridere in Serie A, imponendosi con un netto 0-3 in trasferta contro il Genoa nell'anticipo della 6ª giornata. I bianconeri, che nelle ultime settimane avevano faticato a trovare la via del gol, ritrovano brillantezza nella ripresa, portandosi in vetta alla classifica con 12 punti.

La prima frazione di gioco, tuttavia, non ha mostrato grandi emozioni, con la squadra di Allegri apparsa lenta e prevedibile. Il Genoa ha difeso con ordine, concedendo pochi spazi, e la Juve non è riuscita a creare vere occasioni pericolose.

La svolta della partita arriva subito dopo l'inizio del secondo tempo, quando al 48' De Winter tocca il pallone con la mano in area di rigore, costringendo l'arbitro a indicare il dischetto. Dusan Vlahovic non sbaglia e, con una conclusione potente, batte Gollini, rompendo un digiuno di gol personale che durava da 445 minuti tra campionato e Champions League.

L'attaccante serbo non si ferma qui: appena sette minuti più tardi, sigla il raddoppio. Su un passaggio in profondità di Koopmeiners, Vlahovic scatta sulla sinistra e con un preciso diagonale mancino insacca nuovamente alle spalle del portiere rossoblù, portando il punteggio sullo 0-2.

La Juventus avrebbe potuto chiudere definitivamente i conti già al 64', ma è l'olandese Koopmeiners a fallire clamorosamente il terzo gol, calciando sulla traversa da pochi passi, su assist di Conceição.

Nel finale, però, arriva comunque il tris: al 90', il giovane Conceição, dopo una veloce ripartenza, trova il gol che chiude la partita con un preciso tiro di sinistro. Un finale perfetto per la squadra bianconera, che conferma la sua solidità difensiva, allungando a 540 minuti l'imbattibilità in campionato.

Per il Genoa, invece, è il secondo ko consecutivo, il terzo nelle ultime quattro partite. La squadra di Gilardino resta ferma a 5 punti, con un solo punto di vantaggio sulla zona retrocessione, dove il Venezia spinge per risalire. Una situazione che inizia a farsi delicata per i liguri.

La Juventus, al contrario, esce rinvigorita da questo successo e, soprattutto, ritrova la via del gol grazie a un Vlahovic finalmente decisivo.

Serie A, 5ª Giornata: Juve-Napoli 0-0, pari senza emozioni all'Allianz Stadium

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TORINO - L'anticipo della 5ª giornata di Serie A tra Juventus e Napoli si conclude a reti inviolate, con un 0-0 che riflette una gara molto combattuta ma avara di grandi occasioni. Per i bianconeri si tratta del terzo pareggio consecutivo senza gol, mentre per gli azzurri è la prima "X" del campionato.

All'Allianz Stadium va in scena una sfida a ritmo intenso, caratterizzata da molti duelli in mezzo al campo e una notevole battaglia tattica tra i due allenatori. Thiago Motta, alla guida della Juventus, è costretto a rivedere la sua formazione a causa dell'infortunio di Gatti, schierando Savona come esterno basso e spostando Kalulu al centro della difesa. Dall'altra parte, Antonio Conte conferma il suo 4-3-3 e lancia McTominay dal primo minuto in mezzo al campo.

Nonostante l'impegno, le vere occasioni latitano. Nel primo tempo, i principali pericoli arrivano da McTominay, che impegna Di Gregorio con un colpo di testa, e da una punizione di Politano, ma il portiere bianconero si fa trovare sempre pronto.

Nella ripresa, Motta tenta la carta Weah, sostituendo Vlahovic all'intervallo, ma l'inerzia della gara non cambia. La Juventus tiene il pallone e cerca di costruire, ma fatica a creare vere opportunità da gol. Dall'altro lato, il Napoli si difende con ordine, chiudendo gli spazi e provando a ripartire soprattutto sulla fascia destra, dove Politano si rende spesso pericoloso.

Alla fine, nonostante il buon ritmo e la lotta in campo, il match resta bloccato sullo 0-0. Il Napoli sale al secondo posto in classifica con 10 punti, a due lunghezze dall'Inter capolista, mentre la Juventus, ancora imbattuta, si ferma a quota 8.

Un risultato che non soddisfa appieno nessuna delle due squadre, ma che conferma la solidità difensiva dei bianconeri e l'abilità del Napoli nel gestire le fasi di non possesso.

Addio a Totò Schillaci, simbolo delle 'Notti magiche' di Italia '90: l'ex campione si spegne a 59 anni

PALERMO - Totò Schillaci, indimenticabile simbolo delle "Notti magiche" di Italia 90, è morto a 59 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro al colon. L’ex attaccante della Nazionale italiana, Juventus e Inter, si è spento alle 9:55 all’ospedale Civico di Palermo, dove era ricoverato. Le sue condizioni erano peggiorate negli ultimi giorni, nonostante i due interventi subiti in passato. La sua salma è stata trasportata allo stadio Renzo Barbera di Palermo, dove è stata allestita la camera ardente, aperta oggi dalle 16 alle 22 e domani dalle 7 alle 22.

La direzione sanitaria ha espresso il proprio cordoglio, così come il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che ha ricordato Schillaci come il calciatore palermitano più rappresentativo a livello mondiale. "Per Palermo, Schillaci ha significato il riscatto di un figlio della città in un periodo difficile", ha dichiarato il sindaco.

Totò Schillaci sarà per sempre ricordato per le sue imprese ai Mondiali di Italia 90, dove con i suoi gol e la sua energia ha regalato emozioni indimenticabili agli italiani. Cresciuto calcisticamente nel Messina, Schillaci ha vestito in carriera le maglie di Juventus, Inter e infine del Jubilo Iwata in Giappone, pioniere tra i calciatori italiani a trasferirsi all'estero. La sua scomparsa segna la fine di un’epoca per il calcio italiano, ma il suo sguardo e le sue imprese resteranno nella memoria di chi ha vissuto quelle magiche notti.

Juventus-PSV 3-1: ritorno vincente dei bianconeri in Champions League

Dopo 685 giorni di assenza dalla massima competizione europea, la Juventus torna in Champions League con una vittoria netta per 3-1 contro il PSV Eindhoven. I bianconeri hanno dominato la partita, segnando tre reti e concedendo solo un gol nel finale.

La Juventus ha aperto le marcature al 21' con il giovane Kenan Yildiz, che ha sbloccato il risultato con una bella azione. Dopo soli sei minuti, al 27', è stato il turno di Weston McKennie, che ha raddoppiato per i bianconeri. La Juve ha mantenuto il controllo del match e, al 52', ha siglato il terzo gol grazie a Nico Gonzalez, chiudendo virtualmente la partita.

Il PSV, nonostante le difficoltà, ha trovato la rete della bandiera con Ismael Saibari, segnando all'ultimo minuto di recupero. Tuttavia, il gol non ha cambiato le sorti dell'incontro, che ha visto la Juventus imporsi con autorità nel suo ritorno in Champions League.

Con questa vittoria, i bianconeri iniziano nel migliore dei modi il loro percorso europeo, mostrando solidità e ambizioni nella competizione.

Serie A, Empoli-Juventus 0-0: pareggio senza reti al 'Castellani'

EMPOLI - La sfida tra Empoli e Juventus termina con un pareggio senza reti (0-0) al "Castellani", in una partita equilibrata e con poche emozioni. Nonostante le diverse occasioni da entrambe le parti, nessuna delle due squadre è riuscita a trovare il gol, lasciando il campo con un punto ciascuna.

Primo tempo: Juventus in controllo, Empoli compatto

Con D'Aversa squalificato e sostituito in panchina dal vice Sullo, l'Empoli schiera Colombo al centro dell'attacco. Dall'altra parte, Thiago Motta rivoluziona la Juventus, schierando per la prima volta da titolari Kalulu, Douglas Luiz, Koopmeiners e Nico Gonzalez, con Yildiz largo a sinistra, libero di accentrarsi.

La prima occasione importante arriva al quarto d'ora, con una giocata del giovane Yildiz che accende la partita: dopo un dribbling a centrocampo, il turco serve un filtrante perfetto per Vlahovic, ma un intervento provvidenziale di Ismajli ferma l'attaccante serbo a pochi passi da Vazquez.

Nonostante il tentativo di sbloccare il risultato, il ritmo della gara resta bloccato. La Juventus gestisce il possesso palla cercando varchi sulle fasce con Cambiaso, Nico Gonzalez e Yildiz, ma l'Empoli, organizzato e concentrato, regge bene in difesa e prova a ripartire con verticalizzazioni su Colombo. L'unico vero pericolo bianconero del primo tempo arriva poco dopo la mezz'ora, quando un colpo di testa di Gatti, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, trova un'attenta risposta di Vazquez.

Secondo tempo: Cambi e occasioni sprecate

Nella ripresa, la Juventus scende in campo con più aggressività. Subito Nico Gonzalez serve un pallone per Vlahovic, ma l'attaccante serbo calcia centralmente addosso a Vazquez, sprecando una buona occasione. La fiammata iniziale non basta per cambiare il corso della partita, e Motta decide di operare quattro sostituzioni in una sola volta: entrano Weah, Thuram, Fagioli e Mbangula, al posto di Nico Gonzalez, Douglas Luiz, Locatelli e Yildiz.

Nonostante i cambi, la Juventus non riesce a imprimere un ritmo diverso alla gara. L'Empoli, dal canto suo, sfrutta le ripartenze e crea due grosse occasioni nel finale: prima con un'azione di Pellegri che libera Grassi per un inserimento pericoloso, poi con Gyasi negli ultimi secondi, fermato da un intervento decisivo di Gatti.

Conclusione

La partita termina con uno 0-0 che rispecchia il grande equilibrio visto in campo. La Juventus esce dal "Castellani" con un solo punto, nonostante il dominio nel possesso palla, mentre l'Empoli ottiene un risultato positivo, riuscendo a neutralizzare le offensive bianconere e sfiorando il colpaccio nel finale.

Juventus-Roma: pareggio senza reti all’Allianz Stadium, ma con emozioni nel secondo tempo

TORINO - La Juventus frena all'Allianz Stadium contro la Roma, in una sfida che si conclude a reti inviolate. Thiago Motta, in cerca di una vittoria importante, schiera un trio d'attacco inedito composto da Cambiaso, Yildiz e Mbangula a supporto di Vlahovic. Dall'altra parte, Daniele De Rossi, sulla panchina della Roma, risponde con un attacco guidato dal centravanti ucraino Dovbyk, sostenuto dal dinamismo di Saelemaekers e dall’ex bianconero Matias Soulé.

L'inizio del match è caratterizzato da una certa prudenza da entrambe le parti. Sia il caldo soffocante dell'Allianz Stadium che la paura di commettere errori hanno condizionato il gioco. Il primo tempo si trasforma così in una partita a scacchi, dove né la Juventus né la Roma riescono a prendere il controllo del match con decisione. Possesso palla sterile per i bianconeri, che non trovano spazi per rendersi pericolosi, eccezion fatta per qualche ripartenza guidata da Vlahovic e le fiammate del giovane Yildiz, il più intraprendente fra i suoi. Mbangula, invece, fatica a incidere rispetto alle sue precedenti uscite.

La Roma punta tutto sulla fisicità di Dovbyk, cercando di sfruttare le sue sponde per guadagnare campo e creare occasioni da gol. Al quarto d'ora di gioco, è proprio Soulé ad avere la chance più importante per i giallorossi, ma la sua azione solitaria si conclude con un tiro impreciso. La Juventus, più attenta nel gestire il possesso, sfiora il vantaggio nel finale del primo tempo: Yildiz accelera sulla sinistra e mette in mezzo un pallone per Vlahovic, che trova la deviazione, ma Svilar è bravo a farsi trovare pronto.

Il secondo tempo si apre con i primi cambi da parte di Thiago Motta, che decide di inserire due carte pesanti dalla panchina: Koopmeiners e Francisco Conceiçao, rispettivamente al posto di Cabal e di un spento Mbangula. Poco dopo, è il turno di Douglas Luiz e McKennie in mezzo al campo e di Nico Gonzalez, chiamato a rilevare Vlahovic in attacco. Questi cambi ridisegnano la Juventus, con Cambiaso che torna a fare il terzino e una squadra che appare più aggressiva e determinata.

De Rossi, consapevole del nuovo atteggiamento dei bianconeri, risponde intorno all’ora di gioco con l’inserimento del grande ex Paulo Dybala, che rileva Soulé. Nei minuti successivi, getta nella mischia anche Manu Koné, arrivato nelle ultime ore del mercato dal Borussia Monchengladbach, e Baldanzi, per aumentare dinamismo e qualità in mezzo al campo. La partita diventa finalmente più aperta, con guizzi e fiammate da una parte e dall’altra. Conceiçao si rende pericoloso sulla destra, mentre Angelino, per la Roma, sfiora il gol con una conclusione velenosa.

Nonostante il ritmo più alto e le occasioni create nella ripresa, ciò che manca è il gol. Il pareggio a reti bianche non premia fino in fondo né la Juventus né la Roma, che lasciano l’Allianz Stadium con la sensazione di aver potuto fare di più. Tuttavia, entrambe le squadre escono con qualche spunto positivo: la solidità difensiva e la qualità delle nuove leve lasciano intravedere un futuro interessante per i prossimi appuntamenti.

La Juve è già una macchina da gol: 3-0 anche al Verona

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VERONA - La Juventus ha dominato il Verona con una vittoria netta per 3-0 al Bentegodi, in una partita che inizialmente sembrava bloccata anche a causa del caldo. La scintilla è scattata dopo un tiro dalla distanza di Locatelli, che ha alzato il ritmo del gioco per i bianconeri. Il primo gol è arrivato grazie a un recupero decisivo dello stesso Locatelli a centrocampo, che ha permesso a Yildiz di servire Vlahovic. Quest’ultimo ha segnato con un sinistro preciso.

La Juventus ha trovato il raddoppio al 39’ con Savona, che ha segnato di testa su un assist di Mbangula, innescando una grande azione di ripartenza che ha coinvolto anche Locatelli e Cambiaso. Vlahovic ha subito riconosciuto il merito del gol a Savona, mostrando grande spirito di squadra.

Nella ripresa, ogni speranza di rimonta per il Verona è stata spenta dal fallo di rigore di Tchatchoua su Mbangula. Vlahovic, freddo dal dischetto, ha segnato il suo secondo gol della partita, chiudendo virtualmente i conti. Nonostante i cambi di Zanetti per provare a rianimare la squadra, la Juventus ha gestito bene il possesso palla, aiutata dagli ingressi di Douglas Luiz, Kalulu e Danilo.

Con nuovi acquisti all'orizzonte, come Nico Gonzalez, Conceicao e Koopmeiners, la Juventus guarda con ottimismo al futuro, pronta per il big match contro la Roma.

Serie A: la Juventus targata Thiago Motta parte con una vittoria schiacciante, 3-0 contro il Como

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TORINO - La Juventus inizia la nuova stagione di Serie A con una convincente vittoria per 3-0 contro il Como, nel secondo e ultimo posticipo della prima giornata di campionato. Sotto la guida del nuovo allenatore Thiago Motta, i bianconeri hanno mostrato subito determinazione e qualità, imponendosi nettamente sugli avversari.

Il match è stato sbloccato al 23' da Mbangula, che ha portato in vantaggio la Juventus con un gol preciso. La squadra ha continuato a spingere e ha trovato il raddoppio nei minuti di recupero del primo tempo grazie a Weah, che ha sfruttato al meglio un'occasione, mandando i bianconeri al riposo sul 2-0.

Nella ripresa, la Juventus ha controllato il gioco senza difficoltà, dimostrando una solida organizzazione difensiva e cercando di colpire in contropiede. Il terzo gol è arrivato al 91', quando Cambiaso ha chiuso definitivamente i conti, regalando alla squadra di Thiago Motta una vittoria netta e convincente.

Questo esordio lascia ben sperare i tifosi juventini, che hanno visto una squadra ben organizzata e capace di gestire la partita con autorità. La nuova Juventus targata Thiago Motta ha dunque iniziato la stagione col botto, mettendo in mostra un gioco efficace e dimostrando di poter essere una delle protagoniste del campionato.

Serie A, la Juve cade a Norimberga

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NICOLA ZUCCARO - La stagione sportiva 2024-2025 della Juventus inizia con una sconfitta. Nel tardo pomeriggio di venerdì 26 luglio 2024, i bianconeri di Thiago Motta sono stati battuti 3-0 dal Norimberga nella prima delle quattro amichevoli di precampionato. Le reti di Casper Janker al 19', di Dustin Forkel all'87' e di Tim Janisch all'89, evidenziano la fragilità della retroguardia juventina. Su essa dovrà lavorare il direttore sportivo Cristiano Giuntoli, che dovrà intervenire sul mercato per fornire a Thiago Motta i profili utili a risolvere il problema strutturale precedentemente menzionato. E' quanto auspica la tifoseria bianconera che, dopo la disfatta in terra tedesca, potrà visionare i suoi beniamini nella seconda amichevole in programma con il Brest a Pescara alle ore 21 di sabato 3 agosto 2024.

Juventus, Alex Sandro dice addio con un gol nella vittoria contro il Monza

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TORINO – Dopo nove stagioni indimenticabili in bianconero, Alex Sandro ha dato il suo addio alla Juventus in grande stile, segnando un gol nella vittoria per 2-0 contro il Monza nell'ultima giornata di campionato.

Il match è stato aperto dalla rete di Federico Chiesa, che ha portato in vantaggio la Juventus con una giocata magistrale. Poco dopo, è stato Alex Sandro a raddoppiare, concludendo così la sua carriera in bianconero con una prestazione memorabile.

Al termine dell'incontro, i giocatori della Juventus hanno salutato i propri tifosi con un emozionante giro di campo, mostrando con orgoglio la Coppa Italia vinta pochi giorni fa.

Per il Monza, nonostante la sconfitta, la stagione si è chiusa con una nota positiva grazie alla salvezza conquistata in largo anticipo, dimostrando di essere una squadra solida e ben preparata per la Serie A.

L'addio di Alex Sandro segna la fine di un'era alla Juventus, dove il difensore brasiliano ha collezionato numerosi successi e ha lasciato un'impronta indelebile. I tifosi lo hanno salutato con un caloroso applauso, riconoscendo il suo impegno e il suo contributo alla squadra nel corso degli anni.

La Juve di Montero recupera l'impossibile: 3-3 contro il Bologna al Dall'Ara

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BOLOGNA - La Juventus di Paolo Montero riparte dal 3-5-2, schierando Miretti a centrocampo e Iling sulla fascia sinistra. Tuttavia, il Bologna dimostra subito di essere in serata magica, iniziando la partita con un’aggressività impressionante. Già al 2’, da un errore di disimpegno tra Locatelli e Cambiaso, nasce un’occasione clamorosa per Freuler, che viene però bloccato da un disperato Szczesny.

Subito dopo, la curva Bulgarelli esplode con i fuochi d'artificio e, sul corner seguente, Riccardo Calafiori, uno dei giocatori più seguiti dalla Juventus sul mercato, porta in vantaggio il Bologna. La Juventus, reduce dalla vittoria della Coppa Italia, non riesce a reagire, mentre il Bologna continua a premere. Al 12’, su un cross dalla sinistra di Ndoye, Urbanski e Castro si avventano sul pallone, con Castro che batte di nuovo Szczesny per il 2-0. La squadra di Thiago Motta mostra un ritmo impressionante e idee di gioco chiare.

Due minuti dopo, Odgaard segna il terzo gol, che viene però annullato per fuorigioco. Al 21’, dopo un dominio totale del Bologna, dai tifosi bianconeri iniziano a levarsi cori timidi per Massimiliano Allegri, esonerato venerdì, appena due giorni dopo aver alzato la Coppa Italia. Verso la fine del primo tempo, la Juventus riesce a creare una situazione pericolosa, ma Lucumi sventa il pericolo in scivolata. Questo è l’unico segnale di vita della Juventus nei primi 45 minuti.

La Riscossa nella Ripresa

All’intervallo, Montero sostituisce Miretti e Cambiaso (ammoniti nel primo tempo) con Alcaraz e Weah. Subito Rabiot tenta il primo tiro in porta per gli ospiti, ma Skorupski para e manda in angolo. Tuttavia, è un fuoco di paglia, perché il Bologna torna a spingere e al 3-0 arriva con un contropiede fulmineo di Calafiori, che supera Szczesny con un pallonetto.

Montero tenta di cambiare le sorti del match inserendo Yildiz e Milik al posto di un Vlahovic irriconoscibile. Anche Thiago Motta opera i primi cambi, facendo entrare Saelemaekers, Orsolini, Fabbian, El Azzouzi e Beukema. Al 71’, Nicolò Fagioli fa il suo ritorno in campo dopo la squalifica di 7 mesi per scommesse. Cinque minuti dopo, un errore di Lucumi permette a Chiesa di segnare e ridurre le distanze.

La Juventus sembra risorgere e con più convinzione all’83’ Milik accorcia ulteriormente le distanze su punizione: 3-2. Un minuto dopo, un errore di Beukema viene sfruttato da Yildiz per segnare l’incredibile pareggio. Il Bologna, tramortito e incredulo, crolla. Chiesa ha addirittura l’occasione del sorpasso, ma Aebischer salva tutto. Il pareggio finale lascia comunque la Juventus con il segno di una squadra che non molla mai, rispecchiando il carattere indomito di Montero.