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Calcio. Verratti: "Quella di Atene è una trasferta molto difficile"


"Quella di Atene è una trasferta molto difficile. La Grecia è una nazionale che come noi ha cambiato tanto, è una squadra che gioca molto bene" ha dichiarato il centrocampista della Nazionale, Marco Verratti, in vista delle sfide contro Grecia e Bosnia per ‘Euro 2020’.

"Abbiamo visto un bel po’ di video su di loro, giocheremo in uno stadio difficile e caldo, da loro c’è grande passione. È una partita importante, anche perché credo che la Grecia sia una delle nostre concorrenti per arrivare primi in questo gruppo, sarà un test importante. Ci faremo trovare pronti, stiamo preparando benissimo la partita e sono sicuro che faremo una grande gara. Mancini è stata una grandissima scoperta perché mi ha dato subito quella fiducia che un po' mi mancava, mi ha fatto subito sentire importante. Penso che vede il calcio come lo vedo io, sa che oggi la tattica è importante ma che soprattutto bisogna mettere a proprio agio i giocatori a disposizione. Con lui mi sono subito sentito a mio agio e spero di continuare a ripagare la fiducia che mi ha dato. Il mister è stato capace di creare un bel gruppo, tutti si sentono importanti, possiamo ritornare ai vertici dove l’Italia merita di stare, visto che abbiamo passato tutti quanti degli anni un po' brutti".

Calcio. Insigne: "Con la Nazionale stiamo costruendo un bel gruppo"

"Stiamo preparando le prossime due partite di qualificazione al massimo e cercheremo di vincerle. Stiamo costruendo un grande gruppo, mister Mancini sta dando fiducia a tanti giovani, questo è giusto. Noi proveremo a qualificarci a tutti i costi per gli Europei perché già negli anni passati non è andata benissimo, però siamo l’Italia, meritiamo di partecipare a certe competizioni e sicuramente lotteremo fino alla fine" ha dichiarato l'attaccante della Nazionale Italiana, Lorenzo Insigne, in vista delle sfide contro Grecia e Bosnia per Euro2020.

"Stiamo studiando la Grecia, sappiamo che fuori casa non sarà una partita facile. Dobbiamo stare attenti a partire con la giusta voglia e determinazione perché loro giocheranno in casa, spingeranno e dobbiamo essere bravi a mantenere l’impatto nei primi minuti e poi imporre il nostro calcio, ovvero quello che ci chiede mister Mancini. Siamo una squadra molto tecnica, dobbiamo sfruttare le nostre qualità fra le linee, gli uno contro uno sulle fasce, in questo modo possiamo essere pericolosi e metterli in difficoltà. Fare un’annata bene, come ho fatto al Napoli, e non vincere nulla, fa sempre male. Ora sono qua con la Nazionale e darò il massimo in queste due partite per fare quei sei punti che sarebbero importantissimi per la classifica. In azzurro ci sono Chiellini e Bonucci che sono grandi giocatori e hanno tanta esperienza, hanno vinto tanto, a noi fa bene avere queste persone eccezionali qui. Poi ci siamo elementi come io e Verratti che non siamo più giovani, che sicuramente dobbiamo dare qualcosa in più per guadagnarci e prenderci la fiducia dei nostri compagni e del mister. Quando c’ero io in Under 21 erano pochi i giocatori che giocavano in serie A, mentre molti lo facevano in serie B. Vedendo ora la rosa dell’Under 21 la maggior parte di loro gioca in serie A e questo è un vantaggio perché hanno più esperienza. L’Under 21 di quest’anno mi sembra un’ottima squadra. Non so chi dei nostri giovani andrà in quel gruppo, sicuramente chi lo farà, darà una mano importante. Faccio loro un grosso ‘in bocca al lupo’, giochiamo in Italia, speriamo che possano arrivare in finale per vincere questo trofeo così importante".

Calcio. Mancini: "Ci attendono due partite difficili contro Grecia e Bosnia"

"Contro Grecia e Bosnia-Erzegovina (rispettivamente sabato ad Atene e martedì 11 giugno a Torino) ci attendono due partite difficili" ha dichiarato il ct della Nazionale, Roberto Mancini, dal ritiro di Coverciano "Questo è un momento per noi importante perché abbiamo due compiti. Il primo è quello di vincere sempre per alzare la posizione nel ranking Fifa e il secondo è di vincere ancora per qualificarci all’Europeo. Diciamo che le prossime due partite sono quelle che ci potrebbero creare più ostacoli sul cammino della qualificazione. La Grecia è una squadra ottima, è migliorata molto rispetto a un anno fa, dobbiamo portarle rispetto. Ho preferito lasciare sei giorni in più ai ragazzi per togliersi le scorie del campionato, li ho trovati tutti rilassati. Belotti è andato molto meglio nel girone di ritorno e questa convocazione l'ha meritata. Tanti altri giocatori come lui avranno la porta aperta fino a giugno. Balotelli? Ho parlato con Mario, l’ho cercato io, ho impiegato qualche giorno perché ha 8/9 numeri di telefono...Gli ho detto le motivazioni, ha tempo per rientrare. E’ solo una questione tecnica. Viste le qualità che ha, dipenderà da lui. Balotelli sa che ci sono cose che non deve fare e invece si è fatto espellere. Sa benissimo che è colpa sua, lui ha qualità per ritornare qui. Al momento non sta giocando al 100%. Se oggi in Nazionale ci sono 33 giocatori, alcuni dei quali prelevati dall’Under 21, più altri 5/6 che sono a casa e che hanno le qualità per rientrare vuol dire che abbiamo trovato una quarantina di giocatori per la Nazionale, di cui 15/20 sono giovani. E questa è l’indicazione più importante arrivata dal campionato appena concluso. Da qui si può ripartire per fare tanta strada. E’ difficile che in Italia non crescano giocatori bravi per giocare in Nazionale, in questo anno sono tanti quelli sbocciati in fretta. Come squadre di club noi italiani non siamo invece arrivati alle finali delle coppe europee e questo è il dato negativo emerso dall’ultima stagione calcistica. Il nostro presidente ha parlato con Gianluca Vialli tempo fa, spero che lui possa essere qua a prescindere da Lele, che spero rimanga. Cercherò di convincere Lele, poi non so cosa farà. Lui è una persona importante e seria, ha un ottimo rapporto con tutti i giocatori".

Calcio. Di Biagio: "L'obiettivo dell'Italia è vincere l'Europeo Under 21"

FORMELLO - "Bisogna puntare al massimo sapendo che avremo mille difficoltà, che il girone è difficile e la formula è difficilissima, ma l’obiettivo dell’Italia è vincere l’Europeo" ha dichiarato il commissario tecnico della nazionale under 21, Luigi Di Biagio, durante la conferenza stampa a Formello dove l’Italia è in ritiro in vista dell’Europeo.

"Sarà il torneo più bello degli ultimi trenta anni, perché ci sono tutte le migliori nazionali e lo possono vincere almeno 5-6 squadre. Penso a Germania, Francia, Inghilterra e Spagna, oltre a noi. Tutti mi chiedono di vincere, tutti mi dicono che abbiamo una squadra fortissima: io l’ho sempre pensato anche quando magari non eravamo così forti, pensate ora. Le aspettative ce le prendiamo, l’ambizione è ottenere il risultato massimo. Emozioni? Sono tranquillo, magari quando ci avvicineremo all’evento salirà un po’ di tensione, vediamo. Devo concentrarmi su quello che devo fare nei prossimi giorni, cercando di capire un po’ di cose: questo è l’obiettivo principale. Dalla Nazionale A si aggregheranno a noi tutti i ragazzi in età con l’eccezione di Donnarumma. Nonostante lui mi abbia dato ampia disponibilità, con Mancini abbiamo deciso che il suo percorso nell’U.21 è finito: ringrazio Gigi e andiamo avanti".

Nazionale: il ct Roberto Mancini convoca 33 calciatori per le partite contro Grecia e Bosnia

Torna, in questi giorni in campo la Nazionale Italiana di Calcio. Il ct Roberto Mancini ha convocato 33 calciatori in vista delle due partite contro Grecia (sabato 8 giugno - Atene, ‘Spyros Louis’ Stadium) e Bosnia Erzegovina (martedì 11 giugno - Torino, Juventus Stadium), valide per il terzo e quarto turno di European Qualifiers Euro 2020. Questo l’elenco:

PORTIERI: Alessio Cragno (Cagliari), Pierluigi Gollini (Atalanta); Salvatore Sirigu (Torino), Antonio Mirante (Roma).
DIFENSORI: Francesco Acerbi (Lazio), Cristiano Biraghi (Fiorentina), Leonardo Bonucci (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Mattia De Sciglio (Juventus), Emerson Palmieri (Chelsea), Alessandro Florenzi (Roma), Armando Izzo (Torino), Gianluca Mancini (Atalanta), Alessio Romagnoli (Milan), Leonardo Spinazzola (Juventus).
CENTROCAMPISTI: Nicolò Barella (Cagliari), Federico Bernardeschi (Juventus), Bryan Cristante (Roma), Frello Filho Jorge Luiz Jorginho (Chelsea), Lorenzo Pellegrini (Roma), Stefano Sensi (Sassuolo), Marco Verratti (Paris Saint Germain), Nicolò Zaniolo (Roma).
ATTACCANTI: Andrea Belotti (Torino), Federico Chiesa (Fiorentina), Stephan El Shaarawy (Roma), Vincenzo Grifo (Friburgo), Ciro Immobile (Lazio), Lorenzo Insigne (Napoli), Moise Kean (Juventus), Leonardo Pavoletti (Cagliari), Matteo Politano (Inter), Fabio Quagliarella (Sampdoria).

Calcio. Gravina: "Speriamo che l'Italia riesca a vincere gli Europei Under 21"

"Speriamo che l’abbinamento tra calcio e musica possa essere di grande successo e far sfociare questa passione nel coronamento di un sogno che stiamo inseguendo dal 2004" ha dichiarato il presidente della Figc Gabriele Gravina, in occasione della presentazione del singolo 'Benvenuti in Italy' di Rocco Hunt che sarà la colonna sonora delle prossime partite degli azzurrini agli Europei Under 21 in programma in Italia dal 16 al 30 giugno.

"L’Italia merita questo successo, merita di dare una risposta ai nostri stupendi tifosi e speriamo che queste bellissime note possano accompagnare la nostra Nazionale di giovani campioni che saranno sicuramente quelli del domani: invito tutti a seguire la Nazionale". 

Nazionale, Mancini: "Vogliamo dare alle squadre nazionali una mentalità offensiva, vincente e propositiva"

"Abbiamo chiamato tanti ragazzi giovani e alcuni giovanissimi, che giocano fra Under 19, Under 20 e Under 21. Era giusto essere qua tutti insieme perché il nostro lavoro è coordinato così da tempo. Durante le due sessioni di allenamento dello stage faremo allenamenti abbastanza leggeri, ma mi serviranno soprattutto per vedere e conoscere i giocatori a livello tecnico. E' l’unica che possiamo fare visto che molti di loro hanno giocato ieri e quindi non possiamo fare allenamenti specifici o pesanti" ha dichiarato il commissario tecnico della Nazionale maggiore, Roberto Mancini, raccontando i motivi che lo hanno portato a chiamare oltre trenta elementi per una due giorni di allenamenti che vedrà coinvolti anche i tecnici di Under 21 e Under 20 azzurre, Gigi Di Biagio e Paolo Nicolato.

"Cerchiamo di portare avanti tutti insieme un pensiero che possa essere condiviso. Vogliamo riuscire a dare alle nostre squadre una mentalità offensiva, vincente e propositiva. Questa per noi è una cosa positiva sulla quale lavorare, sperando di riuscirci tutti insieme. Le squadre Under stanno facendo bene e stanno migliorando molto. I ragazzi bravi in Italia si trovano sempre, questo non sarà mai un problema. Il problema diventa quando arrivano alle prime squadre dove magari fanno più fatica a giocare. Però la qualità secondo me si trova sempre".

Calcio. Figc: "Via libera alla var in Serie B"


"La Figc ha dato il via libera alla var in serie B per le semifinali e la finale dei playoff di questa stagione, con la possibilità di estenderla anche ai turni precedenti dei playoff e dei playout" ha dichiarato il presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio, Gabriele Gravina, al termine del consiglio federale.

"Dobbiamo valutare di concerto con Uefa e Fifa la possibilità di una sperimentazione offline per tutto il girone di andata della prossima stagione e riservarsi la definitiva introduzione nel girone di ritorno: è ben avviata la realizzazione della room control unica a Coverciano che "potrebbe partire nella nuova stagione 2019/20". Si va avanti d'intesa con l'Aia anche sul progetto per la formazione di specialisti del Var che rappresentano una nuova categoria con 6-7 arbitri dismessi, professionisti che hanno una formazione specializzata".

Gravina: "Niente boxing day nel prossimo campionato di Serie A"

ROMA - "Niente boxing day nel prossimo campionato di Serie A? Ho sempre ritenuto che giocare durante le feste natalizie fosse l'occasione migliore per far vivere alle famiglie delle giornate di festa. Ma ho capito che ci sono diverse istanze: i tifosi hanno le loro esigenze e vogliono vivere l'evento, la parte organizzativa ne ha altre" ha dichiarato il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina al termine del Consiglio federale commentando la scelta della Lega di Serie A di fermare il campionato durante le feste natalizie della prossima stagione, fissando la sosta dal 23 dicembre 2019 al 4 gennaio 2020.

"Sulla scelta di fissare l'ultima giornata del prossimo campionato il 24 maggio 2020, a soli 19 giorni dalla gara inaugurale dell'Europeo che si disputerà allo stadio Olimpico di Roma, abbiamo chiesto alla Lega di A una riflessione più attenta. Ci sono delle condizioni oggettive che creano qualche disagio. Per un accordo con l'Uefa dovremo mettere a disposizione lo stadio Olimpico, quindi il 24 maggio 2020 sia la Roma che la Lazio, che per alternanza dovrebbe disputare in casa l'ultima partita del prossimo campionato, dovrebbero giocare in trasferta. E questo sarebbe atipico. L'Uefa avrebbe voluto lo stadio a disposizione addirittura una settimana prima, ma siamo riusciti a strappare sette giorni in più, però il 18 maggio dovrà essere a loro disposizione. La Lega di A in piena autonomia ha fatto la scelta di far terminare il campionato il 24 maggio 2020 e noi ne prendiamo atto, ma sollecitiamo una riflessione per esigenze che non sono soltanto legate alla nostra nazionale". 

Calcio. Gravina: "Weekend positivo per il calcio italiano: necessario recuperare entusiasmo e nuove idee"

ROMA - "E' stato un weekend positivo per il calcio italiano, una bellissima sequenza di fotogrammi che danno energia e testimoniano una crescita di entusiasmo attorno al mondo del calcio. E' quello che ci eravamo proposti con la nuova governance: recuperare con entusiasmo e nuove idee una credibilità del nostro mondo che purtroppo stava scemando" ha dichiarato il presidente della Figc, Gabriele Gravina.

"Ci sono di solito dei cicli, di evoluzioni diverse - prosegue Gravina - ma oggi c'è anche tantissima convinzione nel pensare alla politica dei giovani. Se hai voglia di programmare e progettare lo fai solo con chi ha davanti un arco temporale che te lo permette, oggi comincia poi ad essere una necessità per le note carenze economico-finanziarie. Moses Kean non ha tradito le attese: è un ragazzo straordinario, con delle potenzialità tecniche incredibili. Però ha ragione Mancini quando dice che deve ancora lavorare tantissimo. Si è inserito benissimo nel gruppo, e quando dice di imparare molto da Cristiano Ronaldo si dimostra anche un ragazzo molto attento. Chi mi ricorda? Un calciatore che con me ha esordito col Castel di Sangro, Mario Balotelli. Gli auguro però che sia più dedito alla sua crescita personale, per evitare parallelismi e critiche. Gianluca Vialli continua a coltivare la sua disponibilità come capo delegazione della Nazionale, che non è venuta meno e anzi si rafforza giorno dopo giorno. Sta riflettendo nel trovare i giusti equilibri tra la sua vita privata, gli impegni professionali e il nuovo incarico. Ho dettagliato una serie di impegni che potrebbero coinvolgerlo come capo delegazione, sta riflettendo ma il suo interesse è ancora molto vivo. Inviterò i giovani Adam e Ramy a vedere una partita della Nazionale: sarà per noi un grandissimo piacere. Hanno dimostrato così tanto coraggio da essere dei piccoli eroi ed è giusto siano vicino a noi per una testimonianza importante. Lo faremo sicuramente".

Calcio. Barella: "La Finlandia è una squadra compatta, ma fiducia nei giovani italiani"

"La Finlandia è una squadra compatta, brava nelle palle inattive. Aspetteranno solo i nostri errori per ripartire e quindi dovremo stare attenti" ha dichiarato il centrocampista del Cagliari, Nicolò Barella, dal ritiro della Nazionale in vista delle qualificazioni a Euro2020.

"Giocare con Jorginho e Verratti - prosegue - è solo un vantaggio. Sono grandi campioni e ti danno una mano. Io faccio più lavoro fra le linee e torno a dare una mano indietro, loro pensano più ad impostare. Jorginho ha la capacità di vedere prima la giocata da fare, Verratti invece è impressionante perché ha un’intelligenza di gioco clamorosa. Da quando sono arrivato nel calcio dei grandi c’è maggiore fiducia nei giovani e il ct qui in Nazionale ce ne sta dando tanta, e la fiducia è la cosa più importante. Meno ricorso agli oriundi? Accade proprio perché magari si dà maggiore fiducia ai giocatori giovani italiani. Io sono uno che dà tutto, sia quando gioco con il Cagliari che con la Nazionale o con gli amici. Mi impegno sempre al massimo e la responsabilità la sento sia al Cagliari che in azzurro. Probabilmente devo migliorare sia in zona gol che nel temperamento. Mi hanno messo addosso l’etichetta del cattivo ma io non mi ci sento. Alle volte faccio dei falli che probabilmente potrei evitare. Per quanto riguarda invece le voci di mercato, mi fanno piacere perché vuol dire che sto facendo bene ma il mio primo pensiero è la salvezza del Cagliari. Io come Gigi Riva tutta la carriera al Cagliari? Certo che ci ho pensato, poi non so rispondere ora, non so cosa può succedere nella mia vita calcistica e nel mio futuro. Per tutti Gigi Riva è un punto di riferimento, e lo è ancora di più per noi perché ha fatto diventare grande la nostra squadra, la mia squadra del cuore e quella dove sono cresciuto. E’ una delle persone più importanti della storia del calcio cagliaritano".

Malagò: "Bisogna puntare ad Euro 2028 per rifare gli stadi"

ROMA - "Senza impianti non si va da nessuna parte. Credo che se ci fosse un evento da ospitare, si saprebbe che per quella data le cose vanno autorizzate altrimenti la manifestazione non si fa. Ecco perché la madre di tutte le battaglie è cercare di ospitare l'Europeo del 2028 perché consentirebbe tutto questo" ha dichiarato il presidente del Coni Giovanni Malagò a margine della presentazione delle FIVB Beach Volley Rome Finals, al Foro Italico.

"Per gli stadi - prosegue - non vedo alternative, salvo qualche caso singolo come è stato Udine, dove ci hanno messo venti anni e sono stati encomiabili. Se però ognuno procede separatamente è una via crucis, un calvario arrivare in fondo alla conclusione di tute le autorizzazioni per realizzare un nuovo impianto. Basta vedere cosa succede a Empoli, a Cagliari, a Firenze, a Bologna, ma anche a Milano e a Roma".

Calcio. Bernardeschi: "Questa Nazionale ha fatto vedere qualcosa di interessante: siamo forti e di talento"

ROMA - "Questa Nazionale qualcosa di interessante l'ha già fatta intravedere. Nelle quattro partite precedenti abbiamo fatto secondo me un grandissimo passo in avanti, abbiamo creato molte occasioni facendo vedere un grandissimo gioco, noi ci siamo divertiti in campo e credo che abbiamo fatto divertire anche chi ci guardava" ha dichiarato l'attaccante azzurro Federico Bernardeschi in vista delle gare contro la Finlandia e poi contro il Liechtenstein per le qualificazioni europee.

"Sicuramente - ha aggiunto - dobbiamo ancora acquisire quell’esperienza che un po' ci manca per la nostra giovane età, ma secondo me questa è la strada veramente giusta per andare ad affrontare l'Europeo nel migliore dei modi. Credo che in questa Nazionale ci siano tantissimi talenti che però vanno aspettati, fatti crescere e che non vanno subito giudicati. Quando un ragazzo è giovane gli si deve dare il tempo di sbagliare e di poter crescere per poi far venir fuori le sue qualità. Iniziare con il piede giusto è importante, quindi un po' di pressione è inevitabile: fa parte del gioco ed è giusto averla anche perché la maglia della Nazionale è importante. E’ vero che giochiamo bene e per quello che creiamo durante una partita segniamo poco, però è anche vero che è molto meglio creare e segnare poco piuttosto che creare poco e non segnare. Può capitare in poche partite che si crei tantissimo a livello di gioco e poi non si riesca a segnare. Alla fine il gioco e le occasioni create ti ripagano per forza, sono i numeri che lo dicono. Sicuramente vogliamo migliorare in termini realizzativi ed è una cosa su cui stiamo lavorando tanto con il mister. Dalla Juventus in Nazionale vorrei portare la consapevolezza della nostra forza, perché siamo forti. Su questo ci dobbiamo credere ogni giorno. Siamo una Nazionale giovane sì, ma piena di talento e forte, dobbiamo rendercene conto, puntando su noi stessi e sul compagno che abbiamo al nostro fianco” ha sottolineato Bernardeschi che poi parla anche del suo ruolo in campo. Non so dove mi schiererei. Credo che ogni mister abbia delle idee e credo che un giocatore debba rispettarle. Credo anche che la Juventus sia diversa dalla Nazionale. Dove gioco io è secondario, mi piacerebbe però un sacco essere il tuttocampista di questa Nazionale. Chiesa è migliorato tantissimo sotto tutti i punti di vista, lo vedo molto cresciuto. Non sono con lui nel quotidiano e per il suo futuro non posso che dargli un consiglio: di scegliere e di fare ciò che vuole. E’ questo che deve fare. Lo vedo maturo per reggere le pressioni, credo che a 22 anni sia già pronto. E’ giovane, ha ancora tantissima strada davanti per rafforzarsi e per diventare ancora più ‘robusto’. Il suo percorso lo sta facendo e lo sta facendo benissimo. Mi ricordo che un po' di anni fa si diceva che non c’erano piu’ giovani in Italia. Finalmente adesso li abbiamo, stanno venendo fuori e questo fa molto piacere a tutti. Speriamo che il futuro dell’Italia sia sempre più roseo e pieno di talenti".

Calcio. Infantino: "L'Italia può fare di più per il calcio e per il tema razzismo"

"L’Italia può fare di più per il calcio e anche per il Paese riguardo al tema del razzismo. Se siamo più tolleranti viviamo tutti meglio" ha dichiarato il presidente della Fifa, Gianni Infantino, in merito al problema del razzismo nel calcio italiano.

"Nel calcio ci sta lo sfottò, la presa in giro tra tifosi, però non bisogna oltrepassare il limite e col razzismo bisogna intervenire con fermezza, chiedendo aiuto alle autorità e al governo per togliere dagli stadi questi deficienti che usano violenza e che si comportano da razzisti, perché il calcio da solo non può occuparsi di queste questioni. Penso che il razzismo sia una piaga che va combattuta perché il calcio è un esempio, si vede e se ne parla ovunque e quindi dobbiamo essere tutti più attenti. La Figc ha preso misure molto importanti. Questo è un problema non solo del calcio ma della società, non solo italiana. E’ un problema che c’è in molti Paesi. Bisogna educare, abbassare i toni tutti quanti. Ho lanciato l'idea di un Mondiale 'arabo' in Qatar nel 2022: vale la pena provarci. Dovremo decidere in ogni caso entro giugno di quest'anno perché poi in autunno iniziano le qualificazioni in alcune confederazioni. La situazione geopolitica è complessa, ma se Trump può incontrarsi con il presidente della Corea del Nord tutto è possibile. Il Mondiale del 2026 in Usa, Canada e Messico già sarà a 48 squadre, perché quindi non provare a farlo prima? Il Qatar è aperto a studiare la questione, vediamo se lo sono anche i paesi limitrofi. Parliamo del Mondiale allargato perché vogliamo che partecipi anche l'Italia".

Mancini: "Come sta la Nazionale? Ci vuole un po’ di tempo ma siamo sulla buona strada"

"Come sta la Nazionale? Ci vuole un po’ di tempo ma siamo sulla buona strada. C’è una generazione di ragazzi giovani che hanno bisogno di giocare e di fare esperienza" ha dichiarato il ct della Nazionale Roberto Mancini, ospite a 'Tiki Taka', su Canale 5.

"Qual è il ruolo dove Zaniolo rende meglio? Di Francesco lo conosce bene, lo vede tutti i giorni e sa dove può giocare. È bravo e in questo momento gli sta andando tutto bene. Io credo sia una mezzala. L’avevo seguito agli europei under 19, non sapevo neanche fosse dell’Inter perché durante quell’Europeo stava andando alla Roma. Cristiano Ronaldo in Champions non sta facendo quello che ha fatto in passato anche perché negli scorsi anni aveva fatto benissimo. In campionato sta segnando, è il primo anno e in Italia è più difficile rispetto alla Spagna dove giocava nella migliore squadra in assoluto. Ma sta facendo una stagione positiva. Simeone che allenatore è? Lui è sempre stato un giocatore di grande carattere. Ha dato un’impronta a questa squadra che è difficilissima da affrontare. Poi in casa diventano fastidiosi in certe situazioni. È una squadra di carattere come lo era Simeone quando giocava. Il gesto al secondo gol dell’Atletico contro la Juve? Sono cose che accadono e che accadranno ancora. Ha fatto un brutto gesto e anche lui lo sa. Se lo squalificheranno, si prenderà la squalifica. Balotelli ha iniziato bene a Marsiglia facendo 3 gol in 4 partite. L’obiettivo è formare una squadra pronta per fare bene agli europei. Certo, l’Italia deve sempre partecipare per puntare alla vittoria. Il Milan è una squadra con degli ottimi giocatori, soprattutto gli ultimi due acquisti di gennaio. Sta costruendo una buona squadra e ci vuole tempo. Non so se volesse fare l’allenatore quando era un giocatore ma conosce molto bene il calcio. Donnarumma ha ritrovato serenità dopo la scorsa stagione tormentata? È un ragazzo giovane che sta ancora maturando nonostante le molte presenze in Serie A. In Nazionale è sempre andato bene ma a livello di portieri non abbiamo difficoltà. Oltre a lui ci sono Sirigu, Perin, Sirigu e Meret. La decisione di dare la fascia a Icardi ai tempi dell’Inter? Io non ho mai avuto problemi con lui, per me era un giocatore fondamentale e che poteva essere importante per la storia dell’Inter. C’era da scegliere il capitano e scelsi lui".

Calcio. Ranking Fifa: Italia 18esima, il Qatar ed il Giappone volano


Arriva la nuova classifica Fifa, ed è senza novità almeno per i primi 20 posti. Il ranking delle nazionali diramato dalla Federcalcio internazionale conferma la top ten del mese scorso, con il Belgio in testa con 1727 punti, appena uno in più della Francia, mentre il Brasile completa il podio con il terzo posto davanti a Croazia, Inghilterra, Portogallo, Uruguay, Svizzera, Spagna e Danimarca.

Questa la top ten, mentre l'Italia di Roberto Mancini resta al 18esimo posto con 1539 punti. Il ranking Fifa di febbraio, ovviamente è condizionato dalla Coppa d'Asia che si è appena conclusa. L'Iran semifinalista ha guadagnato 7 posizioni portandosi al 22esimo posto, mentre il Giappone, sconfitto in finale, fa un salto di 23 caselle,  e adesso è 27esimo, mentre è 38esima la Corea del Sud (+15).

I nuovi campioni asiatici del Qatar scalano la classifica con ben 38 posizioni in più rispetto al mese scorso. Adesso sono 55esimi ed è il miglior piazzamento per i qatarioti dal 1993.

Per quel che riguarda il prossimo ranking Fifa sarà pubblicato il 4 aprile del 2019.

Mancini: "Sono ottimista perché i giocatori italiani sono migliorati"

ROMA - "Ero molto positivo a settembre scorso, nonostante fossimo all’inizio, e sono positivo adesso" ha dichiarato il ct azzurro Roberto mancini da Coverciano, dove è iniziato uno stage lampo che coinvolge 32 calciatori e dove le premesse per una Nazionale pronta a tornare ai livelli che le competono ci sono tutte.

"Sono ottimista - prosegue Mancini - perché i giocatori italiani sono migliorati, stanno crescendo, e alcuni giocano molto di più. Penso a Zaniolo che a settembre non giocava e ora è titolare nella Roma, così come altri ragazzi. La speranza è che i giovani continuino a migliorare a giocare. Sono grato ai club per aver concesso i propri calciatori per questo mini-raduno anche se siamo in un momento della stagione abbastanza faticoso: questo stage può servire perché comunque ci ritroviamo dopo quattro mesi ed era importante almeno vederci: sarà importante valutare qualcuno che non avevamo ancora visto. L’Italia deve cercare di vincere tutte le partite delle qualificazioni europee, siamo una squadra forte, che migliora di partita in partita, e lo ha fatto molto negli ultimi sei mesi. Dobbiamo anche risalire il ranking perché l’Italia al 18^-19^ posto non ci sta bene. Abbiamo giocatori bravi in attacco, anche se abbiamo fatto pochi gol pur avendo creato tanto nelle ultime partite. Bisogna raddrizzare la mira ed avere un po' piu’ di fortuna. Zaniolo? Mi sembra che il ragazzo stia migliorando partita dopo partita, e questo mi sembra che sia una buona cosa per noi. Sta giocando con continuità, anche a livello fisico, in Champions League, e quindi penso che possa giocare anche in Nazionale. Quagliarella sta giocando bene, è un calciatore italiano, che gioca nel campionato italiano, è capocannoniere, e si merita la chiamata al di là dell’età che ha. Lui poi sa benissimo la stima che ho nei suoi confronti che è ‘antica’, e sa che puo’ esserci o non esserci nel gruppo azzurro. Balotelli, invece, adesso è andato a Marsiglia, ha giocato due partite negli ultimi quattro-cinque mesi e sono un po' poche. Un ritorno in azzurro a fine marzo? Se riuscirà a fare gol in ogni partita da qui ad allora...". 

Nazionale. Quagliarella e Bastoni tra i convocati di Mancini al mini raduno per le 'European Qualifiers'


A oltre due mesi di distanza dal successo per 1 a 0 in amichevole con gli Stati Uniti grazie al gol messo a segno nel finale di gara da Matteo Politano, la Nazionale si ritroverà lunedì 4 e martedì 5 febbraio al Centro Tecnico Federale di Coverciano.

Un breve raduno che permetterà al Commissario Tecnico Roberto Mancini di rivedere gli azzurri e iniziare a preparare i primi due incontri delle ‘European Qualifiers’ con Finlandia e Liechtenstein, in programma rispettivamente sabato 23 marzo (ore 20.45) allo stadio ‘Friuli’ di Udine e martedì 26 marzo (ore 20.45) allo stadio ‘Ennio Tardini’ di Parma. Il Ct ha convocato 32 calciatori: prima chiamata per il difensore del Parma classe ’99 Alessandro Bastoni, mentre torna a vestire la maglia della Nazionale Fabio Quagliarella, protagonista di una stagione esaltante e attuale capocannoniere della Serie A con 16 reti. L’attaccante della Sampdoria è stato convocato per l’ultima volta nell’ottobre 2015 in occasione delle gare valide per le qualificazioni a EURO2016 con Azerbaijan e Norvegia e la sua ultima presenza risale a più di 8 anni fa, all’amichevole con la Romania disputata nel novembre 2010.

Questo l’elenco completo dei convocati: Portieri: Gianluigi Donnarumma (Milan), Alex Meret (Napoli), Salvatore Sirigu (Torino). Difensori: Alessandro Bastoni (Parma), Cristiano Biraghi (Fiorentina), Giorgio Chiellini (Juventus), Andrea Conti (Milan), Domenico Criscito (Genoa), Mattia De Sciglio (Juventus), Alessandro Florenzi (Roma), Armando Izzo (Torino), Manuel Lazzari (Spal), Alessio Romagnoli (Milan), Leonardo Spinazzola (Juventus). Centrocampisti: Nicolò Barella (Cagliari), Marco Benassi (Fiorentina), Bryan Cristante (Roma), Roberto Gagliardini (Inter), Lorenzo Pellegrini (Roma), Stefano Sensi (Sassuolo), Sandro Tonali (Brescia), Nicolò Zaniolo (Roma). Attaccanti: Domenico Berardi (Sassuolo), Federico Bernardeschi (Juventus), Federico Chiesa (Fiorentina), Stephan El Shaarawy (Roma), Roberto Inglese (Parma), Lorenzo Insigne (Napoli), Moise Bioty Kean (Juventus), Kevin Lasagna (Udinese), Matteo Politano (Inter), Fabio Quagliarella (Sampdoria).

Calcio. Nicchi: "La Var? Qualche sbavatura ci può stare"

ROMA - "Finalmente siamo ripartiti, quando manca il calcio siamo tutti disorientati. Gli arbitri stanno bene, hanno lavorato molto in questo periodo di riposo per gli altri, abbiamo ricominciato positivamente al netto di qualche sbavatura che ci può stare" ha dichiarato il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, ai microfoni di Radio anch'io Sport su Rai Radio 1.

"Ci sono tre cose - prosegue Nicchi - di cui dobbiamo smettere di parlare. Una è la Var, che è diventato una argomento da bar, poi il problema vergognoso del razzismo, da debellare in tutti i modi, l'altro è la violenza, dove abbiamo fatto passi da gigante per cercare di prevenire e reprimere. Queste tre cose girano insieme, quindi ognuno deve fare il proprio compito. L'unico che può sospendere una gara è l'addetto alla forza pubblica presente sugli spalti di Serie A. Se un allenatore assume l'iniziativa di prendere una squadra e andarsene, la partita è finita, perché non può interromperla un calciatore o un allenatore.La Var si può migliorare ma indietro non si torna, attenzione che non diventi un boomerang o un alibi. Un bilancio sulla Var? Darei una sufficienza perché qualche sbavatura c'è stata, ogni volta che si può bisogna utilizzarla. Bisogna evitare le proteste perché sono inutili e lasciare lavorare gli arbitri. A cosa serve il capitano se vediamo l'arbitro circondato da quattro-cinque giocatori a due minuti dall'inizio della partita? Ad oggi non è possibile la Var in Serie B perché non abbiamo la forza arbitrale istruita per farlo. Se applicassimo la Var in una partita non sarebbe un problema, ma in una sola, perché per farlo in un campionato serve prima l'autorizzazione della Fifa e poi una sperimentazione. L'istruzione agli arbitri si fa anche velocemente, ma non abbiamo la forza tale per utilizzare la Var. Serve poi trovare un provider che ti fornisca gli strumenti per adottarla e questo è un discorso che economicamente riguarda Figc e Lega. Da spettatore ho guardato una partita godibile di Supercoppa Italiana, un arbitraggio normale. Poi c'è stato il mezzo episodio e ne discutiamo, ma buttare via l'acqua sporca col bambino è cosa da non fare".

Calcio. Mancini: "Penso di aver costruito un bel gruppo: una Nazionale speciale e divertente"

ROMA - "Diventare ct della Nazionale era un sogno che si è realizzato. Quando giochi in quella squadra, sai di essere entrato a far parte di un’élite di calciatori importanti, ti misuri con il meglio di tutto il mondo. Quando la gestisci in panchina, sei consapevole di rappresentare il tuo Paese, occupando un ruolo importante: a volte il calcio regala emozioni che fanno bene alla gente. Io voglio allenare con questo spirito: provare a vincere gli Europei e i Mondiali, sì, ma anche trasformare la squadra in un motivo di orgoglio per la nostra gente. Quando ho conquistato la Premier a Manchester, ho indossato subito il tricolore: era la mia dedica, mi sento un italiano vero" ha dichiarato il ct della Nazionale, Roberto Mancini, parlando del suo nuovo ruolo, di un incarico che lo rende orgoglioso.

"Sono contento, penso di aver costruito un bel gruppo, una Nazionale speciale e divertente. Sulle tracce di quella delle notti magiche del 1990. Sto lavorando pensando al futuro: guardo i giovani, li studio, li preparo e li faccio giocare. Penso che le ultime partite abbiano ricreato una bella armonia tra la squadra e la gente dopo una delusione insopportabile. Vedere i Mondiali senza di noi è stata dura. Ho preparato un progetto che va dai 2 ai 4 anni, ma se mi serve un Grande Vecchio lo chiamo subito, ma deve sapere che può uscire anche subito perchè i Mondiali sono un obiettivo ancora molto distante. Penso a Quagliarella, visto che colpi e che gol? Se ho bisogno lo convoco, ma per questioni anagrafiche deve sapere che nel lungo periodo non può avere un futuro azzurro. Zaniolo lo avevo seguito nell’Under 19, come Tonali. E mi accorsi che aveva delle qualità non comuni per un ragazzo così giovane, che si misurava ancora in Primavera. Rispetto agli altri, aveva più fisico e più qualità. Volevo vederlo subito e oggi penso che i fatti mi abbiano dato ragione. E’ diventato un titolare della Roma. Zaniolo è il talento del futuro. Questo è il bello e il brutto di Roma, intesa come città. Un giorno è tutto nero, un giorno è tutto bianco. Poi esiste una via di mezzo. Per me lui non è un Totti ma un interno di sinistra o di destra che può realizzare molti gol. Tanto è vero che Di Francesco lo utilizza per attaccare: Zaniolo ha fisico, potenza e tiro. Kean è un altro pronto a esplodere, nella Juve non ha spazio, ma se va agiocare siamo di fronte a un attaccante di razza, io ci credo tanto. Come Balotelli? In qualcosa lo ricorda, ma io ho fatto giocare Mario a 17 anni e lui ha segnato gol decisivi e da scudetto per l'Inter. Io ho fatto il possibile, spero sempre che succeda qualcosa, naturalmente in positivo. Tornerà in Nazionale solo se lo merita. Da giovane mi ha dato tanto, sia all’Inter che a Manchester. Negli ultimi mesi davvero poco. Ma ha 28 anni, se vuole ha tempo, gli Europei e i Mondiali dovrebbero essere attrazioni fatali".