Il Derby di Milano finisce 2-1 per il Diavolo: Gabbia eroe a un minuto dalla fine


MILANO - Il Milan si impone 2-1 sull'Inter nel derby di Milano, grazie a un gol decisivo di Matteo Gabbia a un minuto dalla fine. Una vittoria che rompe un incubo lungo oltre due anni e sei derby sanguinosi, contro un'Inter data per favorita da tutti. L'allenatore rossonero Fonseca, a un passo dall’esonero, salva la panchina con una prestazione di cuore e grinta.

Gabbia, un gol che vale una vita

Matteo Gabbia, milanista da sempre, ha trovato il suo primo gol in un derby nel momento più importante. Nemmeno nelle giovanili o nell'Under 15 era riuscito a segnare contro l'Inter, ma stavolta ha scelto il momento perfetto. Allo scadere del 90°, con il punteggio in bilico sull'1-1, Gabbia è saltato sopra Frattesi e ha insaccato il gol vittoria di testa. Una rete che ha fatto esplodere di gioia i tifosi rossoneri e ha messo fine a una striscia negativa contro i cugini.

I gol del primo tempo

La partita è iniziata in modo frenetico, con entrambe le squadre desiderose di imporsi. Dopo soli 10 minuti, il Milan ha colpito per primo: Pulisic ha approfittato di un errore di Mkhitaryan, ha rubato palla e si è involato verso la porta avversaria. Superato Pavard, ha bruciato Sommer con un tocco di punta, portando i rossoneri in vantaggio. 

L'Inter, però, ha risposto al 28° minuto. Leao ha perso palla, permettendo a Barella di cambiare gioco e trovare Dimarco libero sulla sinistra. Dopo uno scambio a distanza con Lautaro Martinez, Dimarco ha sfruttato la disattenzione di Emerson Royal e ha incrociato il sinistro per il pareggio. Due gol splendidi, segnati da due giocatori protagonisti assoluti della serata.

Una vittoria meritata

Il Milan ha dimostrato di meritare i tre punti, dominando il secondo tempo e sprecando numerose occasioni per chiudere la partita prima del gol di Gabbia. Il portiere dell'Inter Sommer ha salvato i suoi con due parate decisive: prima su un colpo di testa di Leao subito dopo l’intervallo, poi su un tiro insidioso di Reijnders al 64°. Nonostante ciò, i rossoneri hanno continuato a creare pericoli. Leao, Morata e Abraham hanno tutti avuto l'opportunità di segnare, ma hanno trovato Sommer sempre attento.

L'occasione più clamorosa è arrivata per Abraham, che liberato davanti a Sommer da un perfetto passaggio di Reijnders, ha sparato fuori. Anche Okafor ha avuto la chance di chiudere definitivamente il match, ma ha sprecato un contropiede 2 contro 1 al 97º minuto.

Alla fine, è stato il colpo di testa di Gabbia a risolvere la contesa, regalando al Milan una vittoria cruciale, non solo per la classifica ma anche per il morale.

La panchina di Fonseca è salva

Con questa vittoria, Fonseca può respirare. La sua posizione sembrava traballante, con il tecnico rossonero a un passo dal baratro dopo le ultime prestazioni deludenti. Ma la vittoria nel derby, contro una squadra di Inzaghi in gran forma, gli offre una seconda chance e rinvigorisce le speranze dei tifosi del Diavolo.

Per il Milan, questa vittoria rappresenta molto più di tre punti: è un simbolo di rinascita e di fiducia ritrovata. Dopo oltre due anni di sconfitte nel derby, i rossoneri tornano a dominare Milano.

Serie A: il Lecce pareggia 2-2 con il Parma al Via del Mare

FRANCESCO LOIACONO - Nel match della quinta giornata di andata di Serie A, il Lecce ha pareggiato 2-2 contro il Parma in una partita ricca di emozioni allo stadio "Via del Mare". La gara ha visto entrambe le squadre combattere fino all'ultimo minuto, regalando colpi di scena e una doppia espulsione.

Nel primo tempo, l'azione si è fatta subito intensa. All'11', il Parma ha sfiorato il gol con Mihaila, che si è visto negare la gioia della rete per poco. Tre minuti più tardi, al 14', Krstovic ha risposto per il Lecce con una grande occasione, anche lui vicino a sbloccare il risultato. La squadra di casa, tuttavia, è riuscita a portarsi in vantaggio al 32' grazie a un tocco al volo di Dorgu su cross perfetto di Ramadani, portando il Lecce sull'1-0.

Nel secondo tempo, la partita ha preso una piega inaspettata a causa di due espulsioni ravvicinate. Al 10', il Parma è rimasto in dieci uomini per l'espulsione di Guilbert, colpevole di aver colpito Cancellieri con una manata in faccia. Tre minuti dopo, al 13', lo stesso Cancellieri è stato espulso per un fallo da ultimo uomo su Dorgu, lasciando entrambe le squadre in dieci.

Al 14', il Lecce ha raddoppiato con Krstovic, che ha trasformato magistralmente una punizione dal limite, portando i salentini sul 2-0. Sembrava che la vittoria fosse ormai nelle mani del Lecce, ma il Parma ha trovato una reazione d'orgoglio nei minuti di recupero. Al 93', Almqvist ha accorciato le distanze con un rasoterra di sinistro, riaprendo il match. E proprio al 95', in extremis, il Parma ha trovato il pareggio con Hainaut, che di testa ha sfruttato un preciso cross di Mohamed per siglare il definitivo 2-2.

Con questo pareggio, il Lecce sale a 5 punti in classifica, in decima posizione, in coabitazione con Parma, Milan e Genoa.

Serie A, 5ª Giornata: Juve-Napoli 0-0, pari senza emozioni all'Allianz Stadium

Juventus fb

TORINO - L'anticipo della 5ª giornata di Serie A tra Juventus e Napoli si conclude a reti inviolate, con un 0-0 che riflette una gara molto combattuta ma avara di grandi occasioni. Per i bianconeri si tratta del terzo pareggio consecutivo senza gol, mentre per gli azzurri è la prima "X" del campionato.

All'Allianz Stadium va in scena una sfida a ritmo intenso, caratterizzata da molti duelli in mezzo al campo e una notevole battaglia tattica tra i due allenatori. Thiago Motta, alla guida della Juventus, è costretto a rivedere la sua formazione a causa dell'infortunio di Gatti, schierando Savona come esterno basso e spostando Kalulu al centro della difesa. Dall'altra parte, Antonio Conte conferma il suo 4-3-3 e lancia McTominay dal primo minuto in mezzo al campo.

Nonostante l'impegno, le vere occasioni latitano. Nel primo tempo, i principali pericoli arrivano da McTominay, che impegna Di Gregorio con un colpo di testa, e da una punizione di Politano, ma il portiere bianconero si fa trovare sempre pronto.

Nella ripresa, Motta tenta la carta Weah, sostituendo Vlahovic all'intervallo, ma l'inerzia della gara non cambia. La Juventus tiene il pallone e cerca di costruire, ma fatica a creare vere opportunità da gol. Dall'altro lato, il Napoli si difende con ordine, chiudendo gli spazi e provando a ripartire soprattutto sulla fascia destra, dove Politano si rende spesso pericoloso.

Alla fine, nonostante il buon ritmo e la lotta in campo, il match resta bloccato sullo 0-0. Il Napoli sale al secondo posto in classifica con 10 punti, a due lunghezze dall'Inter capolista, mentre la Juventus, ancora imbattuta, si ferma a quota 8.

Un risultato che non soddisfa appieno nessuna delle due squadre, ma che conferma la solidità difensiva dei bianconeri e l'abilità del Napoli nel gestire le fasi di non possesso.

Serie A: Torino solitario in vetta alla classifica

Torino FC

NICOLA ZUCCARO
- Vincendo 3-2 a Verona nel secondo anticipo della quinta giornata di Serie A, il Torino, per almeno 48 ore, sarà in testa alla classifica del massimo campionato italiano. Un primato che potrebbe essere ribaltato dai risultati di Juventus-Napoli, Roma-Udinese e Inter-Milan, le gare di cartello del quinto turno, aperto dallo 0-2 con cui l'Empoli ha espugnato Cagliari nel primo anticipo giocato alle 18:30. Il turno si chiuderà lunedì 23 settembre 2024 alle 20:45 con Atalanta-Como. Prima di ciascuna delle otto gare rimanenti, come nelle due già disputate e in tutti gli altri campionati nazionali, sarà osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Salvatore (Totò) Schillaci, ex attaccante di Inter, Juventus e Nazionale, deceduto il 18 settembre a Palermo all'età di 59 anni.

Sportilia, tre riconferme e una promozione in prima squadra per la batteria delle centrali

BISCEGLIE – Tre significative riconferme e una benaugurante promozione in prima squadra. Può essere inquadrato così il pacchetto delle centrali di Sportilia Volley in vista del campionato di serie D che prenderà il via nell’ultimo weekend di ottobre.

Nel ruolo di “chioccia” del reparto spicca Angela Di Pinto, classe 2000, da oltre dieci anni in forza al club biancazzurro, con il quale ha svolto la trafila delle giovanili prima della partecipazione a numerosi tornei di serie C e D. “Si tratta di una giocatrice davvero esperta, dotata di uno spiccato senso della posizione, pronta a fornire un contributo considerevole dentro e fuori il rettangolo di gioco”, assicura coach Nicola Nuzzi.

Attesa ad un ulteriore salto di qualità, la 16enne Martina Manganelli rappresenterà un perno importante sia per la serie D sia per la compagine Under 18. “Martina possiede buone potenzialità e offre già discrete garanzie sia a muro sia in attacco a dispetto della giovane età, peraltro evidenziate con continuità soprattutto nella seconda parte della scorsa stagione. Dovrà crescere ancora sul piano fisico e della forza, progressi che non le saranno preclusi se continuerà ad allenarsi con grande attenzione e concentrazione come ha fatto finora”, sottolinea l’allenatore biscegliese.

Si prospetta un’annata intensa anche per Margherita Valente, classe 2009, chiamata a disimpegnarsi con autorevolezza nelle formazioni Under 18 e Under 16, oltre ad inseguire uno spazio sempre più ampio in prima squadra. “Margherita si caratterizza per una spiccata predisposizione al lavoro, fattore tutt’altro che secondario nell’ottica del suo percorso di crescita – spiega Nuzzi - . Sarà titolare delle due squadre giovanili e sono convinto che si farà trovare pronta ogni qualvolta sarà chiamata in causa in serie D”.

Al centro, la “new entry” di Sportilia risponde al nome di Maria Pedone, anche lei classe 2009, proveniente dal settore giovanile. “E’ dotata di un fisico imponente e di una buona propensione a muro, dovrà comunque migliorare negli altri fondamentali unitamente ad affinarsi dal punto di vista tecnico – precisa l’allenatore - . In tal senso, la possibilità di affacciarsi in D al fianco di compagne più rodate nella categoria può accelerare i suoi ritmi di crescita. Costanza in allenamento e determinazione non le mancano affatto.

Nei giorni scorsi, intanto, sono stati diramati i gironi ed i calendari provvisori di serie D. La formazione del presidente Angelo Grammatica è stata inserita nel girone A, composto da 11 società, assieme all’unica rappresentante foggiana Orta Nova, alle baresi Adria Bari, Pianeta Sport Bitetto, AnavPuglia Bari, Terlizzi, Carbonara Volley, Altamura, Pegaso 93 Molfetta, all’altra squadra della Bat Nelly Volley Barletta e alla portacolori lucana Polisportiva Venosa. Salvo variazioni, l’esordio di Sportilia avverrà domenica 27 ottobre sul rettangolo dell’Orta Nova, mentre il primo appuntamento casalingo è previsto per sabato 2 novembre al PalaCosmai (ore 19.00) contro la Polisportiva Venosa.

Il Campionato Italiano staffetta-team relay e la Coppa Italia Giovanile mettono in mostra i talenti del fuoristrada nazionale


BARI - Il Campionato Italiano e la Coppa Italia Giovanile si collocano tra gli eventi di punta della mountain bike nazionale giovanile in questo finale di stagione. Grazie al lavoro organizzativo nel dietro le quinte del sodalizio Mtb Puglia, forte dell’esperienza nel 2023 a San Giovanni Rotondo, si assisterà a una due giorni per mantenere viva la passione per la mountain bike e per dare una vetrina di assoluto rilievo agli esordienti e agli allievi, tra i migliori specialisti del fuoristrada a livello nazionale, che gareggeranno con le rappresentative dei comitati regionali della Federciclismo.

Le caratteristiche del percorso all’interno del Bosco Paduli, tra sterrato puro al 100% e single track, garantiscono un confronto agonistico spettacolare, sotto l’occhio attento del direttore di organizzazione fuoristrada Francesco De Lorenzo (nonchè tecnico regionale della rappresentativa FCI Puglia), sia sabato 21 settembre con il tricolore a staffetta che domenica 22 con lo svolgimento dell’ultima prova di Coppa Italia Giovanile. Al via di queste gare anche la rappresentativa pugliese con in prima fila il campione italiano cross country, short track ed eliminator Walter Vaglio, atleta pugliese doc in forza alla Scuola di Ciclismo Tugliese Salentino.

Oltre alle due gare giovanili, spazio alla settima edizione della XC dei Monti Dauni, sempre a cura di Mtb Puglia e facente parte del circuito regionale Challenge XCO Puglia, riservata solo alle categorie juniores, under 23, élite e amatori nel pomeriggio di sabato 21.

Gli eventi hanno il patrocinio di Regione Puglia, Provincia di Foggia e dei Comuni di Accadia, Ascoli Satriano, Castelluccio dei Sauri, Bovino, Candela, Deliceto, Panni, Sant’Agata di Puglia, Troia e Lucera, oltre alla collaborazione con il comitato regionale pugliese della Federciclismo.

Con Accadia, la Puglia chiude ufficialmente il cerchio della Coppa Italia Giovanile 2024. Nel resto d’Italia si sono disputate le prove di Agrigento in Sicilia, Scansano in Toscana, Saint Nicolas in Valle d’Aosta e Borno in Lombardia.

Coppa Davis 2024: Italia contro Argentina nei quarti di finale a Malaga

FRANCESCO LOIACONO - Nel pomeriggio di giovedì 19 settembre si è svolto il sorteggio della fase finale della Coppa Davis 2024, che si terrà a Malaga, in Spagna, dal 19 al 24 novembre. L’Italia affronterà l’Argentina nei quarti di finale, una sfida decisiva per proseguire il cammino nel prestigioso torneo.

In caso di vittoria, gli azzurri guidati dal capitano Filippo Volandri sfideranno in semifinale la vincente tra Stati Uniti e Australia, in una partita che promette spettacolo e alta tensione.

Negli altri quarti di finale, la Germania affronterà il Canada, mentre la Spagna padrona di casa se la vedrà con l’Olanda.

L’Argentina, capitanata da Guillermo Coria, molto probabilmente schiererà per i singolari i tennisti Sebastian Baez, Francisco Cerundolo e Tomas Martin Etcheverry, con Coria che dovrà scegliere i giocatori più in forma al momento della competizione. Per il doppio, il duo argentino sarà composto da Andres Molteni e Maximo Gonzalez, una coppia affiatata e collaudata.

L’Italia, invece, punta su Jannik Sinner e Matteo Berrettini come protagonisti dei singolari, affiancati da due giovani tra Flavio Cobolli, Lorenzo Musetti e Matteo Arnaldi. Per il doppio, la coppia designata dovrebbe essere quella formata da Simone Bolelli e Andrea Vavassori, che ha già dimostrato grande sintonia.

La sfida tra Italia e Argentina si preannuncia equilibrata, con entrambe le squadre pronte a dare il massimo per conquistare la semifinale della Coppa Davis 2024.

Atalanta sprecona: Retegui fallisce il rigore, finisce 0-0 contro l'Arsenal


PIERO CHIMENTI - Finisce 0-0 la sfida di Champions tra Atalanta e Arsenal. Dopo un primo tempo intenso, ma privo di vere occasioni, la ripresa si apre con un calcio di rigore a favore della Dea per il fallo di Partey su Ederson. Dal dischetto si presenta Retegui, che si fa ipnotizzare dal portiere Raya, il quale prima respinge la conclusione dell'attaccante azzurro e poi intercetta anche la sua ribattuta. 

Gli uomini di Gasperini cercano di colpire in ripartenza con il subentrato Cuadrado, ma rischiano la beffa con Martinelli, la cui conclusione si spegne oltre la traversa. Buon pareggio per l'Atalanta nella competizione europea, che dovrà sfidare lo Shakhtar Donetsk, reduce dallo 0-0 contro il Bologna, il prossimo 2 ottobre.

Coppa Italia Eccellenza: il Bisceglie lotta, ma il Barletta vince anche al ritorno e passa il turno


BISCEGLIE – Il Bisceglie saluta, non senza lottare, la Coppa Italia Eccellenza Puglia. Al campo sportivo “Di Liddo” il Barletta, che partiva già dal 2-1 dell'andata, vince per 1-0 e avanza alla seconda fase regionale, eliminando proprio la squadra stellata di Mister Valeriano Loseto. Di Lattanzio, di testa al 42', l'unico gol della partita. I nerazzurri hanno buone occasioni con Ortiz e Carlucci nelle prime battute e con Athos Ferracci e Palazzo nella ripresa, ma la soddisfazione del gol non arriva.

La cronaca

Scese in campo con le loro terze divise (arancio fluo quella del Bisceglie, viola con bordi bianchi quella del Barletta), le due formazioni escono dai blocchi di partenza con grande piglio: Al 2’ Lavopa spaventa la squadra di con un calcio di punizione di poco alto, un minuto dopo un batti e ribatti nell’area barlettana vede andare al tiro, nel giro di pochi secondi, Ortiz e Carlucci, che però trovano l’efficace opposizione di Staropoli. L’intensità resta alta anche nei minuti successivi, sebbene l’arbitro D’Ambrosia sia costretto molto spesso a interrompere il gioco per punire azioni fallose, pur evitando l’uso del cartellino nella prima frazione di gioco (saranno invece cinque i gialli nella ripresa). Il Barletta cresce nel frattempo, e al 24’ Lobosco conclude in maniera precisa e potente dai trenta metri trovando la parata in due tempi di Tarolli. Il portiere nerazzurro non riesce però ad evitare il peggio al 42’: la punizione battuta poco oltre il cerchio di centrocampo da Strambelli trova la testa di Lattanzio, che sorprende la difesa e lo stesso portiere della squadra di casa: è il gol dello 0-1, punteggio con cui le due squadre tornano negli spogliatoi all’intervallo.

Nella ripresa Mister Loseto opera immediatamente un cambio, con Koné al posto di Beniti, per dare maggiore vivacità alla fase offensiva: lo smalto sembra esserci a livello di costruzione di azioni da gol, tanto che al 50’ Staropoli deve superarsi per due volte consecutive, per evitare che le conclusioni di Mangialardi e Colella, quest’ultimo sulla ribattuta del primo tiro, mandino il pallone in fondo al sacco. Il Bisceglie c’è, lotta e si impegna: al 53’ è Pedrini a provarci, ma il suo tiro dalla distanza non sorprende l’estremo difensore avversario. Poi, il tecnico nerazzurro, alla sua prima presenza in panchina (dopo aver saltato la gara contro il Canosa per scontare una squalifica), getta nella mischia Pulpito, Sottile e Athos Ferracci. Quest’ultimo è pericolosissimo in due occasioni: al 73’ Koné lo pesca in area, ma l’argentino non riesce a calibrare la conclusione centrando Staropoli, all’83’ il suo tiro in porta supera il portiere del Barletta, ma trova la respinta, praticamente sulla linea di porta, di Casella, che evita l’1-1. L’ultima azione pericolosa per il Bisceglie capita sulla testa di Palazzo, che però indirizza al lato da buona posizione quando il cronometro segna l’88’. I minuti di recupero sono ben otto, il Bisceglie si riversa in avanti ma rischia al 92’, quando Tarolli salva su Lopez evitando uno 0-2 che sarebbe stato davvero immeritato. Nonostante la buona prestazione finisce dunque 0-1, con il Barletta che grazie al 3-1 complessivo avanza alla seconda fase: per il Bisceglie qualche rimpianto di troppo ma la consapevolezza di aver dato tutto in campo, disputando una partita di buon livello dal fischio d’inizio a quello finale.

Testa ora al campionato, dove già domenica si torna a giocare: la compagine stellata sarà impegnata nella trasferta di Massafra, per provare a dare continuità in campionato al successo della quarta giornata contro il Canosa.

TABELLINO

BISCEGLIE-BARLETTA 0-1

BISCEGLIE (3-5-2): Tarolli; Colella, Visani, De Vivo; Cutrignelli (15’ st Pulpito), Mangialardi (29 st Sottile), Beniti (1’ st Koné), Pedrini, Carlucci; Ortiz (21’ st Ferracci), Palazzo. A disp. Della Pina, Muciaccia, Dascoli, De Marzo, Polichetti. All. Loseto. 

BARLETTA (3-5-2): Staropoli; De Gol, Bernaola, Lavopa; Mariani, Strambelli, Lattanzio (36’ st Lopez), Lobosco, Di Benedetto; Casella, Dragà (33’ st Rotondo). A disp. Massari, Ciurlo, Turitto, Bottalico, Leone, Belladonna, Montrone. All. De Candia.

ARBITRO: D’Ambrosia di Brindisi. 

ASSISTENTI: Biagi di Trieste e Spedicato di Lecce. RETE: 42’ st Lattanzio

NOTE: Angoli 4-5 – Recupero: pt 2’; st 8’ .

AMMONITI: Mariani, Visani, Bernaola, Dragà, Rotondo.

ATP Chengdu: Lorenzo Sonego eliminato al primo turno, vince Taro Daniel


FRANCESCO LOIACONO
- Nel primo turno del torneo ATP 250 di Chengdu, in Cina, Lorenzo Sonego è stato eliminato dal giapponese Taro Daniel con il punteggio di 6-4, 7-5. Nonostante una buona resistenza nel primo set, grazie a passanti incrociati efficaci, l'italiano ha dovuto cedere a un Daniel solido e preciso al servizio. Nel secondo set, l'equilibrio è stato mantenuto fino al 5-5, ma il giapponese è riuscito a prevalere con veloci colpi da fondo campo, chiudendo l'incontro in due set.

Tra gli altri match della giornata, l'australiano Adam Walton ha sconfitto lo slovacco Lukas Klein con un 7-6, 6-4, mentre il francese Giovanni Mpetshi Perricard ha superato il cinese Fajing Sun in un combattuto incontro terminato 6-7, 7-5, 6-4.

Il francese Terence Atmane ha dominato il cinese Yan Bai con un netto 6-3, 6-2, e il giapponese Shintaro Mochizuki ha avuto la meglio sull'australiano Li Tu con un intenso 7-6, 1-6, 7-6. Il russo Alibek Kachmazov ha battuto il cinese Jie Cui 6-3, 6-2, mentre l’argentino Federico Agustin Gomez ha eliminato il kazako Beibit Zhukayev con un doppio 6-4.

La sconfitta di Sonego chiude il cammino dell'italiano a Chengdu, ma il torneo prosegue con numerosi incontri interessanti che vedranno protagonisti talenti emergenti e giocatori affermati.

Addio a Totò Schillaci, simbolo delle 'Notti magiche' di Italia '90: l'ex campione si spegne a 59 anni

PALERMO - Totò Schillaci, indimenticabile simbolo delle "Notti magiche" di Italia 90, è morto a 59 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro al colon. L’ex attaccante della Nazionale italiana, Juventus e Inter, si è spento alle 9:55 all’ospedale Civico di Palermo, dove era ricoverato. Le sue condizioni erano peggiorate negli ultimi giorni, nonostante i due interventi subiti in passato. La sua salma è stata trasportata allo stadio Renzo Barbera di Palermo, dove è stata allestita la camera ardente, aperta oggi dalle 16 alle 22 e domani dalle 7 alle 22.

La direzione sanitaria ha espresso il proprio cordoglio, così come il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che ha ricordato Schillaci come il calciatore palermitano più rappresentativo a livello mondiale. "Per Palermo, Schillaci ha significato il riscatto di un figlio della città in un periodo difficile", ha dichiarato il sindaco.

Totò Schillaci sarà per sempre ricordato per le sue imprese ai Mondiali di Italia 90, dove con i suoi gol e la sua energia ha regalato emozioni indimenticabili agli italiani. Cresciuto calcisticamente nel Messina, Schillaci ha vestito in carriera le maglie di Juventus, Inter e infine del Jubilo Iwata in Giappone, pioniere tra i calciatori italiani a trasferirsi all'estero. La sua scomparsa segna la fine di un’epoca per il calcio italiano, ma il suo sguardo e le sue imprese resteranno nella memoria di chi ha vissuto quelle magiche notti.